Fabrizio Lucchesi, direttore sportivo, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport soffermandosi su Gennaro Gattuso: "Avevamo un avvocato in comune, che mi fece sapere che Gattuso avrebbe avuto piacere di conoscermi. Ci incontrammo in un ristorante di Firenze e passammo quattro ore a parlare di calcio. Alla fine mi disse che avrebbe voluto lavorare con me. Lo misi in guardia, ma lui con la sua determinazione coinvolgente mi disse che era deciso a ricominciare con me dalla C. Andammo a Pisa e vincemmo lo spareggio per andare in B contro il Foggia di De Zerbi. Capii che Rino non era solo un grande motivatore, ma uno studioso di calcio molto curioso e umile, che cercava di imparare da tutti per poi personalizzare. Gattuso c.t. della Nazionale? Chi lo definisce solo un grande motivatore, perché quando giocava era questo grande 'cagnaccio' he mordeva gli avversari, esprime un giudizio limititativo. È un allenatore preparato, che studia, si aggiorna continuamente. Poi certo, senza dubbio l’aspetto caratteriale è importante nella sua personalità e io credo che in questo momento, per provare a ribaltare la situazione della Nazionale e dare una sistemata alla squadra, quella sia una qualità fondamentale. Poi in campo vanno i giocatori…"
di Napoli Magazine
15/06/2025 - 14:53
Fabrizio Lucchesi, direttore sportivo, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport soffermandosi su Gennaro Gattuso: "Avevamo un avvocato in comune, che mi fece sapere che Gattuso avrebbe avuto piacere di conoscermi. Ci incontrammo in un ristorante di Firenze e passammo quattro ore a parlare di calcio. Alla fine mi disse che avrebbe voluto lavorare con me. Lo misi in guardia, ma lui con la sua determinazione coinvolgente mi disse che era deciso a ricominciare con me dalla C. Andammo a Pisa e vincemmo lo spareggio per andare in B contro il Foggia di De Zerbi. Capii che Rino non era solo un grande motivatore, ma uno studioso di calcio molto curioso e umile, che cercava di imparare da tutti per poi personalizzare. Gattuso c.t. della Nazionale? Chi lo definisce solo un grande motivatore, perché quando giocava era questo grande 'cagnaccio' he mordeva gli avversari, esprime un giudizio limititativo. È un allenatore preparato, che studia, si aggiorna continuamente. Poi certo, senza dubbio l’aspetto caratteriale è importante nella sua personalità e io credo che in questo momento, per provare a ribaltare la situazione della Nazionale e dare una sistemata alla squadra, quella sia una qualità fondamentale. Poi in campo vanno i giocatori…"