Calcio
IL PARERE - Sabatini: "La differenza tra Napoli e Juventus è ben rappresentata dagli otto punti che ci sono in classifica"
08.12.2025 01:30 di Napoli Magazine
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Sandro Sabatini, giornalista, ha commentato la vittoria del Napoli contro la Juventus su YouTube: "La differenza tra le due squadre è ben rappresentata dagli otto punti che ci sono in classifica: dove il Napoli ha recuperato il primo posto, la Juventus invece è relegata a una distanza pericolosa anche per un posto nelle prime quattro, un posto che vale la Champions League. Oltre al titolo, c’è anche lo sviluppo della partita, che prima di parlarne con riferimento agli allenatori è utile riassumere con le prestazioni di alcuni singoli determinanti. Perché il Napoli, nell’emergenza e con l’infortunio di Lukaku, ha preso un grande centravanti: cioè Hojlund, che segna una doppietta, è protagonista, mette in angoscia Kelly e Cabal nel primo tempo, Koopmeiners anche nel secondo tempo, e segna il primo gol con precisione chirurgica sulla raffinatissima iniziativa di Neres. Il secondo lo segna sfruttando uno sfortunato auto-assist di McKennie. Nella Juventus invece il centravanti è infortunato, e un po’ perché Spalletti evidentemente non si fidava di David e di Openda, li ha lasciati fuori e ha provato addirittura Yildiz falso nueve nel primo tempo. Ora, questo ragazzo il 9 non lo può fare, tantomeno il falso nueve, e semmai dovrebbe giocare da vero 10. Ecco: oltre che giocare con i numeri, c’è poco da giocare. Se si dice che Yildiz in campo per la Juventus è fondamentale, si è visto anche nell’occasione del gol, che è stata la prima volta, se non sbaglio, in cui la Juventus è entrata nell’area di rigore del Napoli dopo oltre un’ora. E lì, sfruttando un servizio che metteva Yildiz in condizione di concludere di destro in quell’angolino, la rasoiata del giovane turco è stata precisa e ha disorientato Milinkovic-Savic. In quel momento la Juventus aveva in campo Yildiz come numero 10, con Conceicao in appoggio, David inesistente ma comunque utile come punto di riferimento. La partita, a un certo punto, sembrava veramente avviata verso un pareggio che non avrebbe accontentato il Napoli, ma che non avrebbe scontentato la Juventus, almeno per una questione numerica di classifica. A quel punto gli allenatori se la sono giocata con le sostituzioni: Conte ha fatto cambi prevedibili e giusti, Politano e Spinazzola. Spalletti invece si è inventato il cambio di Yildiz per mettere Openda. È facile parlare dopo, si dirà che giornalisti e opinionisti parlano dopo, tutto facile, ma come faccio a dimostrarvi che durante la partita mi chiedevo: “Ma perché toglie Yildiz”. Pensavo fosse infortunato, poi sono arrivate le notizie: no, non è infortunato, è una scelta tattica. Ma come fai? Togli la tua punta migliore quando sei sull’1-1 e manca un quarto d’ora alla fine? C’è qualcosa che non va. Come mai cambi idea rispetto a quello che avevi preparato all’inizio, e poi cambi idea quando invece la situazione ti sta dando ragione? Si dirà che il gol del 2-1 arriva da un auto-assist di McKennie, che colpisce di testa e la palla finisce sulla testa di Hojlund, e Højlund segna da due passi. C’è una componente di fortuna, sì. Si può dire tutto. Ma quello che non si può negare è l’evidenza: il Napoli è superiore alla Juventus, e questa partita Conte l’ha interpretata meglio di Spalletti. Conte doveva gestire un’emergenza a centrocampo che gli imponeva di schierare McTominay, che secondo me non era nemmeno al top fisicamente, insieme a Elmas, che doveva fare il Lobotka. Ora, Elmas è un giocatore che dove lo metti sta, sa fare quasi tutto. A un certo punto sembrava davvero Lobotka. Complimenti a chi gli ha dato fiducia. Il Napoli sembra compatto, sembra a immagine di Antonio Conte: la difesa a tre ha dato una solidità notevolissima; Di Lorenzo e Olivera, due difensori veri, sanno anche appoggiare l’azione. Davanti c’è Noa Lang, buon giocatore: qui Conte aveva sbagliato a dimenticarlo per una decina di giornate. Neres è un campioncino, un grande giocatore: anche lui era stato dimenticato quando Conte si era fissato con Politano titolare e McTominay a sinistra. Neres nel primo tempo ha fatto venire il mal di testa a Cabal e ha messo in difficoltà Koopmeiners. Cabal è stato intontito dai movimenti di Hojlund, e sull’iniziativa di Neres non lo prendi più: Neres ti punta, Højlund ti passa