Robin Gosens, esterno dell'Inter, è intervenuto al Matchday Programme del club nerazzurro in vista della sfida contro la Salernitana: “Tante persone hanno avuto un ruolo importante nella mia carriera, dal ds del Dordrecht a Gasperini. Una leggenda che avrei voluto come compagno di stanza? Klinsmann, quando giocava nell’Inter era un idolo in Germania. Le qualità essenziali? Mentalità e disciplina, non sarei qui senza. Anche divertirmi sul campo è fondamentale, ha fatto la differenza e lo faccio tuttora. Dordrecht è una piccola città in Olanda, molto importante per me. A Bergamo sono cresciuto come persona e giocatore, Milano è unica e venivo a visitarla spesso anche quando ero lì. Sono un uomo fortunato, entrare e segnare al Camp Nou è un’emozione unica. Da quando gioco a calcio il mio idolo è sempre stato Alaba, lo guardavo al Bayern e mi ha sempre impressionato il suo modo di interpretare diversi ruoli in campo”.
di Napoli Magazine
16/10/2022 - 11:35
Robin Gosens, esterno dell'Inter, è intervenuto al Matchday Programme del club nerazzurro in vista della sfida contro la Salernitana: “Tante persone hanno avuto un ruolo importante nella mia carriera, dal ds del Dordrecht a Gasperini. Una leggenda che avrei voluto come compagno di stanza? Klinsmann, quando giocava nell’Inter era un idolo in Germania. Le qualità essenziali? Mentalità e disciplina, non sarei qui senza. Anche divertirmi sul campo è fondamentale, ha fatto la differenza e lo faccio tuttora. Dordrecht è una piccola città in Olanda, molto importante per me. A Bergamo sono cresciuto come persona e giocatore, Milano è unica e venivo a visitarla spesso anche quando ero lì. Sono un uomo fortunato, entrare e segnare al Camp Nou è un’emozione unica. Da quando gioco a calcio il mio idolo è sempre stato Alaba, lo guardavo al Bayern e mi ha sempre impressionato il suo modo di interpretare diversi ruoli in campo”.