Il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) ha respinto il ricorso del Crystal Palace contro la decisione dell'Uefa di non ammetterlo all'Europa League e di retrocederlo alla Conference League per aver violato le norme che disciplinano la proprietà di più club. Il club londinese - vincitore domenica ai rigori contro il Liverpool la Community Shield, la Supercoppa inglese - accederà così alla Conference a partire dai play-off in programma a fine mese, mentre sarà il Nottingham Forest, settimo nella scorsa stagione in Premier League, a sostituirlo in Europa League. L'Uefa aveva valutato che lo scorso marzo l'imprenditore statunitense John Textor era in possesso di quote societarie sia del Palace sia del Lione, in Francia, e le norme attuali prevedono che due club della stessa proprietà non possono partecipare alla stessa competizione europea. Il Lione ha mantenuto il posto in Europa League in virtù della sua posizione più elevata in campionato. Il Palace ha presentato ricorso al Tas dopo la decisione di Textor di vendere la sua quota del 43% nel club di Premier League al proprietario dei New York Jets, Woody Johnson. Tuttavia, l'accordo è stato raggiunto ben dopo la scadenza dell'1 marzo, termine ultimo stabilito dall'Uefa per la risoluzione dei conflitti multi-club. Tanto è bastato ai giudici di Losanna per respingere la richiesta del Crystal Palace.
di Napoli Magazine
11/08/2025 - 14:44
Il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) ha respinto il ricorso del Crystal Palace contro la decisione dell'Uefa di non ammetterlo all'Europa League e di retrocederlo alla Conference League per aver violato le norme che disciplinano la proprietà di più club. Il club londinese - vincitore domenica ai rigori contro il Liverpool la Community Shield, la Supercoppa inglese - accederà così alla Conference a partire dai play-off in programma a fine mese, mentre sarà il Nottingham Forest, settimo nella scorsa stagione in Premier League, a sostituirlo in Europa League. L'Uefa aveva valutato che lo scorso marzo l'imprenditore statunitense John Textor era in possesso di quote societarie sia del Palace sia del Lione, in Francia, e le norme attuali prevedono che due club della stessa proprietà non possono partecipare alla stessa competizione europea. Il Lione ha mantenuto il posto in Europa League in virtù della sua posizione più elevata in campionato. Il Palace ha presentato ricorso al Tas dopo la decisione di Textor di vendere la sua quota del 43% nel club di Premier League al proprietario dei New York Jets, Woody Johnson. Tuttavia, l'accordo è stato raggiunto ben dopo la scadenza dell'1 marzo, termine ultimo stabilito dall'Uefa per la risoluzione dei conflitti multi-club. Tanto è bastato ai giudici di Losanna per respingere la richiesta del Crystal Palace.