Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di DAZN prima della gara contro l'Inter: "Vincere sarebbe mettere il punto finale su una grandissima stagione, con tanti alti e bassi ma sempre con la continuità nel lavoro e questa è la nostra forza. Non abbiamo cambiato, quando si inizia a cambiare e si hanno dubbi è il peggior momento per una società. Mi hanno educato così, quando credi tantissimo in un'idea si possono fare cose belle. Ci vuole un po' di tempo, però devi avere la volontà per farlo. Nella prossima stagione si può alzare l'asticella? Si deve crescere sempre, io sono il primo a spingere società e squadra perché penso che abbiamo un grande potenziale. Il nostro è stato un grandissimo lavoro, ma quando si cambiano tanti giocatori si deve ricominciare da zero. Vediamo la stagione prossima chi rimane e chi va via per capire gli obiettivi, ma siamo sereni perché sappiamo quello che vogliamo. Dare una mano al vecchio maestro Conte? Nel calcio non ci sono tanti amici, è stato mio allenatore e lo rispetto ma non per questo oggi la squadra deve fare di più. Dobbiamo fare sempre il massimo per vincere la partita, poi vediamo cosa succede".
di Napoli Magazine
23/05/2025 - 20:18
Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di DAZN prima della gara contro l'Inter: "Vincere sarebbe mettere il punto finale su una grandissima stagione, con tanti alti e bassi ma sempre con la continuità nel lavoro e questa è la nostra forza. Non abbiamo cambiato, quando si inizia a cambiare e si hanno dubbi è il peggior momento per una società. Mi hanno educato così, quando credi tantissimo in un'idea si possono fare cose belle. Ci vuole un po' di tempo, però devi avere la volontà per farlo. Nella prossima stagione si può alzare l'asticella? Si deve crescere sempre, io sono il primo a spingere società e squadra perché penso che abbiamo un grande potenziale. Il nostro è stato un grandissimo lavoro, ma quando si cambiano tanti giocatori si deve ricominciare da zero. Vediamo la stagione prossima chi rimane e chi va via per capire gli obiettivi, ma siamo sereni perché sappiamo quello che vogliamo. Dare una mano al vecchio maestro Conte? Nel calcio non ci sono tanti amici, è stato mio allenatore e lo rispetto ma non per questo oggi la squadra deve fare di più. Dobbiamo fare sempre il massimo per vincere la partita, poi vediamo cosa succede".