Calcio
MERCATO - La Marca: "Ndoye? Il Napoli non si è fatto trovare impreparato"
29.07.2025 13:06 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista. Come valuta le amichevoli con Arezzo e Catanzaro? “Le amichevoli di luglio rappresentano un primo passo per ritrovare il contatto con il campo e gli avversari, un'occasione per riprendere gradualmente il ritmo partita in vista degli impegni più seri di agosto, che fungeranno da veri banchi di prova. Con Antonio Conte in panchina, noto per una preparazione intensa e fisicamente molto esigente, è naturale non aspettarsi una squadra brillante fin dalle prime uscite. Tuttavia, dopo la sconfitta iniziale contro l’Arezzo, nel test contro il Catanzaro sono emersi segnali incoraggianti, soprattutto nei primi 30 minuti: pressing alto, possesso palla più aggressivo e trame di gioco interessanti. In particolare, giocatori di qualità come De Bruyne e Raspadori hanno già lasciato intravedere spunti importanti, confermando il potenziale tecnico su cui Conte potrà lavorare per costruire una squadra altamente competitiva.” Come giudica la vicenda Ndoye? “La vicenda legata a Ndoye sembra aver trovato la sua conclusione, con il probabile passaggio dello svizzero al Nottingham Forest. Il Napoli, tuttavia, non si è fatto trovare impreparato. Nel frattempo, sono emersi nomi alternativi di grande spessore, come Raheem Sterling e Jack Grealish. È vero che entrambi arrivano da stagioni complicate sotto il profilo del rendimento, ma parliamo di calciatori che in Premier League hanno fatto la differenza per anni, risultando spesso decisivi nei rispettivi club. Con un allenatore come Antonio Conte, capace di valorizzare al massimo le risorse a disposizione e di motivare i propri giocatori anche nei momenti più difficili, questi profili potrebbero ritrovare entusiasmo, ritmo e incisività. Se sono stati individuati direttamente da lui, è lecito pensare che abbia già in mente una strategia ben definita per inserirli nel suo sistema di gioco. Da non dimenticare anche il nome di Alejandro Garnacho, accostato con insistenza al Napoli nello scorso gennaio. L’esterno argentino è ancora alla ricerca di una sistemazione e, affidato a Conte, potrebbe realmente esplodere a livello internazionale. Talento, personalità e margini di crescita non mancano: Napoli potrebbe rappresentare l’ambiente perfetto per il suo definitivo salto di qualità. Inoltre, resta viva anche la pista che porta ad Antonio Nusa, esterno classe 2005 che ha già fatto vedere cose importanti con il Lipsia nella scorsa stagione. Lo abbiamo visto anche in nazionale contro l’Italia, dove ha mostrato lampi di grande classe e personalità. Proprio come Garnacho, Nusa rappresenterebbe un’operazione intelligente, proiettata verso il futuro ma con un impatto potenzialmente immediato. Due profili giovani ma già pronti, che potrebbero dare nuova linfa al progetto Napoli, sotto la guida di un tecnico abituato a lavorare con determinazione, ambizione e attenzione al dettaglio. Insomma: Sterling, Grealish, Nusa e Garnacho: uno di questi quattro nomi farebbe dimenticare in fretta la delusione per Ndoye.” Che ne pensa dell’arrivo di Milinkovic-Savic? “Con l'arrivo di Milinkovic-Savic, il Napoli compie una scelta importante, assicurandosi due portieri di spessore, affidabili e con caratteristiche differenti. Una strategia che va oltre la semplice alternanza numerica, offrendo ad Antonio Conte soluzioni diverse anche dal punto di vista tattico. Il portiere serbo è un profilo fisicamente imponente, dominante nel gioco aereo e abile con i piedi: qualità che lo rendono ideale per l’impostazione dal basso e per affrontare squadre che amano attaccare con palloni alti in area. Meret, dal canto suo, ha dimostrato negli ultimi anni di essere un portiere di valore. Dotato di ottimi riflessi e senso della posizione, ha spesso risposto sul campo alle critiche ricevute, confermandosi una risorsa preziosa per il Napoli. Due profili diversi e complementari, che permettono a Conte di adattare la scelta del portiere al tipo di