Calcio
ON AIR - Tarallo: "Napoli, mi ha sorpreso l'autorevolezza della vittoria, Hojlund? Bisogna andare a prenderlo"
25.08.2025 11:59 di Napoli Magazine
aA

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano La Verità. Di seguito, un estratto dell'intervista.

Carlo, qual è stata la vera sorpresa della prima giornata di campionato?

“Secondo me sicuramente non il Como, perché me l’aspettavo. Con gli acquisti che ha fatto, partendo dalle basi ottime dell’anno scorso e da un grande allenatore, mi aspetto un Como in lotta per l’Europa. Forse, se proprio devo scegliere, direi il Pisa: andare a prendersi un punto a Bergamo non è poco. L’Atalanta, dopo tanti anni con Gasperini, si trova ad affrontare un cambio di tecnico e questo incide, ma resta una squadra forte. Qualcuno direbbe la Cremonese, che ha sbancato Milano, ma anche il Milan quest’anno può incappare in qualche colpo a vuoto. Per me la sorpresa vera è stata il Pisa, perché uscire con un punto da Bergamo non è cosa da poco".

Il Napoli, invece, l’ha sorpresa rispetto alla falsa partenza della passata stagione?

“Guarda, mi ha sorpreso proprio l’autorevolezza della vittoria. Mi aspettavo un po’ più di fatica all’esordio, anche ripensando alla prima partita dell’anno scorso, e invece la squadra è sembrata ripartire esattamente da dove aveva lasciato. Ha cambiato pochissimo nei titolari e questo è stato un vantaggio. Io avevo scritto, prendendomi anche delle critiche, che Conte avrebbe trovato il modo di far giocare tutti e quattro i centrocampisti, e così è stato, un po’ come quando l’anno scorso ci si chiedeva dove avrebbe trovato spazio McTominay. Quando sono tutti disponibili, questo centrocampo può essere davvero tra i più forti d’Europa".

 Quando però il Napoli gioca con i cosiddetti “fantastici quattro”, in panchina c’è poco per cambiare la partita. Non è un rischio?

“Sì, infatti manca qualcosa: bisogna considerare infortuni, squalifiche e la Champions League. Non possiamo immaginare che questi quattro giochino 80 partite. Sicuramente serve qualcosa in più a centrocampo e lo sapevamo già. Paradossalmente, se li fai giocare tutti e quattro insieme, allora ti servono almeno due alternative valide. Inoltre serve assolutamente un attaccante che possa sostituire Lukaku, perché non si può pensare di fare tutta la stagione solo con Lucca. È vero che Conte ha detto che poteva anche giocare senza punte, ma quello era un messaggio lanciato alla società. Purtroppo Lukaku si è fatto male dopo aver finalmente svolto una preparazione completa, ed è chiaro che serva una punta centrale. Io direi che al Napoli manca ancora un piccolo sforzo: un paio di centrocampisti e un attaccante, e lì si vola".

Secondo lei l’attaccante ideale per sostituire Lukaku durante questa assenza può essere davvero Rasmus Højlund del Manchester United?

“Certamente. Non abbiamo tempo, non siamo a giugno per sondare altri giocatori, procuratori o società. Se stanno lavorando su di lui, allora bisogna andare dritti e prenderlo. Non è un fenomeno, ma un giocatore con caratteristiche importanti. Conte potrebbe indirizzarlo bene. E poi c’è un altro aspetto: il Milan aveva già trovato un accordo totale sia col giocatore sia col Manchester United, quindi la strada è tracciata. Il Napoli deve semplicemente percorrerla senza perdere tempo".

 Se arrivasse Højlund, il Napoli si ritroverebbe con due attaccanti dinamici, e non so se questo risolverebbe i problemi di Conte. Lei che ne pensa?

“Guarda, se non prendi Højlund non è che ci siano tante alternative. Non è Lukaku, ovviamente, sono due giocatori diversi, ma devi approfittare di questa situazione favorevole sul mercato. Poi mi aspetto un ultimo tentativo del Napoli per Lookman, negli ultimi giorni di mercato".

