Calcio
Calcio: Vargas a Palermo ci sara', ma da spettatore
06.04.2012 04:47 di Napoli Magazine Fonte: Repubblica
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Eduardo Vargas sembra un protagonista di un reality show. Del resto, in Cile si accorsero di lui proprio così. L’Adidas cercava nuovi talenti e s’inventò il format che accese le luci della ribalta sul ragazzo originario della Renca, la cittadina a circa dieci chilometri da Santiago. Da allora, i riflettori non si sono mai spenti. Figurarsi adesso che è approdato al Napoli, la squadra che è stata di Maradona.



Il tema è ghiotto per i media del suo paese, probabilmente è un modo per distogliere l’attenzione dalleparole del ministro dell’Istruzione, Harald Bayer, finito nell’occhio del ciclone per la decisione di cambiare i libri di scuola, riducendo la dittatura di Pinochet a semplice regime militare. Meglio gettare fumo negli occhi con la favola di “Turboman”. Il parcheggio dell’Holiday Inn di Castel Volturno assomiglia ad un set cinematografico.



Telecamere accese sin da ieri mattina. C’è anche la troupe di Chilevision, quella che lanciò Vargas nel programma tv. Il 22enne gioiellino arriva soltanto alle 13.25. Alloggia in un hotel del lungomare e, dopo aver riposato, si presenta con largo anticipo all’allenamento. Ad attenderlo centinaia di tifosi che sperano in un autografo. Walter Mazzarri è già in sede. L’approccio è convincente: strette di mano, convenevoli e subito una richiesta: «Posso venire a Palermo?».



Accordata, Vargas non giocherà, ma dovrebbe partire assieme al resto del gruppo che ha conosciuto intorno alle 14. Feeling immediato con i sudamericani, poi la scelta del numero di maglia. Il 7, da sempre il suo preferito, è di proprietà esclusiva di Edinson Cavani, quindi meglio scegliere qualcosa che possa ricordarlo. Edu opta per il 16, ovvero 1 (+) 6. Poi si cambia e parte ufficialmente la sua nuova avventura. Lo zoom delle telecamere è già pronto, ma è tutto inutile.



Il reality show è sospeso. Il Napoli non ammette deroghe, l’allenamento è rigorosamente a porte chiuse e nessuno può assistere, né tantomeno riprendere. Bisognerà aspettare che torni Aurelio De Laurentiis per la presentazione ufficiale, nel frattempo tutto è rigorosamente blindato. Vargas partecipa al “torello” con i compagni, poi fa solo qualche giro di campo, mentre gli altri preparano la trasferta di Palermo.



Nel pomeriggio torna in hotel. Il tam tam, nel frattempo, è aumentato e i tifosi sono aumentati. Edu lascia Castel Volturno in un taxi, mezzo camuffato, proprio come una star, che è già diventata una statuetta del presepe in poco meno di 24 ore. L’appuntamento è fissato per stamattina. Rifinitura e la partenza per la Sicilia, Vargas è l’ospite d’onore, giovedì, invece, spera proprio di poter debuttare al San Paolo che avrà occhi soprattutto per lui.



Il calore della gente è garantito. Napoli ama questo campioncino, Edu è pronto a ricambiare senza pregiudizi. Alcuni suoi connazionali, invece, ne hanno. La rivista “The Clinic” – la più venduta del Sudamerica – pubblica nella sua versione on-line un articolo intriso di luoghi comuni nei confronti della città. Ci sono tutti. «Bienvenido a Gta Napoles». Gta sta per Grand Theft Auto, ovvero “Grande Furto d’Auto”, che fa il verso a un famoso videogame.



La descrizione è alquanto fantasiosa: «In strada si cammina con i fucili AK47, la criminalità organizzata regna sovrana». Napoli diventa l’Fc Camorra per i furti e le rapine che hanno coinvolto giocatori importanti come Cavani, Lavezzi e Hamsik nell’ultimo periodo. Quasi una sorta di avvertimento. Ma Vargas è un ragazzo sveglio e capirà da solo. Gli basterà qualche mese per farsi un’idea. I media cileni ne parleranno sicuramente. Il reality show è appena cominciato. 


