Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, ha commentato in conferenza stampa la semifinale di andata di Champions League pareggiata con il Barcellona.
Sembra che in 24 ore sia cambiato il mondo.
"È una squadra di giocatori fantastici. Venire qua e giocare una partita del genere, contro la squadra più offensiva e più bella del mondo ci deve rendere orgogliosi. Però non mi serviva questa partita, c'è anche un pizzico di rammarico per il secondo tempo, per il doppio vantaggio, per il 3-2, per il 4-3 annullato a Mkhitaryan. Potevamo anche vincerla contro una squadra che ha un giocatore difficile da marcare, negli ultimi 25 minuti del primo tempo ci ha creato tanti problemi Lamine Yamal. È un talento che nasce ogni 50 anni, non l'avevo mai visto dal vivo e oggi mi ha impressionato. Oggi potevamo anche vincerla, ma andiamo avanti: una semifinale giocata così a Barcellona è motivo di grande orgoglio. Detto di Lamine Yamal, vorrei fare un applauso a tutti quelli che hanno giocato: Thuram aveva fatto l'allenamento di ieri senza calciare, Dumfries avevamo accelerato il recupero e sappiamo in questa squadra quanto ci siano mancati".
Sei giorni al ritorno, quanto è convinto ad andare a Monaco per la finale? Lautaro?
"Lautaro sarà difficilissimo averlo, martedì sarà una finale. Giusto dedicarlo ai nostri tifosi, quello che hanno fatto domenica con la Roma è stato qualcosa di speciale: hanno visto che la squadra ha dato tutto, con episodi che non sto qui a commentare. Però la gente nostra aveva capito, stasera sono stati meravigliosi e i 75 mila che avevano già preso il biglietto di ritorno vedranno una grande squadra".
Nel finale con una sola punta, si può fare al ritorno?
"Anzitutto vorrei fare i complimenti a Taremi, bravo. Ieri avevo il dubbio di Thuram, avrebbe giocato Taremi perché Arnautovic ha giocato 90 minuti pochi giorni fa. Ho chiuso con una punta sola, Thuram era stremato, e chiaramente Lamine Yamal deve essere un osservato speciale da seguire per 90 minuti".
Cosa ha detto ai suoi giocatori all'intervallo?
"Abbiamo aggiustato qualcosina, dovevamo cercare di alzarci quando si poteva. Dovevamo essere più bravi su Lamine Yamal, perché da fuori è molto più semplice: in campo c'è un giocatore che mi ha impressionato e ci ha creato tantissimi problemi nell'ultima mezz'ora. Poi ci siamo aggiustati e anche loro sono calati, venivano da tantissime partite e da una finale sabato. Come Lamine Yamal, i miei non posso dire che mi stupiscano, però venivamo da un periodo dove eravamo sempre contati e hanno messo in campo tutto quello che ci vuole".
Come sta Pavard?
"Sicuramente non con il Verona, e poche speranze per il ritorno. Sono problemini da 18-20 giorni".
Senza Lewandowski era più complicato tatticamente?
"Nelle prime tre partite senza di lui il Barça ha fatto 15 gol... È un grandissimo campione, ma hanno una rosa dove esce Pedri ed entra Gavi, esce Lewandowski ed entra Ferran Torres. Stiamo parlando di squadre costruite con tantissime rotazioni e qualità, sono davvero soddisfatto perché ci stiamo giocando queste partite con squadre che hanno budget diversi dai nostri".
Sarà difficile avere un'occasione come quella di oggi, visto che eravate sul 2-0?
"Mah, la gara di ritorno sarà difficile come oggi. Il Barcellona si è reso conto di avere di fronte una grande Inter, difficilissima da battere".
La formazione col Verona?
"Giocheremo nel migliore dei modi. Cercheremo di organizzare una partita, arriviamo domattina a Milano e il giorno dopo siamo in ritiro, poi giochiamo col Verona. Sono nove mesi che giochiamo così e si vede, dati gli infortuni, però non ci arrendiamo: giocheremo la partita col Verona e faremo la conta".
di Napoli Magazine
01/05/2025 - 00:06
Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, ha commentato in conferenza stampa la semifinale di andata di Champions League pareggiata con il Barcellona.
