Calcio
ON AIR - Piantanida: "Napoli-Inter, i top sono sicuramente McTominay ed Anguissa"
27.10.2025 13:26 di Napoli Magazine
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A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Piantanida, giornalista Mediaset. Di seguito, un estratto dell'intervista. Riesce ad individuare almeno due top e flop dell’ottava giornata di Serie A? “Parto da Dybala come top. Lo diciamo spesso, forse l’abbiamo ripetuto tante volte negli anni, però è inevitabile: quando si ricorda del talento che ha, è un giocatore che fa tutta la differenza del mondo. Il problema, storicamente, non è la qualità, ma la continuità. Ci sono giornate in cui sembra quasi dimenticarsi di portarsi dietro quel talento che ha. Quando invece lo porta in campo, è devastante. Quindi Dybala è sicuramente un top di questa giornata. Il secondo top lo prendo da Lazio–Roma e lo voglio dedicare a Basic. Parliamo di un giocatore che, di fatto, è rimasto ai margini per un anno e mezzo. Sembrava completamente fuori dal progetto. E invece il calcio ti sorprende: rientra, si prende una partita delicata, segna un gol pesante e si riprende uno spazio importante. È una storia di riscatto, e a noi queste storie piacciono. Quindi Basic è il secondo top, anche per come è arrivato: errore di David, tocco di tacco di Gatti, insomma, il Dio del calcio ha voluto regalarci questa storia, una giornata da “Sergej Milinkovic-Basic’. A proposito di David, parto coi flop proprio da lui. Non è tutta colpa sua, lo dico subito, perché la Juventus in questo momento ha difficoltà offensive più ampie. Però lui non sta facendo nulla per togliersi di dosso certe critiche. Non si tratta solo di non segnare: manca la presenza, manca la gestione del pallone, manca la partecipazione alla manovra. Almeno, uno si aspetta che faccia qualcosa per essere utile alla squadra. Invece, al momento, non succede. E quindi, purtroppo, finisce tra i flop. Insieme a lui, Gimenez del Milan, ma ne abbiamo già parlato, dunque inutile ripeterci.” E se le chiedessi tre top e flop di Napoli-Inter? “I top sono sicuramente McTominay ed Anguissa che, per le loro doti, dovrebbero essere sempre in questa fascia. La macchina costruita da Conte è bellissima, ma loro riescono ad essere i fari abbaglianti, qualcosa che noti ancor più dell’auto. E, come gli abbaglianti, funzionano bene quando sono in coppia. Qui mi collego al primo flop: De Bruyne. Il problema nasce quando si prova a inserire De Bruyne dentro quel meccanismo. Non è una questione di valore del giocatore, che è straordinario, ma di compatibilità tattica e di equilibri. È complicato far coesistere tutti nel modo migliore. E adesso l’infortunio di De Bruyne, paradossalmente, toglie un po’ di pressione e di confusione alla squadra. Conte piange per l’infortunio ma sorride allo stesso tempo. Quindi il flop, più che De Bruyne come giocatore, è il tentativo di inserirlo in un momento in cui il Napoli non era pronto a sostenere quel tipo di cambiamento. L’altro flop è Gilmour. Non per bocciarlo, ci mancherebbe, ma perché sta facendo un compito difficilissimo. Gli si chiede di fare quello che faceva Lobotka, e sono due giocatori completamente diversi. Lobotka era il ‘tour manager’ della squadra, quello che teneva insieme i reparti, che dava equilibrio senza farlo pesare, al punto tale che qualcuno si chiedesse dove fosse finito. Ma lui era lì, al centro del Napoli, lo è sempre stato e lo si percepisce ancor di più ora che non c’è. Gilmour ha altre qualità, ma in questa fase non sta riuscendo a dare quella solidità. Quando il Napoli affronta partite complicate, questa cosa viene fuori in maniera evidente. Servirà tempo, ma oggi lo metto tra i flop. Un terzo flop non c’è, ma c’è il top: David Neres. Ha fatto meglio di Lucca, con tutto il rispetto, dando brio ed imprevedibilità, partecipando sempre alla manovra".