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Calcio: Vargas a Palermo ci sara', ma da spettatore

di Napoli Magazine

06/04/2012 - 04:47


Eduardo Vargas sembra un protagonista di un reality show. Del resto, in Cile si accorsero di lui proprio così. L’Adidas cercava nuovi talenti e s’inventò il format che accese le luci della ribalta sul ragazzo originario della Renca, la cittadina a circa dieci chilometri da Santiago. Da allora, i riflettori non si sono mai spenti. Figurarsi adesso che è approdato al Napoli, la squadra che è stata di Maradona.



Il tema è ghiotto per i media del suo paese, probabilmente è un modo per distogliere l’attenzione dalleparole del ministro dell’Istruzione, Harald Bayer, finito nell’occhio del ciclone per la decisione di cambiare i libri di scuola, riducendo la dittatura di Pinochet a semplice regime militare. Meglio gettare fumo negli occhi con la favola di “Turboman”. Il parcheggio dell’Holiday Inn di Castel Volturno assomiglia ad un set cinematografico.



Telecamere accese sin da ieri mattina. C’è anche la troupe di Chilevision, quella che lanciò Vargas nel programma tv. Il 22enne gioiellino arriva soltanto alle 13.25. Alloggia in un hotel del lungomare e, dopo aver riposato, si presenta con largo anticipo all’allenamento. Ad attenderlo centinaia di tifosi che sperano in un autografo. Walter Mazzarri è già in sede. L’approccio è convincente: strette di mano, convenevoli e subito una richiesta: «Posso venire a Palermo?».



Accordata, Vargas non giocherà, ma dovrebbe partire assieme al resto del gruppo che ha conosciuto intorno alle 14. Feeling immediato con i sudamericani, poi la scelta del numero di maglia. Il 7, da sempre il suo preferito, è di proprietà esclusiva di Edinson Cavani, quindi meglio scegliere qualcosa che possa ricordarlo. Edu opta per il 16, ovvero 1 (+) 6. Poi si cambia e parte ufficialmente la sua nuova avventura. Lo zoom delle telecamere è già pronto, ma è tutto inutile.



Il reality show è sospeso. Il Napoli non ammette deroghe, l’allenamento è rigorosamente a porte chiuse e nessuno può assistere, né tantomeno riprendere. Bisognerà aspettare che torni Aurelio De Laurentiis per la presentazione ufficiale, nel frattempo tutto è rigorosamente blindato. Vargas partecipa al “torello” con i compagni, poi fa solo qualche giro di campo, mentre gli altri preparano la trasferta di Palermo.



Nel pomeriggio torna in hotel. Il tam tam, nel frattempo, è aumentato e i tifosi sono aumentati. Edu lascia Castel Volturno in un taxi, mezzo camuffato, proprio come una star, che è già diventata una statuetta del presepe in poco meno di 24 ore. L’appuntamento è fissato per stamattina. Rifinitura e la partenza per la Sicilia, Vargas è l’ospite d’onore, giovedì, invece, spera proprio di poter debuttare al San Paolo che avrà occhi soprattutto per lui.



Il calore della gente è garantito. Napoli ama questo campioncino, Edu è pronto a ricambiare senza pregiudizi. Alcuni suoi connazionali, invece, ne hanno. La rivista “The Clinic” – la più venduta del Sudamerica – pubblica nella sua versione on-line un articolo intriso di luoghi comuni nei confronti della città. Ci sono tutti. «Bienvenido a Gta Napoles». Gta sta per Grand Theft Auto, ovvero “Grande Furto d’Auto”, che fa il verso a un famoso videogame.



La descrizione è alquanto fantasiosa: «In strada si cammina con i fucili AK47, la criminalità organizzata regna sovrana». Napoli diventa l’Fc Camorra per i furti e le rapine che hanno coinvolto giocatori importanti come Cavani, Lavezzi e Hamsik nell’ultimo periodo. Quasi una sorta di avvertimento. Ma Vargas è un ragazzo sveglio e capirà da solo. Gli basterà qualche mese per farsi un’idea. I media cileni ne parleranno sicuramente. Il reality show è appena cominciato. 


Fonte: Repubblica