Vorrebbe fare un pronostico ma si trattiene. Per una volta l'esuberante presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, frena l'impeto di azzardare la previsione di una vittoria con il Milan, domenica prossima al Meazza, ma ribadisce la sua fiducia nei rosanero. «Sì, ci credo - ha rivelato al termine di un breve briefing con i dirigenti a Palermo, dove ha anche presentato il nuovo stadio alla Regione - Ho detto ai miei figli di puntare sul Palermo. Col Milan sarà  sicuramente una partita difficile ma non voglio fare pronostici». Uno dei tasti dolenti in questo momento in casa Palermo è Edinson Cavani, preoccupato dopo l'aggressione e fischiato dal pubblico per lo scarso rendimento. «Io avevo detto che Cavani voleva andare via, ma era una mia sensazione: non ne sono ancora convinto - ha spiegato -. Due squadre me lo hanno chiesto in prestito ma io ho rifiutato». Il sostituto potrebbe essere Goran Pandev, da tempo fuori rosa alla Lazio ma in predicato di passare all'Inter a gennaio. Anche Zamparini ha smentito ogni voce. «Pandev non verrà  mai a Palermo - ha ammesso -. Come ha detto Rossi, Palermo deve essere un punto di arrivo e non un punto di partenza». Del resto, Zamparini è già  contento così e si gode Javier Pastore, il suo pupillo. «Negli ultimi dieci minuti di partita contro il Cagliari ho visto fare a Pastore cose che a Palermo non vedevo da anni. Il Chelsea a inizio campionato me lo aveva chiesto in prestito ma io non ho accettato», ha concluso.