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Calcio, Palermo, Zenga: poker fantasia contro Lavezzi
06.04.2012 04:47 di Napoli Magazine Fonte: Corriere dello Sport
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PALERMO - Fantasia sudamericana per opporsi a Lavezzi. Zenga sta studiando di partire domenica contro il Napoli con una formula innovativa, provata, con buoni esi­ti, contro la Spal: il 4-2-3-1, con il brasili­nao Simplicio avanzato dal ruolo di play basso e riportato a quello di trequartista, l’uruguaiano Cavani largo a destra, l’ar­gentino Pastore a sinistra. E Miccoli pun­ta centrale. Attenzione, però, nel Palermo new deal non ci sono formule definitive. Questa è solo una base di partenza che può essere modificata in qualsiasi momento della partita, e in cui gli stessi interpreti possono ruotare in continuazione. Zenga ha pensato a questo modulo saba­to dopo essere passato in svantaggio contro la Spal. Due mediani davanti la difesa, No­cerino e Bresciano, maggiore libertà d’azione per gli elementi di qualità del Pa­lermo, che vengono proprio dai tre paesi più classici del Sudamerica calcistico. « Dobbiamo imparare a sfruttare bene le nostri doti, imparare a essere più concreti » è il consiglio del tecnico. Gli effetti si sono visti, anche se, nella fa­se di non possesso palla, qualcosa il Paler­mo è costretto a concedere (la Spal, oltre ai gol, ha concluso in porta almeno altre quat­tro volte); i rosa hanno rovesciato il risul­tato con due numeri di Miccoli e hanno fi­nito per dettare legge. Simplicio, restituito alla posizione in cui l’anno scorso ha fatto benissimo, ha convinto maggiormente; Pa­store, che si deve ancora integrare in pie­no nel calcio italiano, è entrato spesso nel vivo del gioco e, quando è stato necessario, ha lavorato anche in copertura.

Dunque, Zenga è tentato dall’esordire in campionato con uno schema piuttosto of­fensivo, nell’animo del carattere e delle in­dicazioni di questa prima fase di stagione. L’Uomo Ragno usa però saggezza sull’ar­gomento: « Sono del parere che non biso­gna insistere sempre sullo stesso modo di giocare, a me piace cambiare, a volte an­che se le cose stanno andando bene. Qual­che volte funziona e altre no, so già che mi diranno bravo se il sistema darà risultati e che mi criticheranno se invece le cose an­dranno al contrario. Ma questo è il calcio ». Nelle sedute top secret della squadra però il modulo-fantasia non è l’unico provato: il gruppo si abitua a diversificare le proprie impostazioni tattiche, e l’unico punto fer­mo al momento sembra la difesa a quattro, sulla quale non ci sono dubbi. MELINTE - Cristian Melinte, il 21enne esterno romeno tesserato ieri dal Palermo, ha scelto il numero di maglia 21. Il ragaz­zo che era svincolato dopo aver militato an­che nella Dinamo Bucarest, da due giorni si allena con la squadra dopo aver svolto una settimana di prova già nel ritiro au­striaco. « Sarà il nostro jolly difensivo - ha spiegato Sabatini - ci è piaciuto per la per­sonalità e per le qualità generali. Siamo convinti che farà bene» . Una curiosità. Me­linte era stato adocchiato da Lucescu, l’al­lenatore romeno ex Inter oggi allo Sha­khtar. Lucescu lo voleva portare in Ucrai­na ma il trasferimento ha avuto delle diffi­coltà burocratiche. Si è inserito il Palermo che così ha puntellato la propria difesa con due arrivi da Bucarest: prima di Melinte era infatti arrivato Goian.

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Calcio, Palermo, Zenga: poker fantasia contro Lavezzi

di Napoli Magazine

06/04/2012 - 04:47

PALERMO - Fantasia sudamericana per opporsi a Lavezzi. Zenga sta studiando di partire domenica contro il Napoli con una formula innovativa, provata, con buoni esi­ti, contro la Spal: il 4-2-3-1, con il brasili­nao Simplicio avanzato dal ruolo di play basso e riportato a quello di trequartista, l’uruguaiano Cavani largo a destra, l’ar­gentino Pastore a sinistra. E Miccoli pun­ta centrale. Attenzione, però, nel Palermo new deal non ci sono formule definitive. Questa è solo una base di partenza che può essere modificata in qualsiasi momento della partita, e in cui gli stessi interpreti possono ruotare in continuazione. Zenga ha pensato a questo modulo saba­to dopo essere passato in svantaggio contro la Spal. Due mediani davanti la difesa, No­cerino e Bresciano, maggiore libertà d’azione per gli elementi di qualità del Pa­lermo, che vengono proprio dai tre paesi più classici del Sudamerica calcistico. « Dobbiamo imparare a sfruttare bene le nostri doti, imparare a essere più concreti » è il consiglio del tecnico. Gli effetti si sono visti, anche se, nella fa­se di non possesso palla, qualcosa il Paler­mo è costretto a concedere (la Spal, oltre ai gol, ha concluso in porta almeno altre quat­tro volte); i rosa hanno rovesciato il risul­tato con due numeri di Miccoli e hanno fi­nito per dettare legge. Simplicio, restituito alla posizione in cui l’anno scorso ha fatto benissimo, ha convinto maggiormente; Pa­store, che si deve ancora integrare in pie­no nel calcio italiano, è entrato spesso nel vivo del gioco e, quando è stato necessario, ha lavorato anche in copertura.

Dunque, Zenga è tentato dall’esordire in campionato con uno schema piuttosto of­fensivo, nell’animo del carattere e delle in­dicazioni di questa prima fase di stagione. L’Uomo Ragno usa però saggezza sull’ar­gomento: « Sono del parere che non biso­gna insistere sempre sullo stesso modo di giocare, a me piace cambiare, a volte an­che se le cose stanno andando bene. Qual­che volte funziona e altre no, so già che mi diranno bravo se il sistema darà risultati e che mi criticheranno se invece le cose an­dranno al contrario. Ma questo è il calcio ». Nelle sedute top secret della squadra però il modulo-fantasia non è l’unico provato: il gruppo si abitua a diversificare le proprie impostazioni tattiche, e l’unico punto fer­mo al momento sembra la difesa a quattro, sulla quale non ci sono dubbi. MELINTE - Cristian Melinte, il 21enne esterno romeno tesserato ieri dal Palermo, ha scelto il numero di maglia 21. Il ragaz­zo che era svincolato dopo aver militato an­che nella Dinamo Bucarest, da due giorni si allena con la squadra dopo aver svolto una settimana di prova già nel ritiro au­striaco. « Sarà il nostro jolly difensivo - ha spiegato Sabatini - ci è piaciuto per la per­sonalità e per le qualità generali. Siamo convinti che farà bene» . Una curiosità. Me­linte era stato adocchiato da Lucescu, l’al­lenatore romeno ex Inter oggi allo Sha­khtar. Lucescu lo voleva portare in Ucrai­na ma il trasferimento ha avuto delle diffi­coltà burocratiche. Si è inserito il Palermo che così ha puntellato la propria difesa con due arrivi da Bucarest: prima di Melinte era infatti arrivato Goian.

Fonte: Corriere dello Sport