Sembra che in 24 ore sia cambiato il mondo.
"È una squadra di giocatori fantastici. Venire qua e giocare una partita del genere, contro la squadra più offensiva e più bella del mondo ci deve rendere orgogliosi. Però non mi serviva questa partita, c'è anche un pizzico di rammarico per il secondo tempo, per il doppio vantaggio, per il 3-2, per il 4-3 annullato a Mkhitaryan. Potevamo anche vincerla contro una squadra che ha un giocatore difficile da marcare, negli ultimi 25 minuti del primo tempo ci ha creato tanti problemi Lamine Yamal. È un talento che nasce ogni 50 anni, non l'avevo mai visto dal vivo e oggi mi ha impressionato. Oggi potevamo anche vincerla, ma andiamo avanti: una semifinale giocata così a Barcellona è motivo di grande orgoglio. Detto di Lamine Yamal, vorrei fare un applauso a tutti quelli che hanno giocato: Thuram aveva fatto l'allenamento di ieri senza calciare, Dumfries avevamo accelerato il recupero e sappiamo in questa squadra quanto ci siano mancati".
Sei giorni al ritorno, quanto è convinto ad andare a Monaco per la finale? Lautaro?
"Lautaro sarà difficilissimo averlo, martedì sarà una finale. Giusto dedicarlo ai nostri tifosi, quello che hanno fatto domenica con la Roma è stato qualcosa di speciale: hanno visto che la squadra ha dato tutto, con episodi che non sto qui a commentare. Però la gente nostra aveva capito, stasera sono stati meravigliosi e i 75 mila che avevano già preso il biglietto di ritorno vedranno una grande squadra".
Nel finale con una sola punta, si può fare al ritorno?
"Anzitutto vorrei fare i complimenti a Taremi, bravo. Ieri avevo il dubbio di Thuram, avrebbe giocato Taremi perché Arnautovic ha giocato 90 minuti pochi giorni fa. Ho chiuso con una punta sola, Thuram era stremato, e chiaramente Lamine Yamal deve essere un osservato speciale da seguire per 90 minuti".
Cosa ha detto ai suoi giocatori all'intervallo?
"Abbiamo aggiustato qualcosina, dovevamo cercare di alzarci quando si poteva. Dovevamo essere più bravi su Lamine Yamal, perché da fuori è molto più semplice: in campo c'è un giocatore che mi ha impressionato e ci ha creato tantissimi problemi nell'ultima mezz'ora. Poi ci siamo aggiustati e anche loro sono calati, venivano da tantissime partite e da una finale sabato. Come Lamine Yamal, i miei non posso dire che mi stupiscano, però venivamo da un periodo dove eravamo sempre contati e hanno messo in campo tutto quello che ci vuole".
Come sta Pavard?
"Sicuramente non con il Verona, e poche speranze per il ritorno. Sono problemini da 18-20 giorni".
Senza Lewandowski era più complicato tatticamente?
"Nelle prime tre partite senza di lui il Barça ha fatto 15 gol... È un grandissimo campione, ma hanno una rosa dove esce Pedri ed entra Gavi, esce Lewandowski ed entra Ferran Torres. Stiamo parlando di squadre costruite con tantissime rotazioni e qualità, sono davvero soddisfatto perché ci stiamo giocando queste partite con squadre che hanno budget diversi dai nostri".
Sarà difficile avere un'occasione come quella di oggi, visto che eravate sul 2-0?
"Mah, la gara di ritorno sarà difficile come oggi. Il Barcellona si è reso conto di avere di fronte una grande Inter, difficilissima da battere".
La formazione col Verona?
"Giocheremo nel migliore dei modi. Cercheremo di organizzare una partita, arriviamo domattina a Milano e il giorno dopo siamo in ritiro, poi giochiamo col Verona. Sono nove mesi che giochiamo così e si vede, dati gli infortuni, però non ci arrendiamo: giocheremo la partita col Verona e faremo la conta".