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
ON AIR - Tarallo: "Napoli, mi ha sorpreso l'autorevolezza della vittoria, Hojlund? Bisogna andare a prenderlo"

di Napoli Magazine

25/08/2025 - 11:59

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano La Verità. Di seguito, un estratto dell'intervista.

Carlo, qual è stata la vera sorpresa della prima giornata di campionato?

“Secondo me sicuramente non il Como, perché me l’aspettavo. Con gli acquisti che ha fatto, partendo dalle basi ottime dell’anno scorso e da un grande allenatore, mi aspetto un Como in lotta per l’Europa. Forse, se proprio devo scegliere, direi il Pisa: andare a prendersi un punto a Bergamo non è poco. L’Atalanta, dopo tanti anni con Gasperini, si trova ad affrontare un cambio di tecnico e questo incide, ma resta una squadra forte. Qualcuno direbbe la Cremonese, che ha sbancato Milano, ma anche il Milan quest’anno può incappare in qualche colpo a vuoto. Per me la sorpresa vera è stata il Pisa, perché uscire con un punto da Bergamo non è cosa da poco".

Il Napoli, invece, l’ha sorpresa rispetto alla falsa partenza della passata stagione?

“Guarda, mi ha sorpreso proprio l’autorevolezza della vittoria. Mi aspettavo un po’ più di fatica all’esordio, anche ripensando alla prima partita dell’anno scorso, e invece la squadra è sembrata ripartire esattamente da dove aveva lasciato. Ha cambiato pochissimo nei titolari e questo è stato un vantaggio. Io avevo scritto, prendendomi anche delle critiche, che Conte avrebbe trovato il modo di far giocare tutti e quattro i centrocampisti, e così è stato, un po’ come quando l’anno scorso ci si chiedeva dove avrebbe trovato spazio McTominay. Quando sono tutti disponibili, questo centrocampo può essere davvero tra i più forti d’Europa".

 Quando però il Napoli gioca con i cosiddetti “fantastici quattro”, in panchina c’è poco per cambiare la partita. Non è un rischio?

“Sì, infatti manca qualcosa: bisogna considerare infortuni, squalifiche e la Champions League. Non possiamo immaginare che questi quattro giochino 80 partite. Sicuramente serve qualcosa in più a centrocampo e lo sapevamo già. Paradossalmente, se li fai giocare tutti e quattro insieme, allora ti servono almeno due alternative valide. Inoltre serve assolutamente un attaccante che possa sostituire Lukaku, perché non si può pensare di fare tutta la stagione solo con Lucca. È vero che Conte ha detto che poteva anche giocare senza punte, ma quello era un messaggio lanciato alla società. Purtroppo Lukaku si è fatto male dopo aver finalmente svolto una preparazione completa, ed è chiaro che serva una punta centrale. Io direi che al Napoli manca ancora un piccolo sforzo: un paio di centrocampisti e un attaccante, e lì si vola".

Secondo lei l’attaccante ideale per sostituire Lukaku durante questa assenza può essere davvero Rasmus Højlund del Manchester United?

“Certamente. Non abbiamo tempo, non siamo a giugno per sondare altri giocatori, procuratori o società. Se stanno lavorando su di lui, allora bisogna andare dritti e prenderlo. Non è un fenomeno, ma un giocatore con caratteristiche importanti. Conte potrebbe indirizzarlo bene. E poi c’è un altro aspetto: il Milan aveva già trovato un accordo totale sia col giocatore sia col Manchester United, quindi la strada è tracciata. Il Napoli deve semplicemente percorrerla senza perdere tempo".

 Se arrivasse Højlund, il Napoli si ritroverebbe con due attaccanti dinamici, e non so se questo risolverebbe i problemi di Conte. Lei che ne pensa?

“Guarda, se non prendi Højlund non è che ci siano tante alternative. Non è Lukaku, ovviamente, sono due giocatori diversi, ma devi approfittare di questa situazione favorevole sul mercato. Poi mi aspetto un ultimo tentativo del Napoli per Lookman, negli ultimi giorni di mercato".