Calcio
IL COMMENTO - Alvino: "Conte è l'artefice di questo 2025, il rapporto solido con ADL rende il Napoli ancora più forte"
31.12.2025 00:31 di Napoli Magazine
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Carlo Alvino, giornalista, ha parlato a "Dillo ad Alvino", trasmissione in onda su Tele Club Italia: "Antonio Conte è il guerriero, il condottiero, è l'artefice di questo 2025. Lo ha voluto fortemente dopo un lungo corteggiamento sulla panchina del Napoli Aurelio De Laurentiis. Il rapporto tra De Laurentiis e Conte non è quello tra un presidente e il proprio allenatore, ma è un rapporto solido ed è un rapporto di amicizia, un rapporto di amicizia tra i due e tra le rispettive famiglie. Questa solidità del rapporto, secondo me, ha un significato ancora più forte e rende il Napoli ancora più forte. Tant'è che in qualche piccolo, perché c'è stato, momento di difficoltà è stata proprio questa amicizia a far sì che la difficoltà potesse essere superata brillantemente. Nel superare questa difficoltà il Napoli porta a casa uno scudetto e una Supercoppa italiana. Conte nuoce gravemente alla salute delle tifoserie avversarie, perché Conte è antipatico, perché Conte è un vincente. Perché Conte è stato dall'altra parte della barricata, conosce vita, morte e miracoli di quei signori, conosce i loro punti forti, conosce soprattutto i loro punti deboli. E quando parla Antonio Conte va dritto al cuore del problema, ecco perché Conte è antipatico. Ecco perché a Conte risponde sempre stizzito il presidente senza portafoglio dell'Inter, perché Conte lo conosce, perché Antonio conosce bene cosa significa avere un potere mediatico e un potere politico e perché no anche un potere economico fasullo, seppur fasullo dell'Inter con questo dirigente. Allora Antonio Conte non si perde in chiacchiere, va dritto al cuore del problema e colpisce come una sorta di battaglia navale, colpisce e affonda il diretto avversario. Le sue ultime considerazioni, che sono addirittura banali: 0Il Napoli non può al momento essere paragonato a Inter, Milan e Juventus’, hanno suscitato la reazione stizzita del signore in oggetto. Ma Antonio Conte dice una verità incontrovertibile, dice una verità che è sotto gli occhi di tutti. L'albo d'oro del campione italiano sta lì a testimoniare che la storia del calcio italiano, che piaccia o no, poi un giorno lo diremo anche come è stata creata d'arte questa storia del calcio italiano, vedere le solite tre vincere sempre e comunque Milan, Inter, Juventus. E il Napoli da qualche anno a questa parte si è inserito non invitato, ma si è inserito con la propria forza, con la forza delle idee, con la forza economica, con la forza dell'onestà. E questo ai soliti noti non piace, eppure Napoli è lì e vuole costruire e vuole continuare a dare fastidio, ma ci vorrà tempo. Ci vorrà tempo per costruire, perché la storia non si fa da un giorno all'altro. Perché se è vero come è vero è che negli ultimi trent'anni lo scudetto è sempre stato in quell'asse Milano-Torino con qualche rara eccezione, Napoli, e allora bisogna dare sempre ragione ad Antonio Conte. Nella speranza che Conte possa prolungare la sua avventura napoletana che per il momento si ferma a tre anni, ma che non è detto che non possa proseguire soprattutto alla luce di un progetto che a Napoli c'è altrove no e di una tifoseria, che a Napoli c'è altrove no. Una tifoseria che ha fatto rimanere senza parole Antonio Conte quando si è trattato di festeggiare, perché Antonio Conte si è innamorato follemente di questa piazza quando ha capito che vincere a Napoli non è come vincere altrove”.

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IL COMMENTO - Alvino: "Conte è l'artefice di questo 2025, il rapporto solido con ADL rende il Napoli ancora più forte"

di Napoli Magazine

31/12/2025 - 00:31

Carlo Alvino, giornalista, ha parlato a "Dillo ad Alvino", trasmissione in onda su Tele Club Italia: "Antonio Conte è il guerriero, il condottiero, è l'artefice di questo 2025. Lo ha voluto fortemente dopo un lungo corteggiamento sulla panchina del Napoli Aurelio De Laurentiis. Il rapporto tra De Laurentiis e Conte non è quello tra un presidente e il proprio allenatore, ma è un rapporto solido ed è un rapporto di amicizia, un rapporto di amicizia tra i due e tra le rispettive famiglie. Questa solidità del rapporto, secondo me, ha un significato ancora più forte e rende il Napoli ancora più forte. Tant'è che in qualche piccolo, perché c'è stato, momento di difficoltà è stata proprio questa amicizia a far sì che la difficoltà potesse essere superata brillantemente. Nel superare questa difficoltà il Napoli porta a casa uno scudetto e una Supercoppa italiana. Conte nuoce gravemente alla salute delle tifoserie avversarie, perché Conte è antipatico, perché Conte è un vincente. Perché Conte è stato dall'altra parte della barricata, conosce vita, morte e miracoli di quei signori, conosce i loro punti forti, conosce soprattutto i loro punti deboli. E quando parla Antonio Conte va dritto al cuore del problema, ecco perché Conte è antipatico. Ecco perché a Conte risponde sempre stizzito il presidente senza portafoglio dell'Inter, perché Conte lo conosce, perché Antonio conosce bene cosa significa avere un potere mediatico e un potere politico e perché no anche un potere economico fasullo, seppur fasullo dell'Inter con questo dirigente. Allora Antonio Conte non si perde in chiacchiere, va dritto al cuore del problema e colpisce come una sorta di battaglia navale, colpisce e affonda il diretto avversario. Le sue ultime considerazioni, che sono addirittura banali: 0Il Napoli non può al momento essere paragonato a Inter, Milan e Juventus’, hanno suscitato la reazione stizzita del signore in oggetto. Ma Antonio Conte dice una verità incontrovertibile, dice una verità che è sotto gli occhi di tutti. L'albo d'oro del campione italiano sta lì a testimoniare che la storia del calcio italiano, che piaccia o no, poi un giorno lo diremo anche come è stata creata d'arte questa storia del calcio italiano, vedere le solite tre vincere sempre e comunque Milan, Inter, Juventus. E il Napoli da qualche anno a questa parte si è inserito non invitato, ma si è inserito con la propria forza, con la forza delle idee, con la forza economica, con la forza dell'onestà. E questo ai soliti noti non piace, eppure Napoli è lì e vuole costruire e vuole continuare a dare fastidio, ma ci vorrà tempo. Ci vorrà tempo per costruire, perché la storia non si fa da un giorno all'altro. Perché se è vero come è vero è che negli ultimi trent'anni lo scudetto è sempre stato in quell'asse Milano-Torino con qualche rara eccezione, Napoli, e allora bisogna dare sempre ragione ad Antonio Conte. Nella speranza che Conte possa prolungare la sua avventura napoletana che per il momento si ferma a tre anni, ma che non è detto che non possa proseguire soprattutto alla luce di un progetto che a Napoli c'è altrove no e di una tifoseria, che a Napoli c'è altrove no. Una tifoseria che ha fatto rimanere senza parole Antonio Conte quando si è trattato di festeggiare, perché Antonio Conte si è innamorato follemente di questa piazza quando ha capito che vincere a Napoli non è come vincere altrove”.