dietro o davanti, segna e non lo vedi più. E poi c’è il discorso più ampio, il confronto tra il mercato del Napoli e il mercato della Juventus: la Juventus, come centravanti, non considerando Vlahovic, è andata su David e Openda. C’è stata la possibilità di prendere Højlund: e lo potevi prendere anche prima, con i soldi spesi per Openda. Anzi, secondo me anche di più. Openda va solo in profondità, sì, ma adesso ha imparato anche a difendere la palla e comunque è presente in partita. David invece non si vede mai, è inesistente. È un grande problema, come testimonia la scelta di Spalletti, che pur di non vederli in campo… senza dirlo esplicitamente, non si fida e non li mette titolari. Un po’ di pagelle: nel Napoli ho detto tutto. Milinkovic-Savic è un acquisto indovinato. Pensavo fosse problematico per la concorrenza con Meret, invece no. Nella Juventus, Di Gregorio non poteva farci nulla sui gol; Kalulu fa il suo; Kelly è stato messo in difficoltà da Højlund… ma Kelly va in difficoltà perché non è un difensore di livello. Non è Bremer. Cambiaso sufficiente; Locatelli e Thuram sufficienti; Miretti meglio, perché è più sveglio, ha più geometrie. McKennie fa quello che gli chiedi. Nel primo tempo Yildiz faceva il falso nove, ma non è il suo ruolo: lui è un 10, ha bisogno di un punto di riferimento. L’esperimento è durato 45 minuti. Chiesa nel primo tempo era perso; nel secondo meglio. È venuto fuori anche Zhegrova: ma io mi chiedo, con umiltà… sta bene o sta male? Se sta male non deve andare neanche in panchina; se sta bene può giocare anche 10 minuti. È uno che salta l’uomo, ha qualità. Forse sono stato troppo critico con Spalletti. È vero, evito di dire che la media punti è vicina a quella di Tudor — lo dico per stima verso Spalletti — perché pensavo che il suo impatto sarebbe stato più incisivo. Attenzione però alle prossime due partite: Bologna fuori e Roma in casa. Ora ci sono otto punti di divario dal Napoli, ma lo scudetto non conta: contano i primi quattro posti. Ecco: nelle prossime due partite la Juventus si gioca il posto nelle prime quattro. E Spalletti deve stare attento, anche a non sbagliare i cambi. Perché alla fine io torno lì: ma perché è uscito Yildiz?"

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IL PARERE - Sabatini: "La differenza tra Napoli e Juventus è ben rappresentata dagli otto punti che ci sono in classifica"

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08/12/2025 - 01:30

Sandro Sabatini, giornalista, ha commentato la vittoria del Napoli contro la Juventus su YouTube: "La differenza tra le due squadre è ben rappresentata dagli otto punti che ci sono in classifica: dove il Napoli ha recuperato il primo posto, la Juventus invece è relegata a una distanza pericolosa anche per un posto nelle prime quattro, un posto che vale la Champions League. Oltre al titolo, c’è anche lo sviluppo della partita, che prima di parlarne con riferimento agli allenatori è utile riassumere con le prestazioni di alcuni singoli determinanti. Perché il Napoli, nell’emergenza e con l’infortunio di Lukaku, ha preso un grande centravanti: cioè Hojlund, che segna una doppietta, è protagonista, mette in angoscia Kelly e Cabal nel primo tempo, Koopmeiners anche nel secondo tempo, e segna il primo gol con precisione chirurgica sulla raffinatissima iniziativa di Neres. Il secondo lo segna sfruttando uno sfortunato auto-assist di McKennie. Nella Juventus invece il centravanti è infortunato, e un po’ perché Spalletti evidentemente non si fidava di David e di Openda, li ha lasciati fuori e ha provato addirittura Yildiz falso nueve nel primo tempo. Ora, questo ragazzo il 9 non lo può fare, tantomeno il falso nueve, e semmai dovrebbe giocare da vero 10. Ecco: oltre che giocare con i numeri, c’è poco da giocare. Se si dice che Yildiz in campo per la Juventus è fondamentale, si è visto anche nell’occasione del gol, che è stata la prima volta, se non sbaglio, in cui la Juventus è entrata nell’area di rigore del Napoli dopo oltre un’ora. E lì, sfruttando un servizio che metteva Yildiz in condizione di concludere di destro in quell’angolino, la rasoiata del giovane turco è stata precisa e ha disorientato Milinkovic-Savic. In quel momento la Juventus aveva in campo Yildiz come numero 10, con Conceicao in appoggio, David inesistente ma comunque utile come punto di riferimento. La partita, a un certo punto, sembrava veramente avviata verso un pareggio che non avrebbe