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27/10/2025 - 13:26

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Piantanida, giornalista Mediaset. Di seguito, un estratto dell'intervista. Riesce ad individuare almeno due top e flop dell’ottava giornata di Serie A? “Parto da Dybala come top. Lo diciamo spesso, forse l’abbiamo ripetuto tante volte negli anni, però è inevitabile: quando si ricorda del talento che ha, è un giocatore che fa tutta la differenza del mondo. Il problema, storicamente, non è la qualità, ma la continuità. Ci sono giornate in cui sembra quasi dimenticarsi di portarsi dietro quel talento che ha. Quando invece lo porta in campo, è devastante. Quindi Dybala è sicuramente un top di questa giornata. Il secondo top lo prendo da Lazio–Roma e lo voglio dedicare a Basic. Parliamo di un giocatore che, di fatto, è rimasto ai margini per un anno e mezzo. Sembrava completamente fuori dal progetto. E invece il calcio ti sorprende: rientra, si prende una partita delicata, segna un gol pesante e si riprende uno spazio importante. È una storia di riscatto, e a noi queste storie piacciono. Quindi Basic è il secondo top, anche per come è arrivato: errore di David, tocco di tacco di Gatti, insomma, il Dio del calcio ha voluto regalarci questa storia, una giornata da “Sergej Milinkovic-Basic’. A proposito di David, parto coi flop proprio da lui. Non è tutta colpa sua, lo dico subito, perché la Juventus in questo momento ha difficoltà offensive più ampie. Però lui non sta facendo nulla per togliersi di dosso certe critiche. Non si tratta solo di non segnare: manca la presenza, manca la gestione del pallone, manca la partecipazione alla manovra. Almeno, uno si aspetta che faccia qualcosa per essere utile alla squadra. Invece, al momento, non succede. E quindi, purtroppo, finisce tra i flop. Insieme a lui, Gimenez del Milan, ma ne abbiamo già parlato, dunque inutile ripeterci.” E se le chiedessi tre top e flop di Napoli-Inter? “I top sono sicuramente McTominay ed Anguissa che, per le loro doti, dovrebbero essere sempre in questa fascia. La macchina costruita da Conte è bellissima, ma loro riescono ad essere i fari abbaglianti, qualcosa che noti ancor più dell’auto. E, come gli abbaglianti, funzionano bene quando sono in coppia. Qui mi collego al primo flop: De Bruyne. Il problema nasce quando si prova a inserire De Bruyne dentro quel meccanismo. Non è una questione di valore del giocatore, che è straordinario, ma di compatibilità tattica e di equilibri. È complicato far coesistere tutti nel modo migliore. E adesso l’infortunio di De Bruyne, paradossalmente, toglie un po’ di pressione e di confusione alla squadra. Conte piange per l’infortunio ma sorride allo stesso tempo. Quindi il flop, più che De Bruyne come giocatore, è il tentativo di inserirlo in un momento in cui il Napoli non era pronto a sostenere quel tipo di cambiamento. L’altro flop è Gilmour. Non per bocciarlo, ci mancherebbe, ma perché sta facendo un compito difficilissimo. Gli si chiede di fare quello che faceva Lobotka, e sono due giocatori completamente diversi. Lobotka era il ‘tour manager’ della squadra, quello che teneva insieme i reparti, che dava equilibrio senza farlo pesare, al punto tale che qualcuno si chiedesse dove fosse finito. Ma lui era lì, al centro del Napoli, lo è sempre stato e lo si percepisce ancor di più ora che non c’è. Gilmour ha altre qualità, ma in questa fase non sta riuscendo a dare quella solidità. Quando il Napoli affronta partite complicate, questa cosa viene fuori in maniera evidente. Servirà tempo, ma oggi lo metto tra i flop. Un terzo flop non c’è, ma c’è il top: David Neres. Ha fatto meglio di Lucca, con tutto il rispetto, dando brio ed imprevedibilità, partecipando sempre alla manovra".