"Con questa proprietà così forte è solo questione di tempo perché il Palermo sia protagonista e che lo possa essere anche nella categoria superiore. Bisogna armarsi di pazienza perché quest'anno sarà bello impegnativo, però l'obiettivo è quello lì". Lo ha detto il difensore del Palermo Ivan Marconi, alla quarta stagione con la maglia rosanero, a proposito delle ambizioni promozione della squadra e della proprietà del City Football Group. "Non c’è un ingrediente segreto per andare in Serie A - ha continuato Marconi - ci vogliono un insieme di situazioni. L'anno che abbiamo vinto i playoff nessuno lo avrebbe detto a dieci giornate dalla fine e forse nemmeno io: poi la gente ha iniziato a spingerci, noi a crederci e tra ognuno di noi è scattato qualcosa. Se si ricrea tutto questo si potrà fare come quando abbiamo vinto i playoff. Abbiamo una squadra importante, non ci vogliamo nascondere, con ragazzi più giovani che hanno voglia di fare e i più esperti che sanno come si affrontano determinate partite. Spero che il mix sia quello giusto". Marconi, che ha smentito un interesse del Catania nei suoi confronti, è fra i veterani della squadra. "A Palermo mi chiamano eroe - ha ammesso - mi fa piacere perché ho fatto delle giocate che sono servite per ottenere una promozione e punti importanti, ma non mi sento affatto un eroe. Ho messo solo un mattoncino nella storia dei rosanero e l'ho fatto con piacere contribuendo a costruire il futuro del Palermo. A parte i capelli grigi sto vivendo una seconda giovinezza in rosanero, mi sento bene e ho la fiducia del club, dell'allenatore e dei miei compagni. Così è più facile essere al massimo e dare il massimo". La Serie B è nel caos fra ricorsi e minaccia di slittamento dell'inizio del campionato. "Purtroppo non dipende dai giocatori - ha detto Marconi - Mi dispiace per i ragazzi del Lecco che hanno vinto sul campo, sono situazioni che capitano non più così raramente. Noi siamo concentrati sulla Coppa Italia che arriva il 12 e sul campionato con la partita di Bari del 19. Se poi dovessero posticipare l'inizio del campionato avremo tempo in più per migliorare i nostri meccanismi. È inutile negarlo, la situazione destabilizza un po', ma più che noi calciatori, tutto il sistema".
di Napoli Magazine
27/07/2023 - 19:09
"Con questa proprietà così forte è solo questione di tempo perché il Palermo sia protagonista e che lo possa essere anche nella categoria superiore. Bisogna armarsi di pazienza perché quest'anno sarà bello impegnativo, però l'obiettivo è quello lì". Lo ha detto il difensore del Palermo Ivan Marconi, alla quarta stagione con la maglia rosanero, a proposito delle ambizioni promozione della squadra e della proprietà del City Football Group. "Non c’è un ingrediente segreto per andare in Serie A - ha continuato Marconi - ci vogliono un insieme di situazioni. L'anno che abbiamo vinto i playoff nessuno lo avrebbe detto a dieci giornate dalla fine e forse nemmeno io: poi la gente ha iniziato a spingerci, noi a crederci e tra ognuno di noi è scattato qualcosa. Se si ricrea tutto questo si potrà fare come quando abbiamo vinto i playoff. Abbiamo una squadra importante, non ci vogliamo nascondere, con ragazzi più giovani che hanno voglia di fare e i più esperti che sanno come si affrontano determinate partite. Spero che il mix sia quello giusto". Marconi, che ha smentito un interesse del Catania nei suoi confronti, è fra i veterani della squadra. "A Palermo mi chiamano eroe - ha ammesso - mi fa piacere perché ho fatto delle giocate che sono servite per ottenere una promozione e punti importanti, ma non mi sento affatto un eroe. Ho messo solo un mattoncino nella storia dei rosanero e l'ho fatto con piacere contribuendo a costruire il futuro del Palermo. A parte i capelli grigi sto vivendo una seconda giovinezza in rosanero, mi sento bene e ho la fiducia del club, dell'allenatore e dei miei compagni. Così è più facile essere al massimo e dare il massimo". La Serie B è nel caos fra ricorsi e minaccia di slittamento dell'inizio del campionato. "Purtroppo non dipende dai giocatori - ha detto Marconi - Mi dispiace per i ragazzi del Lecco che hanno vinto sul campo, sono situazioni che capitano non più così raramente. Noi siamo concentrati sulla Coppa Italia che arriva il 12 e sul campionato con la partita di Bari del 19. Se poi dovessero posticipare l'inizio del campionato avremo tempo in più per migliorare i nostri meccanismi. È inutile negarlo, la situazione destabilizza un po', ma più che noi calciatori, tutto il sistema".