Calcio
L'OPINIONE - Capozucca: "Le situazioni di Maldini e Giuntoli? Il calcio ormai si sta evolvendo"
09.06.2023 13:51 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Capozucca, direttore sportivo.

 


Chi avrà la meglio nello spareggio tra Verona e Spezia si sarà salvato con soli 31 punti: una lotta per la permanenza in A di basso livello?
“Il Verona ha fatto una rincorsa importante, a metà campionato sembrava spacciata. Nella gara di domenica molto dipenderà dalla condizione mentale e dall’approccio alla gara. In tal senso, lo Spezia, pur essendo una buona squadra, dovrà affrontare diverse defezioni. Sarà una sfida aperta, anche se mi sarebbe piaciuto vedere i liguri al completo”

 


Allegri e Mourinho potrebbero essere confermati, nonostante le critiche, per mancanza di alternative?
“Allegri e Mourinho hanno la loro storia. Hanno vinto, magari con un calcio non esaltate. Tuttavia, nel calcio conta vincere, ed entrambi l’hanno fatto. Contestarli non lo trovo giusto. Per il futuro, poi, le alternative ed i giovani allenatori non mancano. Basti pensare a De Zerbi, capace di esprimersi a grandi livelli in Premier, così come Thiago Motta a Bologna e Gasperini a Bergamo. L’Atalanta ha sempre lottato per non retrocedere, ma con il Gasp ha quasi sempre centrato la qualificazione europea”

 


Come opera una società quando le figure vengono a mancare le figure tradizionalmente impegnate nel mercato, come Giuntoli e Maldini?
“Sono situazioni molto diverse. A Milano c’è una proprietà straniera – come tante altre in Italia - che tende ad attenzionare determinati numeri, alcune situazioni che esulino dal campo. Non si guarda la storia di una persona, a ciò che essa può rappresentare. Seguendo questa strategia, si è scelto di sacrificare Maldini per preservare Pioli. A Napoli, invece, c’è un presidente abbastanza padrone della situazione. Il patron azzurro ha una visione soggettiva del calcio, in cui ritiene non essenziale la figura di Giuntoli nelle attuali valutazioni, nonostante il lavoro svolto negli ultimi anni. Ci sono, ormai, delle evoluzioni determinanti nel calcio, che progressivamente trasformano le dinamiche societarie”

 


Potremo assistere, domani, ad un colpaccio dei nerazzurri?
“Essendo una partita secca potrebbe succedere tutto. Non sono superstizioso, ma faccio un po’ di cabala. Abbiamo avuto tre squadre italiane in finale, Rome e Fiorentina non meritavano assolutamente di perdere, e chissà che domani l’Inter non possa raccogliere il merito e la fortuna che sono mancate alle precedenti finaliste. I nerazzurri se la giocheranno, dunque, nonostante un avversario di assoluta qualità”

 


Con la finale mondiale dell’Under 20 possiamo dire che il calcio italiano non sia poi così in crisi?
“Abbiamo un problema grosso in Italia. Siamo schiacciati dai risultati, ed è un problema che ci siamo costruiti da soli. I giovani italiano, nel nostro Paese, non mancano. Bisogna avere il coraggio di farli giocare, senza legare tutto al suddetto risultato, e senza demordere dopo eventuali insuccessi”

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L'OPINIONE - Capozucca: "Le situazioni di Maldini e Giuntoli? Il calcio ormai si sta evolvendo"

di Napoli Magazine

09/06/2024 - 13:51

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Capozucca, direttore sportivo.

 


Chi avrà la meglio nello spareggio tra Verona e Spezia si sarà salvato con soli 31 punti: una lotta per la permanenza in A di basso livello?
“Il Verona ha fatto una rincorsa importante, a metà campionato sembrava spacciata. Nella gara di domenica molto dipenderà dalla condizione mentale e dall’approccio alla gara. In tal senso, lo Spezia, pur essendo una buona squadra, dovrà affrontare diverse defezioni. Sarà una sfida aperta, anche se mi sarebbe piaciuto vedere i liguri al completo”

 


Allegri e Mourinho potrebbero essere confermati, nonostante le critiche, per mancanza di alternative?
“Allegri e Mourinho hanno la loro storia. Hanno vinto, magari con un calcio non esaltate. Tuttavia, nel calcio conta vincere, ed entrambi l’hanno fatto. Contestarli non lo trovo giusto. Per il futuro, poi, le alternative ed i giovani allenatori non mancano. Basti pensare a De Zerbi, capace di esprimersi a grandi livelli in Premier, così come Thiago Motta a Bologna e Gasperini a Bergamo. L’Atalanta ha sempre lottato per non retrocedere, ma con il Gasp ha quasi sempre centrato la qualificazione europea”

 


Come opera una società quando le figure vengono a mancare le figure tradizionalmente impegnate nel mercato, come Giuntoli e Maldini?
“Sono situazioni molto diverse. A Milano c’è una proprietà straniera – come tante altre in Italia - che tende ad attenzionare determinati numeri, alcune situazioni che esulino dal campo. Non si guarda la storia di una persona, a ciò che essa può rappresentare. Seguendo questa strategia, si è scelto di sacrificare Maldini per preservare Pioli. A Napoli, invece, c’è un presidente abbastanza padrone della situazione. Il patron azzurro ha una visione soggettiva del calcio, in cui ritiene non essenziale la figura di Giuntoli nelle attuali valutazioni, nonostante il lavoro svolto negli ultimi anni. Ci sono, ormai, delle evoluzioni determinanti nel calcio, che progressivamente trasformano le dinamiche societarie”

 


Potremo assistere, domani, ad un colpaccio dei nerazzurri?
“Essendo una partita secca potrebbe succedere tutto. Non sono superstizioso, ma faccio un po’ di cabala. Abbiamo avuto tre squadre italiane in finale, Rome e Fiorentina non meritavano assolutamente di perdere, e chissà che domani l’Inter non possa raccogliere il merito e la fortuna che sono mancate alle precedenti finaliste. I nerazzurri se la giocheranno, dunque, nonostante un avversario di assoluta qualità”

 


Con la finale mondiale dell’Under 20 possiamo dire che il calcio italiano non sia poi così in crisi?
“Abbiamo un problema grosso in Italia. Siamo schiacciati dai risultati, ed è un problema che ci siamo costruiti da soli. I giovani italiano, nel nostro Paese, non mancano. Bisogna avere il coraggio di farli giocare, senza legare tutto al suddetto risultato, e senza demordere dopo eventuali insuccessi”