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HELLAS VERONA - Cioffi si presenta: "Darò continuità a Juric e Tudor, ma con le mie idee"
02.07.2022 15:46 di Napoli Magazine
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Gabriele Cioffi è stato presentato nella sede del Verona. Queste le prime parole da allenatore gialloblù: "La sfida vera per me è cercare di eguagliare tutto quanto di buono fatto nelle gestioni Juric e Tudor. Sono stato fortemente voluto e ad aggiungersi a questo è la sfida. Ci sarà continuità perché in fondo ciò che ha fatto Tudor è dare continuità al lavoro di Juric, ma con le sue idee. La stessa cosa che farò io. Verona insegna che ha un DNA latente, che è stato tirato fuori da Juric, da Bagnoli, da Mandorlini, da Prandelli. E' una piazza che è morbosa con la squadra, che vuole vederla lavorare. Quando ci ho giocato da avversario con il Mantova mi sono sentito soffocare in campo, si entra in un'arena. Sarà come il gioco di Tudor ma in maniera diversa. Creeremo delle linee di aggressione da cui andremo uomo a uomo. Personalmente l'uomo a uomo a tutto campo non mi appartiene da subito, ma è la conseguenza di una zona d'aggressione. Quanto spettacolare sia il gioco non posso garantirlo. A me piace un calcio propositivo. Si va avanti, ma con equilibrio. Io non sono una persona da all-in. Si va a fare all-in in maniera calcolata".

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HELLAS VERONA - Cioffi si presenta: "Darò continuità a Juric e Tudor, ma con le mie idee"

di Napoli Magazine

02/07/2022 - 15:46

Gabriele Cioffi è stato presentato nella sede del Verona. Queste le prime parole da allenatore gialloblù: "La sfida vera per me è cercare di eguagliare tutto quanto di buono fatto nelle gestioni Juric e Tudor. Sono stato fortemente voluto e ad aggiungersi a questo è la sfida. Ci sarà continuità perché in fondo ciò che ha fatto Tudor è dare continuità al lavoro di Juric, ma con le sue idee. La stessa cosa che farò io. Verona insegna che ha un DNA latente, che è stato tirato fuori da Juric, da Bagnoli, da Mandorlini, da Prandelli. E' una piazza che è morbosa con la squadra, che vuole vederla lavorare. Quando ci ho giocato da avversario con il Mantova mi sono sentito soffocare in campo, si entra in un'arena. Sarà come il gioco di Tudor ma in maniera diversa. Creeremo delle linee di aggressione da cui andremo uomo a uomo. Personalmente l'uomo a uomo a tutto campo non mi appartiene da subito, ma è la conseguenza di una zona d'aggressione. Quanto spettacolare sia il gioco non posso garantirlo. A me piace un calcio propositivo. Si va avanti, ma con equilibrio. Io non sono una persona da all-in. Si va a fare all-in in maniera calcolata".