avversario e al piano gara, favorendo una sana competizione interna e alzando ulteriormente il livello del reparto.” Le piace l’ipotesi Miretti al Napoli? “Un giocatore come Fabio Miretti si integrerebbe perfettamente nella rosa del Napoli. Parliamo di un classe 2003 italiano che ha già collezionato 83 presenze in Serie A: numeri importanti per un ragazzo così giovane. Nell’ultima stagione, in prestito al Genoa sotto la guida di Vieira, Miretti è cresciuto in maniera evidente, migliorando sia nella continuità di rendimento che nella duttilità tattica. È un profilo molto interessante, capace di ricoprire più ruoli a centrocampo, e potrebbe proseguire il suo percorso di maturazione sotto la guida di un tecnico come Antonio Conte. Con un calendario fitto di impegni e la probabile assenza di Anguissa durante la Coppa d’Africa, per Miretti ci sarebbe sicuramente spazio per mettersi in mostra e ritagliarsi un ruolo importante nella stagione del Napoli.” João Mario è il rinforzo giusto per la fascia della Juventus? “João Mario è un terzino moderno, cresciuto in un contesto tecnico e tattico strutturato come quello del Porto, dove ha spesso agito anche da esterno a tutta fascia. Dotato di buona corsa, discreta tecnica e senso della posizione, non è un terzino puramente offensivo, ma garantisce equilibrio, coperture puntuali e inserimenti intelligenti. Il suo arrivo alla Juventus è stato una trattativa a sorpresa, ma perfettamente coerente con la strategia del club: puntare su profili affidabili e pronti per il salto di qualità. Con oltre 180 presenze con la maglia del Porto e una solida esperienza internazionale alle spalle, João Mario ha dimostrato continuità di rendimento e personalità, caratteristiche fondamentali per affrontare una nuova sfida in Serie A. Uno degli aspetti più interessanti del suo profilo è la duttilità tattica: pur essendo un terzino destro naturale, può adattarsi anche sulla fascia sinistra, offrendo a Tudor un’opzione preziosa in fase difensiva".

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MERCATO - La Marca: "Ndoye? Il Napoli non si è fatto trovare impreparato"

di Napoli Magazine

29/07/2025 - 13:06

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista. Come valuta le amichevoli con Arezzo e Catanzaro? “Le amichevoli di luglio rappresentano un primo passo per ritrovare il contatto con il campo e gli avversari, un'occasione per riprendere gradualmente il ritmo partita in vista degli impegni più seri di agosto, che fungeranno da veri banchi di prova. Con Antonio Conte in panchina, noto per una preparazione intensa e fisicamente molto esigente, è naturale non aspettarsi una squadra brillante fin dalle prime uscite. Tuttavia, dopo la sconfitta iniziale contro l’Arezzo, nel test contro il Catanzaro sono emersi segnali incoraggianti, soprattutto nei primi 30 minuti: pressing alto, possesso palla più aggressivo e trame di gioco interessanti. In particolare, giocatori di qualità come De Bruyne e Raspadori hanno già lasciato intravedere spunti importanti, confermando il potenziale tecnico su cui Conte potrà lavorare per costruire una squadra altamente competitiva.” Come giudica la vicenda Ndoye? “La vicenda legata a Ndoye sembra aver trovato la sua conclusione, con il probabile passaggio dello svizzero al Nottingham Forest. Il Napoli, tuttavia, non si è fatto trovare impreparato. Nel frattempo, sono emersi nomi alternativi di grande spessore, come Raheem Sterling e Jack Grealish. È vero che entrambi arrivano da stagioni complicate sotto il profilo del rendimento, ma parliamo di calciatori che in Premier League hanno fatto la differenza per anni, risultando spesso decisivi nei rispettivi club. Con un allenatore come Antonio Conte, capace di valorizzare al massimo le risorse a disposizione e di motivare i propri giocatori anche nei momenti più difficili, questi profili potrebbero ritrovare entusiasmo, ritmo e incisività. Se sono stati individuati direttamente da lui, è lecito pensare che abbia già in mente una strategia ben definita per inserirli nel suo sistema