Calcio
ON AIR - Fedele: "Il Napoli e l’Inter con due giochi diversi si batteranno fino alla fine per lo scudetto"
30.10.2025 14:05 di Napoli Magazine
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A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Enrico Fedele, dirigente: “Il campionato italiano non cambia con Spalletti sulla panchina della Juventus. Mi indigna questo provincialismo, gli allenatori non tradiscono, fanno il loro lavoro. Quando si provano delle emozioni è come l’amore, il lavoro di allenatore è quello di allenare. Spalletti è un grande allenatore di club e non di Nazionale, gli auguro di fare bene. Un ricordo speciale con Maradona? Quando arrivammo in hotel a Monaco, lui andò in camera e uscì il giorno dopo, non venne neanche a mangiare. Quando andammo a giocare la semifinale di Monaco, lì le porte erano smontabili e quando le misero Maradona entrò in campo con i tifosi che iniziarono a fischiare. Iniziò a palleggiare, la palla la alzò di 15 metri, questa scende, la ferma con la spalla, la butta dall’altra parte, la tocca ancora con la spalla, poi di testa, poi di tacco e poi la rinvia e il pubblico dai fischi passa agli applausi. Il Napoli e l’Inter con due giochi diversi si batteranno fino alla fine per lo scudetto. L’Inter ha una proposta d’attacco che hanno in pochi mentre il Napoli è una squadra all’italiana, di contropiede. L’allenatore azzurro ha una cattiveria incredibile, a volte sbaglia nella comunicazione, ma è bravo bravo. Poi ci sono Milan, Roma e forse Juve che si giocheranno la Champions e 4/5 squadre che lotteranno per la retrocessione. Questo è un campionato livellato verso il basso, è il quinto campionato d’Europa. I grandi giocatori non vengono più, o comunque vengono dopo aver dato già tutto oppure non vengono. Perdere Anguissa per il Napoli significa perdere due giocatori, uno che è travolgente e trascinante e uno che fa i gol. Il problema di fondo del Napoli è che se prende 36 gol come lo scorso anno, deve segnare almeno 70 e chi li fa? Hojlund ne fa 20, ma gli altri 50 chi li fa? Abbiamo esterni che non segnano. Ecco perchè dico che il Napoli ha fatto una campagna estiva di mercato confusa e pasticciona perchè doveva prendere un esterno d'attacco che facesse gol, doveva prendere un vice Anguissa e non lo ha preso e non ha preso neanche un sostituto di Di Lorenzo. De Bruyne è un professionista serio, ma ha condizionato l’idea di Conte. Non voglio dire che senza di lui il Napoli migliora, ma con lui ci si è dovuti adattare in un modulo nuovo. Gli azzurri soffrono e vanno in soggezione con De Bruyne in campo: lo vedono e gli passano la palla, sempre”.  

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di Napoli Magazine

30/10/2025 - 14:05

A Stile TV, nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra”, è intervenuto Enrico Fedele, dirigente: “Il campionato italiano non cambia con Spalletti sulla panchina della Juventus. Mi indigna questo provincialismo, gli allenatori non tradiscono, fanno il loro lavoro. Quando si provano delle emozioni è come l’amore, il lavoro di allenatore è quello di allenare. Spalletti è un grande allenatore di club e non di Nazionale, gli auguro di fare bene. Un ricordo speciale con Maradona? Quando arrivammo in hotel a Monaco, lui andò in camera e uscì il giorno dopo, non venne neanche a mangiare. Quando andammo a giocare la semifinale di Monaco, lì le porte erano smontabili e quando le misero Maradona entrò in campo con i tifosi che iniziarono a fischiare. Iniziò a palleggiare, la palla la alzò di 15 metri, questa scende, la ferma con la spalla, la butta dall’altra parte, la tocca ancora con la spalla, poi di testa, poi di tacco e poi la rinvia e il pubblico dai fischi passa agli applausi. Il Napoli e l’Inter con due giochi diversi si batteranno fino alla fine per lo scudetto. L’Inter ha una proposta d’attacco che hanno in pochi mentre il Napoli è una squadra all’italiana, di contropiede. L’allenatore azzurro ha una cattiveria incredibile, a volte sbaglia nella comunicazione, ma è bravo bravo. Poi ci sono Milan, Roma e forse Juve che si giocheranno la Champions e 4/5 squadre che lotteranno per la retrocessione. Questo è un campionato livellato verso il basso, è il quinto campionato d’Europa. I grandi giocatori non vengono più, o comunque vengono dopo aver dato già tutto oppure non vengono. Perdere Anguissa per il Napoli significa perdere due giocatori, uno che è travolgente e trascinante e uno che fa i gol. Il problema di fondo del Napoli è che se prende 36 gol come lo scorso anno, deve segnare almeno 70 e chi li fa? Hojlund ne fa 20, ma gli altri 50 chi li fa? Abbiamo esterni che non segnano. Ecco perchè dico che il Napoli ha fatto una campagna estiva di mercato confusa e pasticciona perchè doveva prendere un esterno d'attacco che facesse gol, doveva prendere un vice Anguissa e non lo ha preso e non ha preso neanche un sostituto di Di Lorenzo. De Bruyne è un professionista serio, ma ha condizionato l’idea di Conte. Non voglio dire che senza di lui il Napoli migliora, ma con lui ci si è dovuti adattare in un modulo nuovo. Gli azzurri soffrono e vanno in soggezione con De Bruyne in campo: lo vedono e gli passano la palla, sempre”.