Calcio
PORDENONE - Colucci: "Nei tre cambi dell'Inter sono entrati in campo 250 milioni di euro, nei miei tre cambi c'erano 250mila lire, Spalletti? Mi ha detto che meritavamo di passare"
13.12.2017 15:19 di Napoli Magazine

“C’erano tanti dei miei che piangevano, ho detto ai ragazzi di alzare la testa e tornare al mondo che ci appartiene. Il bello di questa professione - ne parlo da pseudo allenatore e da ex giocatore - è che si vive anche di soddisfazione, il bello di aver messo in difficoltà una squadra come l’Inter con grande umiltà”. Si esprime così l’allenatore del Pordenone calcio Leonardo Colucci intervenuto oggi a Tutti convocati su Radio 24, aggiungendo: “Oggi un mio amico mi diceva che non capitava da 9 anni che l’Inter non siglasse un gol in Coppa Italia in casa. Poi c’è dell’altro, a un certo punto ieri nei tre cambi che ha fatto Mister Spalletti sono entrati 250 milioni di euro in campo, nei miei 3 cambi sono entrati 250mila delle vecchie lire. E’ lì che c’è poesia e romanticismo nello sport. Sono entrati tre giocatori al livello mondiale e i ragazzi sono stati bravi a portarla fino ai rigori, abbiamo avuto anche delle ripartenze. Il discorso di Lega Pro e Serie A è anche nella cilindrata che fa la differenza. Noi abbiamo avuto orgoglio, determinazione, ardore e  passione, sono ingredienti fondamentali, ingredienti che chiunque faccia sport deve avere sempre, indipendentemente dalla categoria, che sia Serie A o terza categoria.” conclude Colucci ai microfoni di Radio 24.

 

“Abbiamo preparato la partita sempre secondo i nostri principi. Se vai a San Siro contro l’Inter a fare le barricate, prendi dai cinque ai sette gol. Allora, senza snaturare il nostro pensiero, senza passare per presuntuosi, abbiamo palleggiato, giocato e, nei momenti di difficoltà, abbiamo cercato di recuperare palleggiando e non buttare la parla alla carlona. Poi è logico che quando c’e da buttare la palla, lo fai e ti organizzi, ma lo fanno le squadre mondiali e lo fa anche il Pordenone”. Commenta così la partita contro l’Inter l’allenatore del Pordenone calcio Leonardo Colucci intervenuto oggi a Tutti convocati su Radio 24, che prosegue: “L’obiettivo, e non è un segreto, era giocare con umiltà e fare una buona fase di non possesso. Lo dico sempre ai ragazzi, se ci difendiamo bene attacchiamo meglio. E’ stato quello. Cosa penso quando sento dire che l’Inter ha giocato con delle seconde linee? Eder e Gagliardini giocano in Nazionale, Skriniar anche, Ranocchia gioca da anni in Serie A. Sono giocatori forti, nell’Inter sono seconde linee, ma sarebbero titolari in altre squadre”. Colucci quindi aggiunge ai microfono di Radio 24: “Cosa mi ha detto Spalletti? Che meritavamo di passare, questo testimonia la lealtà di un grande allenatore e di un grande uomo, lo conosco da quando allenava Venezia e Udinese, avendoci giocato contro. Sono parole non di circostanza le sue.”

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PORDENONE - Colucci: "Nei tre cambi dell'Inter sono entrati in campo 250 milioni di euro, nei miei tre cambi c'erano 250mila lire, Spalletti? Mi ha detto che meritavamo di passare"

di Napoli Magazine

13/12/2017 - 15:19

“C’erano tanti dei miei che piangevano, ho detto ai ragazzi di alzare la testa e tornare al mondo che ci appartiene. Il bello di questa professione - ne parlo da pseudo allenatore e da ex giocatore - è che si vive anche di soddisfazione, il bello di aver messo in difficoltà una squadra come l’Inter con grande umiltà”. Si esprime così l’allenatore del Pordenone calcio Leonardo Colucci intervenuto oggi a Tutti convocati su Radio 24, aggiungendo: “Oggi un mio amico mi diceva che non capitava da 9 anni che l’Inter non siglasse un gol in Coppa Italia in casa. Poi c’è dell’altro, a un certo punto ieri nei tre cambi che ha fatto Mister Spalletti sono entrati 250 milioni di euro in campo, nei miei 3 cambi sono entrati 250mila delle vecchie lire. E’ lì che c’è poesia e romanticismo nello sport. Sono entrati tre giocatori al livello mondiale e i ragazzi sono stati bravi a portarla fino ai rigori, abbiamo avuto anche delle ripartenze. Il discorso di Lega Pro e Serie A è anche nella cilindrata che fa la differenza. Noi abbiamo avuto orgoglio, determinazione, ardore e  passione, sono ingredienti fondamentali, ingredienti che chiunque faccia sport deve avere sempre, indipendentemente dalla categoria, che sia Serie A o terza categoria.” conclude Colucci ai microfoni di Radio 24.

 

“Abbiamo preparato la partita sempre secondo i nostri principi. Se vai a San Siro contro l’Inter a fare le barricate, prendi dai cinque ai sette gol. Allora, senza snaturare il nostro pensiero, senza passare per presuntuosi, abbiamo palleggiato, giocato e, nei momenti di difficoltà, abbiamo cercato di recuperare palleggiando e non buttare la parla alla carlona. Poi è logico che quando c’e da buttare la palla, lo fai e ti organizzi, ma lo fanno le squadre mondiali e lo fa anche il Pordenone”. Commenta così la partita contro l’Inter l’allenatore del Pordenone calcio Leonardo Colucci intervenuto oggi a Tutti convocati su Radio 24, che prosegue: “L’obiettivo, e non è un segreto, era giocare con umiltà e fare una buona fase di non possesso. Lo dico sempre ai ragazzi, se ci difendiamo bene attacchiamo meglio. E’ stato quello. Cosa penso quando sento dire che l’Inter ha giocato con delle seconde linee? Eder e Gagliardini giocano in Nazionale, Skriniar anche, Ranocchia gioca da anni in Serie A. Sono giocatori forti, nell’Inter sono seconde linee, ma sarebbero titolari in altre squadre”. Colucci quindi aggiunge ai microfono di Radio 24: “Cosa mi ha detto Spalletti? Che meritavamo di passare, questo testimonia la lealtà di un grande allenatore e di un grande uomo, lo conosco da quando allenava Venezia e Udinese, avendoci giocato contro. Sono parole non di circostanza le sue.”