A Radio Napoli Centrale, nel corso di "Un Calcio alla Radio", è intervenuto il Ciro Ginestra, ex Frosinone: "Per un calciatore del Frosinone, soprattutto per gli argentini, è un onore andare a giocare allo stadio intitolato al miglior giocatore di sempre, ed è anche uno stimolo. Io ci sono passato ed è stato un grande stimolo giocare a Napoli e contro il Napoli. Rimpianti da giocatore? Ho fatto poca Serie A, il rimpianto è non averlo fatto in maniera stabile, ma quando giocavo io c’erano giocatori importanti, forti, alla mia età c’erano molti giocatori importanti in Nazionale. A volte ti porti etichette dietro per tutta la carriera. Pozzuoli? Sono nato e cresciuto a Pozzuoli, fino a 15 anni, poi sono stato a Venezia. La mia carriera è stata tutta verso il Centro-Nord. L’Italia la conosco bene (ride, ndr). Picerno? Un miracolo calcistico per chi non conosce la realtà, si gioca bene, non c’è pressione, non devi vincere per forza e i giocatori giocano tranquilli. Piazze più calde? Barletta è una piazza da Serie A, avevamo 3.000 abbonati in Serie B. Lautaro Martinez o Osimhen? Osimhen tutta la vita. Anche Lautaro è un top, ma Osimhen è più un giocatore di squadra, mette tuttto in una partita, ha tanta fame, cattiveria, passione. Il Napoli con Osimhen è un’altra squadra. Il Napoli ha giocatori importanti, forti, giovani. Marco Rossi? Ha giocato nella Puteolana quando ero bambino, me lo ricordo molto bene. Lui è dovuto andare fuori dall’Italia per cercare di fare carriera da allenatore, perché evidentemente lì ti aspettano di più. Salerno piazza più importante? Una grande piazza, una realtà importante, si respira calcio, come a Napoli. Al Sud è diverso rispetto al Nord, nonostante sono stato a Padova e Modena che sono piazze serie e importanti. Scherzo del Frosinone al Napoli? È una squadra forte, sta facendo bene, la dirigenza ha la forza di andare avanti e Angelozzi è uno dei migliori dirigenti in giro che capisce di calcio. Il suo lavoro non è facile. I risultati si vedono tutti".
di Napoli Magazine
19/12/2023 - 15:21
A Radio Napoli Centrale, nel corso di "Un Calcio alla Radio", è intervenuto il Ciro Ginestra, ex Frosinone: "Per un calciatore del Frosinone, soprattutto per gli argentini, è un onore andare a giocare allo stadio intitolato al miglior giocatore di sempre, ed è anche uno stimolo. Io ci sono passato ed è stato un grande stimolo giocare a Napoli e contro il Napoli. Rimpianti da giocatore? Ho fatto poca Serie A, il rimpianto è non averlo fatto in maniera stabile, ma quando giocavo io c’erano giocatori importanti, forti, alla mia età c’erano molti giocatori importanti in Nazionale. A volte ti porti etichette dietro per tutta la carriera. Pozzuoli? Sono nato e cresciuto a Pozzuoli, fino a 15 anni, poi sono stato a Venezia. La mia carriera è stata tutta verso il Centro-Nord. L’Italia la conosco bene (ride, ndr). Picerno? Un miracolo calcistico per chi non conosce la realtà, si gioca bene, non c’è pressione, non devi vincere per forza e i giocatori giocano tranquilli. Piazze più calde? Barletta è una piazza da Serie A, avevamo 3.000 abbonati in Serie B. Lautaro Martinez o Osimhen? Osimhen tutta la vita. Anche Lautaro è un top, ma Osimhen è più un giocatore di squadra, mette tuttto in una partita, ha tanta fame, cattiveria, passione. Il Napoli con Osimhen è un’altra squadra. Il Napoli ha giocatori importanti, forti, giovani. Marco Rossi? Ha giocato nella Puteolana quando ero bambino, me lo ricordo molto bene. Lui è dovuto andare fuori dall’Italia per cercare di fare carriera da allenatore, perché evidentemente lì ti aspettano di più. Salerno piazza più importante? Una grande piazza, una realtà importante, si respira calcio, come a Napoli. Al Sud è diverso rispetto al Nord, nonostante sono stato a Padova e Modena che sono piazze serie e importanti. Scherzo del Frosinone al Napoli? È una squadra forte, sta facendo bene, la dirigenza ha la forza di andare avanti e Angelozzi è uno dei migliori dirigenti in giro che capisce di calcio. Il suo lavoro non è facile. I risultati si vedono tutti".