Cesc Fabregas, allenatore del Como, sha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport, dopo la vittoria contro la Fiorentina: "Mi è piaciuta la squadra dopo il 30°, avevamo iniziato male la partita, subendo gol e gestendo male prime e seconde palle. C'era anche un po' di nervosismo, però poi la squadra si è messa a posto e ha iniziato a giocare con la nostra serenità. Dal 30° abbiamo fatto una partita completa, importante, e bisogna continuare così. Quanti margini ha Addai? Il merito è della società, io ho solo quello di metterli in campo: è questa la nostra strada, crediamo in questo tipo di giocatori, che possono farti vincere con la qualità. Poi deve anche imparare, la palla finale devi portarla alla bandierina e non giocare, invece ha provato a fare il terzo gol, con quell'ambizione dei giovani che a me piace tantissimo. Con quale criterio scelgo i centrocampisti centrali? Dipende anche dalla struttura degli avversari, se possiamo dominare di più o fronteggiare un gioco diretto. Però ricordiamoci che lo scorso anno quando hanno giocato assieme Sergi Roberto e Perrone, abbiamo fatto sei partite di grande qualità, prima che si infortunassero. Io credo nel mio centrocampo, ho giocatori che posso sempre far giocare. Oggi si è visto un gran centrocampo di una squadra solida, importante. Abbiamo un piano B? Sempre. A volte anche un piano C. Io mi preoccupo sempre della partita, pur pensando che siano gli avversari a doversi preoccupare di noi più che il contrario. Siamo comunque preparati per giocare diversi tipi di partite. Abbiamo speso soldi per gli esterni, io credo che il calcio moderno sia orientato su questo. In Italia, soprattutto, si fatica a giocare dentro al campo. Abbiamo raggiunto un buon livello, ora continuiamo a creare forza. Lavoriamo bene oggi per preparare il domani".
di Napoli Magazine
21/09/2025 - 21:00
Cesc Fabregas, allenatore del Como, sha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport, dopo la vittoria contro la Fiorentina: "Mi è piaciuta la squadra dopo il 30°, avevamo iniziato male la partita, subendo gol e gestendo male prime e seconde palle. C'era anche un po' di nervosismo, però poi la squadra si è messa a posto e ha iniziato a giocare con la nostra serenità. Dal 30° abbiamo fatto una partita completa, importante, e bisogna continuare così. Quanti margini ha Addai? Il merito è della società, io ho solo quello di metterli in campo: è questa la nostra strada, crediamo in questo tipo di giocatori, che possono farti vincere con la qualità. Poi deve anche imparare, la palla finale devi portarla alla bandierina e non giocare, invece ha provato a fare il terzo gol, con quell'ambizione dei giovani che a me piace tantissimo. Con quale criterio scelgo i centrocampisti centrali? Dipende anche dalla struttura degli avversari, se possiamo dominare di più o fronteggiare un gioco diretto. Però ricordiamoci che lo scorso anno quando hanno giocato assieme Sergi Roberto e Perrone, abbiamo fatto sei partite di grande qualità, prima che si infortunassero. Io credo nel mio centrocampo, ho giocatori che posso sempre far giocare. Oggi si è visto un gran centrocampo di una squadra solida, importante. Abbiamo un piano B? Sempre. A volte anche un piano C. Io mi preoccupo sempre della partita, pur pensando che siano gli avversari a doversi preoccupare di noi più che il contrario. Siamo comunque preparati per giocare diversi tipi di partite. Abbiamo speso soldi per gli esterni, io credo che il calcio moderno sia orientato su questo. In Italia, soprattutto, si fatica a giocare dentro al campo. Abbiamo raggiunto un buon livello, ora continuiamo a creare forza. Lavoriamo bene oggi per preparare il domani".