Calcio
NAZIONALE - Prima l'Estonia poi Israele, Italia al bivio per i Mondiali
06.10.2025 15:08 di Napoli Magazine
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Tra Tallin e Udine, l'Italia di Rino Gattuso definisce nei prossimi otto giorni il suo futuro Mondiale. Non è esattamente il bivio decisivo, ma visti i margini di errore oramai ridottissimi il doppio impegno della Nazionale contro Estonia e Israele ci assomiglia molto. Il Ct è già a Coverciano, in attesa dei 27 azzurri convocati che arrivano in raduno entro stasera tardi, per preparare la trasferta di sabato nel Baltico e poi la sfida di Udine contro la Nazionale di Ben Shimon. Nelle sue prime due partite, con le stesse avversarie a campi invertiti, "abbiamo visto un'Italia agonisticamente valida che si è impegnata su ogni pallone, con cuore e anima - la valutazione di Fabio Capello, osservatore attento ed esperto - E questo è già un passo avanti".

Ma "mancano qualità e velocità nel gioco", e nelle imminenti due sfide "alla portata, vedremo quanti miglioramenti ci saranno". Per Gattuso conta questo aspetto, ma soprattutto conta la classifica. Fermo restando che nel calcio tutto può succedere, perfino che la Norvegia macchina da gol si inceppi sabato in casa contro Israele, la situazione del gruppo G è chiara: l'Italia, seconda pari merito con la nazionale israeliana a 9 punti, ma con una partita in meno, ha una speranza davvero fievole di superare la Norvegia (15 punti e una partita in più), vista la differenza reti (+21 per Haaland, +5 per Gattuso). Piuttosto, bisogna difendere con i denti il secondo posto, che vale gli spareggi, dall'assalto di un'arrembante Israele: si può sempre tifare per un imprevedibile exploit israeliano sabato a Oslo (alle 18, tre ore prima che gli azzurri scendano in campo a Tallin) per poi fare l'en plein di vittorie e giocarsi il primo posto con la Norvegia a novembre a Milano, ma sarebbe un azzardo che alimenta l'energia degli israeliani in vista della sfida all'Italia, il 14 ottobre a Udine. E la rocambolesca vittoria per 5-4 a settembre dice che l'Italia non può dare nulla per scontato. Dunque, senza dubbio l'obiettivo al quale Gattuso ha già cominciato a lavorare a Firenze è trovare l'Italia migliore e pensare a vincere le sue due partite, perché qualsiasi passo falso aprirebbe scenari apocalittici. Lo staff azzurro sa bene che in Estonia la Norvegia ha colto l'unica vittoria sofferta della sua serie vincente (1-0), e la partita di Udine - al di la' del clima polemico per il contesto politico - ha difficoltà tecniche reali: il calcio israeliano e' cresciuto, come dimostrano i risultati delle giovanili, in misura inversamente proporzionale all'arretramento di quello italiano. C'è infine la questione infortuni e uomini a disposizione, con la quale il ct azzurro farà i conti da domani, col primo allenamento. Le defezioni sono diverse, a preoccupare sono più quelle dell'attacco che non la difesa (out Buongiorno e Leoni). Zaccagni si è fermato sabato (sostituito da Piccoli, in ottimo momento di forma), Politano ieri durante Napoli-Genoa, e al suo posto è tornato in azzurro Spinazzola. I due assenti sono stati pedine-chiave, soprattutto il secondo, nelle due vittorie di settembre, per supportare la coppia di centravanti Kean-Retegui. Ora Gattuso valuterà se riproporla anche con diversi esterni, o cambiare rotta, sulla difficile strada verso il Mondiale.

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NAZIONALE - Prima l'Estonia poi Israele, Italia al bivio per i Mondiali

di Napoli Magazine

06/10/2025 - 15:08

Tra Tallin e Udine, l'Italia di Rino Gattuso definisce nei prossimi otto giorni il suo futuro Mondiale. Non è esattamente il bivio decisivo, ma visti i margini di errore oramai ridottissimi il doppio impegno della Nazionale contro Estonia e Israele ci assomiglia molto. Il Ct è già a Coverciano, in attesa dei 27 azzurri convocati che arrivano in raduno entro stasera tardi, per preparare la trasferta di sabato nel Baltico e poi la sfida di Udine contro la Nazionale di Ben Shimon. Nelle sue prime due partite, con le stesse avversarie a campi invertiti, "abbiamo visto un'Italia agonisticamente valida che si è impegnata su ogni pallone, con cuore e anima - la valutazione di Fabio Capello, osservatore attento ed esperto - E questo è già un passo avanti".

Ma "mancano qualità e velocità nel gioco", e nelle imminenti due sfide "alla portata, vedremo quanti miglioramenti ci saranno". Per Gattuso conta questo aspetto, ma soprattutto conta la classifica. Fermo restando che nel calcio tutto può succedere, perfino che la Norvegia macchina da gol si inceppi sabato in casa contro Israele, la situazione del gruppo G è chiara: l'Italia, seconda pari merito con la nazionale israeliana a 9 punti, ma con una partita in meno, ha una speranza davvero fievole di superare la Norvegia (15 punti e una partita in più), vista la differenza reti (+21 per Haaland, +5 per Gattuso). Piuttosto, bisogna difendere con i denti il secondo posto, che vale gli spareggi, dall'assalto di un'arrembante Israele: si può sempre tifare per un imprevedibile exploit israeliano sabato a Oslo (alle 18, tre ore prima che gli azzurri scendano in campo a Tallin) per poi fare l'en plein di vittorie e giocarsi il primo posto con la Norvegia a novembre a Milano, ma sarebbe un azzardo che alimenta l'energia degli israeliani in vista della sfida all'Italia, il 14 ottobre a Udine. E la rocambolesca vittoria per 5-4 a settembre dice che l'Italia non può dare nulla per scontato. Dunque, senza dubbio l'obiettivo al quale Gattuso ha già cominciato a lavorare a Firenze è trovare l'Italia migliore e pensare a vincere le sue due partite, perché qualsiasi passo falso aprirebbe scenari apocalittici. Lo staff azzurro sa bene che in Estonia la Norvegia ha colto l'unica vittoria sofferta della sua serie vincente (1-0), e la partita di Udine - al di la' del clima polemico per il contesto politico - ha difficoltà tecniche reali: il calcio israeliano e' cresciuto, come dimostrano i risultati delle giovanili, in misura inversamente proporzionale all'arretramento di quello italiano. C'è infine la questione infortuni e uomini a disposizione, con la quale il ct azzurro farà i conti da domani, col primo allenamento. Le defezioni sono diverse, a preoccupare sono più quelle dell'attacco che non la difesa (out Buongiorno e Leoni). Zaccagni si è fermato sabato (sostituito da Piccoli, in ottimo momento di forma), Politano ieri durante Napoli-Genoa, e al suo posto è tornato in azzurro Spinazzola. I due assenti sono stati pedine-chiave, soprattutto il secondo, nelle due vittorie di settembre, per supportare la coppia di centravanti Kean-Retegui. Ora Gattuso valuterà se riproporla anche con diversi esterni, o cambiare rotta, sulla difficile strada verso il Mondiale.