di gioco. Da non dimenticare anche il nome di Alejandro Garnacho, accostato con insistenza al Napoli nello scorso gennaio. L’esterno argentino è ancora alla ricerca di una sistemazione e, affidato a Conte, potrebbe realmente esplodere a livello internazionale. Talento, personalità e margini di crescita non mancano: Napoli potrebbe rappresentare l’ambiente perfetto per il suo definitivo salto di qualità. Inoltre, resta viva anche la pista che porta ad Antonio Nusa, esterno classe 2005 che ha già fatto vedere cose importanti con il Lipsia nella scorsa stagione. Lo abbiamo visto anche in nazionale contro l’Italia, dove ha mostrato lampi di grande classe e personalità. Proprio come Garnacho, Nusa rappresenterebbe un’operazione intelligente, proiettata verso il futuro ma con un impatto potenzialmente immediato. Due profili giovani ma già pronti, che potrebbero dare nuova linfa al progetto Napoli, sotto la guida di un tecnico abituato a lavorare con determinazione, ambizione e attenzione al dettaglio. Insomma: Sterling, Grealish, Nusa e Garnacho: uno di questi quattro nomi farebbe dimenticare in fretta la delusione per Ndoye.” Che ne pensa dell’arrivo di Milinkovic-Savic? “Con l'arrivo di Milinkovic-Savic, il Napoli compie una scelta importante, assicurandosi due portieri di spessore, affidabili e con caratteristiche differenti. Una strategia che va oltre la semplice alternanza numerica, offrendo ad Antonio Conte soluzioni diverse anche dal punto di vista tattico. Il portiere serbo è un profilo fisicamente imponente, dominante nel gioco aereo e abile con i piedi: qualità che lo rendono ideale per l’impostazione dal basso e per affrontare squadre che amano attaccare con palloni alti in area. Meret, dal canto suo, ha dimostrato negli ultimi anni di essere un portiere di valore. Dotato di ottimi riflessi e senso della posizione, ha spesso risposto sul campo alle critiche ricevute, confermandosi una risorsa preziosa per il Napoli. Due profili diversi e complementari, che permettono a Conte di adattare la scelta del portiere al tipo di avversario e al piano gara, favorendo una sana competizione interna e alzando ulteriormente il livello del reparto.” Le piace l’ipotesi Miretti al Napoli? “Un giocatore come Fabio Miretti si integrerebbe perfettamente nella rosa del Napoli. Parliamo di un classe 2003 italiano che ha già collezionato 83 presenze in Serie A: numeri importanti per un ragazzo così giovane. Nell’ultima stagione, in prestito al Genoa sotto la guida di Vieira, Miretti è cresciuto in maniera evidente, migliorando sia nella continuità di rendimento che nella duttilità tattica. È un profilo molto interessante, capace di ricoprire più ruoli a centrocampo, e potrebbe proseguire il suo percorso di maturazione sotto la guida di un tecnico come Antonio Conte. Con un calendario fitto di impegni e la probabile assenza di Anguissa durante la Coppa d’Africa, per Miretti ci sarebbe sicuramente spazio per mettersi in mostra e ritagliarsi un ruolo importante nella stagione del Napoli.” João Mario è il rinforzo giusto per la fascia della Juventus? “João Mario è un terzino moderno, cresciuto in un contesto tecnico e tattico strutturato come quello del Porto, dove ha spesso agito anche da esterno a tutta fascia. Dotato di buona corsa, discreta tecnica e senso della posizione, non è un terzino puramente offensivo, ma garantisce equilibrio, coperture puntuali e inserimenti intelligenti. Il suo arrivo alla Juventus è stato una trattativa a sorpresa, ma perfettamente coerente con la strategia del club: puntare su profili affidabili e pronti per il salto di qualità. Con oltre 180 presenze con la maglia del Porto e una solida esperienza internazionale alle spalle, João Mario ha dimostrato continuità di rendimento e personalità, caratteristiche fondamentali per affrontare una nuova sfida in Serie A. Uno degli aspetti più interessanti del suo profilo è la duttilità tattica: pur essendo un terzino destro naturale, può adattarsi anche sulla fascia sinistra, offrendo a Tudor un’opzione preziosa in fase difensiva".