SALERNO - Subito in campo, contro il Modena, Francesco Montervino e Ciccio Cozza. Panchina per Millesi. Si tratta, a tutti gli effetti, di una robusta iniezione di esperienza nel tentativo di risollevare morale di tifoseria e squadra perchè la Salernitana ha una voglia matta di cancellare lo scomodissimo zero in classifica generale. Fabio Brini, già in fibrillazione, non vuole perdere altro tempo.
Montervino è già abile ed arruolabile lo attende una maglia da titolare al fianco di Pestrin in mediana, per Cozza, reduce da un lungo periodo di stop, ci sarà spazio sulla trequarti alle spalle di Caputo. «Sto lavorando sodo da due settimane - dice Cozza - proprio per presentarmi in buone condizioni all’appuntamento con l’Arechi e con la tifoseria granata. Il momento è particolare - aggiunge - non drammatizzerei la situazione ma comunque neanche mi va di sottovalutarla. Siamo partiti con il piede sbagliato e dobbiamo subito correggere il tiro. Questa squadra ne ha tutte le possibilità. Per quanto mi riguarda se mister Brini lo riterrà opportuno sarò pronto a dare il mio personale contributo ».
Forte dell'innesto di Montervino e del recupero di Cozza, il tecnico di Porto Sant’Elpidio, sta decidendo in queste ore di cambiare qualcosa nel modulo. Brini potrebbe passare al centrocampo a 3 con l'ex partenopeo e Soligo ai lati di Pestrin. In questo caso in avanti, con Caputo certo di una maglia, ci sarebbe il ballottaggio tra Pepe (favorito), Soddimo e Statella per una sola maglia. Cozza, invece, giocherà a ridosso della punta vertice. «E' la posizione che prediligo - dice l'ex reggino - perchè mi permette di cercare la via del gol ma anche di suggerire per il centravanti». E' una settimana delicata ed importante quella che attende Brini e la Salernitana. Il tecnico dovrà ponderare bene le sue scelte, sia perchè, dopo due mesi di lavoro, sarebbe auspicabile trovare una strada sotto il profilo tattico e non abbandonarla se non per situazioni contingenti, sia perchè c'è il rischio che qualche calciatore possa essere bruciato.
Trovare un assetto tattico definitivo, una quadratura del cerchio, dare un gioco ed una fisionomia alla squadra e riuscire, al tempo stesso, a tenere tutti i calciatori sulla corda, facendo sì che tutti si sentano parte integrante del progetto è la missione cui è chiamato Brini. Una missione, forse, addirittura più impellente ed importante rispetto a quello, pur non trascurabile, di muovere finalmente la classifica.
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
SALERNO - Subito in campo, contro il Modena, Francesco Montervino e Ciccio Cozza. Panchina per Millesi. Si tratta, a tutti gli effetti, di una robusta iniezione di esperienza nel tentativo di risollevare morale di tifoseria e squadra perchè la Salernitana ha una voglia matta di cancellare lo scomodissimo zero in classifica generale. Fabio Brini, già in fibrillazione, non vuole perdere altro tempo.
Montervino è già abile ed arruolabile lo attende una maglia da titolare al fianco di Pestrin in mediana, per Cozza, reduce da un lungo periodo di stop, ci sarà spazio sulla trequarti alle spalle di Caputo. «Sto lavorando sodo da due settimane - dice Cozza - proprio per presentarmi in buone condizioni all’appuntamento con l’Arechi e con la tifoseria granata. Il momento è particolare - aggiunge - non drammatizzerei la situazione ma comunque neanche mi va di sottovalutarla. Siamo partiti con il piede sbagliato e dobbiamo subito correggere il tiro. Questa squadra ne ha tutte le possibilità. Per quanto mi riguarda se mister Brini lo riterrà opportuno sarò pronto a dare il mio personale contributo ».
Forte dell'innesto di Montervino e del recupero di Cozza, il tecnico di Porto Sant’Elpidio, sta decidendo in queste ore di cambiare qualcosa nel modulo. Brini potrebbe passare al centrocampo a 3 con l'ex partenopeo e Soligo ai lati di Pestrin. In questo caso in avanti, con Caputo certo di una maglia, ci sarebbe il ballottaggio tra Pepe (favorito), Soddimo e Statella per una sola maglia. Cozza, invece, giocherà a ridosso della punta vertice. «E' la posizione che prediligo - dice l'ex reggino - perchè mi permette di cercare la via del gol ma anche di suggerire per il centravanti». E' una settimana delicata ed importante quella che attende Brini e la Salernitana. Il tecnico dovrà ponderare bene le sue scelte, sia perchè, dopo due mesi di lavoro, sarebbe auspicabile trovare una strada sotto il profilo tattico e non abbandonarla se non per situazioni contingenti, sia perchè c'è il rischio che qualche calciatore possa essere bruciato.
Trovare un assetto tattico definitivo, una quadratura del cerchio, dare un gioco ed una fisionomia alla squadra e riuscire, al tempo stesso, a tenere tutti i calciatori sulla corda, facendo sì che tutti si sentano parte integrante del progetto è la missione cui è chiamato Brini. Una missione, forse, addirittura più impellente ed importante rispetto a quello, pur non trascurabile, di muovere finalmente la classifica.