accontentato il Napoli, ma che non avrebbe scontentato la Juventus, almeno per una questione numerica di classifica. A quel punto gli allenatori se la sono giocata con le sostituzioni: Conte ha fatto cambi prevedibili e giusti, Politano e Spinazzola. Spalletti invece si è inventato il cambio di Yildiz per mettere Openda. È facile parlare dopo, si dirà che giornalisti e opinionisti parlano dopo, tutto facile, ma come faccio a dimostrarvi che durante la partita mi chiedevo: “Ma perché toglie Yildiz”. Pensavo fosse infortunato, poi sono arrivate le notizie: no, non è infortunato, è una scelta tattica. Ma come fai? Togli la tua punta migliore quando sei sull’1-1 e manca un quarto d’ora alla fine? C’è qualcosa che non va. Come mai cambi idea rispetto a quello che avevi preparato all’inizio, e poi cambi idea quando invece la situazione ti sta dando ragione? Si dirà che il gol del 2-1 arriva da un auto-assist di McKennie, che colpisce di testa e la palla finisce sulla testa di Hojlund, e Højlund segna da due passi. C’è una componente di fortuna, sì. Si può dire tutto. Ma quello che non si può negare è l’evidenza: il Napoli è superiore alla Juventus, e questa partita Conte l’ha interpretata meglio di Spalletti. Conte doveva gestire un’emergenza a centrocampo che gli imponeva di schierare McTominay, che secondo me non era nemmeno al top fisicamente, insieme a Elmas, che doveva fare il Lobotka. Ora, Elmas è un giocatore che dove lo metti sta, sa fare quasi tutto. A un certo punto sembrava davvero Lobotka. Complimenti a chi gli ha dato fiducia. Il Napoli sembra compatto, sembra a immagine di Antonio Conte: la difesa a tre ha dato una solidità notevolissima; Di Lorenzo e Olivera, due difensori veri, sanno anche appoggiare l’azione. Davanti c’è Noa Lang, buon giocatore: qui Conte aveva sbagliato a dimenticarlo per una decina di giornate. Neres è un campioncino, un grande giocatore: anche lui era stato dimenticato quando Conte si era fissato con Politano titolare e McTominay a sinistra. Neres nel primo tempo ha fatto venire il mal di testa a Cabal e ha messo in difficoltà Koopmeiners. Cabal è stato intontito dai movimenti di Hojlund, e sull’iniziativa di Neres non lo prendi più: Neres ti punta, Højlund ti passa dietro o davanti, segna e non lo vedi più. E poi c’è il discorso più ampio, il confronto tra il mercato del Napoli e il mercato della Juventus: la Juventus, come centravanti, non considerando Vlahovic, è andata su David e Openda. C’è stata la possibilità di prendere Højlund: e lo potevi prendere anche prima, con i soldi spesi per Openda. Anzi, secondo me anche di più. Openda va solo in profondità, sì, ma adesso ha imparato anche a difendere la palla e comunque è presente in partita. David invece non si vede mai, è inesistente. È un grande problema, come testimonia la scelta di Spalletti, che pur di non vederli in campo… senza dirlo esplicitamente, non si fida e non li mette titolari. Un po’ di pagelle: nel Napoli ho detto tutto. Milinkovic-Savic è un acquisto indovinato. Pensavo fosse problematico per la concorrenza con Meret, invece no. Nella Juventus, Di Gregorio non poteva farci nulla sui gol; Kalulu fa il suo; Kelly è stato messo in difficoltà da Højlund… ma Kelly va in difficoltà perché non è un difensore di livello. Non è Bremer. Cambiaso sufficiente; Locatelli e Thuram sufficienti; Miretti meglio, perché è più sveglio, ha più geometrie. McKennie fa quello che gli chiedi. Nel primo tempo Yildiz faceva il falso nove, ma non è il suo ruolo: lui è un 10, ha bisogno di un punto di riferimento. L’esperimento è durato 45 minuti. Chiesa nel primo tempo era perso; nel secondo meglio. È venuto fuori anche Zhegrova: ma io mi chiedo, con umiltà… sta bene o sta male? Se sta male non deve andare neanche in panchina; se sta bene può giocare anche 10 minuti. È uno che salta l’uomo, ha qualità. Forse sono stato troppo critico con Spalletti. È vero, evito di dire che la media punti è vicina a quella di Tudor — lo dico per stima verso Spalletti — perché pensavo che il suo impatto sarebbe stato più incisivo. Attenzione però alle prossime due partite: Bologna fuori e Roma in casa. Ora ci sono otto punti di divario dal Napoli, ma lo scudetto non conta: contano i primi quattro posti. Ecco: nelle prossime due partite la Juventus si gioca il posto nelle prime quattro. E Spalletti deve stare attento, anche a non sbagliare i cambi. Perché alla fine io torno lì: ma perché è uscito Yildiz?"