"De Bruyne era stato già condannato dalle scimmiette da tastiera". Lo scrive Mimmo Carratelli nel suo editoriale per il Corriere dello Sport: "Lo avevano già fritto in padella, i sapientoni del golfo, i piripacchi dei social e le scimmiette delle tastiere, il belga con gli spaghettoni in testa e gli occhi all’infrarosso, perché vedono calcio che gli altri non vedono. Gli facevano le fusa da annoiati cultori del calcio energico. Trotterella, dicevano, passeggia. Il nonnetto del tiki-taka qui non serve, qui si corre, si chiamerà anche De Bruyne. E lo stavano già catalogando tra le vecchie glorie, accusandolo persino di essere un intruso nel gioco globale di Conte, rovinando la piazza a Scott McTominay e uccidendo il 4-33 di tutti i sogni".
di Napoli Magazine
03/10/2025 - 12:27
"De Bruyne era stato già condannato dalle scimmiette da tastiera". Lo scrive Mimmo Carratelli nel suo editoriale per il Corriere dello Sport: "Lo avevano già fritto in padella, i sapientoni del golfo, i piripacchi dei social e le scimmiette delle tastiere, il belga con gli spaghettoni in testa e gli occhi all’infrarosso, perché vedono calcio che gli altri non vedono. Gli facevano le fusa da annoiati cultori del calcio energico. Trotterella, dicevano, passeggia. Il nonnetto del tiki-taka qui non serve, qui si corre, si chiamerà anche De Bruyne. E lo stavano già catalogando tra le vecchie glorie, accusandolo persino di essere un intruso nel gioco globale di Conte, rovinando la piazza a Scott McTominay e uccidendo il 4-33 di tutti i sogni".