Calcio
RAI - Napoli-Lecce, Venerato: "Giua avrebbe dovuto confermare i dubbi del VAR e cambiare decisione"
10.02.2020 14:34 di Napoli Magazine

Ciro Venerato, giornalista ed esperto di mercato di RAI Sport, è intervenuto ai microfoni di CalcioNapoli24 Live: “Napoli-Lecce? C’è stato un concorso di colpa tra ciò che ha sbagliato il Napoli e ciò che ha fatto l’arbitro Giua: è stato un arbitraggio disastroso ed insufficienze, da tre in pagella non per l’errore marchiano bensì per la mancanza di umiltà, unita anche ad una certa fragilità mentale. Il VAR gli aveva detto di andare a rivedere l’episodio, lui ha ribadito la sicurezza perchè non voleva sbugiardarsi davanti al pubblico. Era riuscito a superarsi con l’ammonizione per una simulazione che fatico a vedere, avrebbe dovuto sbugiardarsi due volte. Il VAR aveva capito che c’era un problema, l’arbitro avrebbe dovuto confermare i dubbi del VAR e cambiare decisione. Il suo ego è smisurato rispetto al suo livello mediocre, anche se ho visto arbitri peggiori diventare anche internazionali. Io capisco che ci sia l’errore umano, non capisco perchè un arbitro prenda come solenne bocciatura il richiamo del VAR. Il rigore poi andava trasformato, certo, ma secondo me il Napoli avrebbe finito col vincere la partita: nei primi trenta minuti, se gli azzurri non avessero sbagliato le chance, il match sarebbe potuto finire anche 4-0. Se poi becchi quel gol, vai in paranoia: segna Milik, riesci a recuperare, allora quel rigore avrebbe sicuramente cambiato il match. Ci sono errori anche individuali gravi, il primo gol è frutto di un macro-errore della squadra: non vediamo solo l’anticipo di Lapadula, ma tutta l’azione. Non c’è pressione su Saponara e sulla punta, idem sul secondo gol: si è permesso al Lecce di palleggiare senza pressione e contrasto, il resto è conseguenza. Forse due gol su tre hanno la compartecipazione di Ospina, e la coppia di centrali è stata un azzardo: poteva essere confermato uno tra Manolas e Di Lorenzo, per permettere a Koulibaly un debutto meno difficile e non un centrale che rientrava da un infortunio. Il Napoli non eccelle sulle seconde palle, lascia spesso campo agli avversari e dà l’idea di essere una squadra fragile mentalmente: non appena c’è qualcosa di negativo, non riesce a rialzarsi e questa è stata la nota stonata di tutta la stagione. C’è però una differenza tra i ko con Fiorentina e Lecce: con i viola era un Napoli morto, ieri gli azzurri hanno dominato nella prima mezz’ora e hanno provato a riprendersi durante tutto il match. Le tre vittorie con Lazio, Juventus e Sampdoria non sono state cestinate dal ko di ieri: il Napoli ieri è stato vivo e non passivo, con tanta confusione ma vivo. C’è un dato evidente che non può essere casuale: il Napoli non ha un rigore a favore dall’andata con il Lecce, se leggiamo le moviole nazionali c’è l’80-90% di rigori non assegnati. Ieri è stato qualcosa di diverso, come con l’Atalanta: quando ci sono errori che si notano, e non si va al VAR, lì poi ti arrabbi. Sono errori di supponenza e presunzione, dà l’idea che il Napoli conti poco. Nel Palazzo è come se si fosse lasciato spazio a club meno ‘importanti’ del Napoli, che hanno più peso: tra Lotito e De Laurentiis non dico baggianate se il patron della Lazio conta di più. Ferlaino aveva l’umiltà di circondarsi di dirigenti abili anche nel sapersi muovere, ad esempio Allodi e Moggi, pur essendo capace di suo. Gli errori arbitrali ci saranno sempre, ma quando c’è il VAR e non si vanno a rivedere certi episodi, si finisce per snobbare il peso politico del club”.

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RAI - Napoli-Lecce, Venerato: "Giua avrebbe dovuto confermare i dubbi del VAR e cambiare decisione"

di Napoli Magazine

10/02/2020 - 14:34

Ciro Venerato, giornalista ed esperto di mercato di RAI Sport, è intervenuto ai microfoni di CalcioNapoli24 Live: “Napoli-Lecce? C’è stato un concorso di colpa tra ciò che ha sbagliato il Napoli e ciò che ha fatto l’arbitro Giua: è stato un arbitraggio disastroso ed insufficienze, da tre in pagella non per l’errore marchiano bensì per la mancanza di umiltà, unita anche ad una certa fragilità mentale. Il VAR gli aveva detto di andare a rivedere l’episodio, lui ha ribadito la sicurezza perchè non voleva sbugiardarsi davanti al pubblico. Era riuscito a superarsi con l’ammonizione per una simulazione che fatico a vedere, avrebbe dovuto sbugiardarsi due volte. Il VAR aveva capito che c’era un problema, l’arbitro avrebbe dovuto confermare i dubbi del VAR e cambiare decisione. Il suo ego è smisurato rispetto al suo livello mediocre, anche se ho visto arbitri peggiori diventare anche internazionali. Io capisco che ci sia l’errore umano, non capisco perchè un arbitro prenda come solenne bocciatura il richiamo del VAR. Il rigore poi andava trasformato, certo, ma secondo me il Napoli avrebbe finito col vincere la partita: nei primi trenta minuti, se gli azzurri non avessero sbagliato le chance, il match sarebbe potuto finire anche 4-0. Se poi becchi quel gol, vai in paranoia: segna Milik, riesci a recuperare, allora quel rigore avrebbe sicuramente cambiato il match. Ci sono errori anche individuali gravi, il primo gol è frutto di un macro-errore della squadra: non vediamo solo l’anticipo di Lapadula, ma tutta l’azione. Non c’è pressione su Saponara e sulla punta, idem sul secondo gol: si è permesso al Lecce di palleggiare senza pressione e contrasto, il resto è conseguenza. Forse due gol su tre hanno la compartecipazione di Ospina, e la coppia di centrali è stata un azzardo: poteva essere confermato uno tra Manolas e Di Lorenzo, per permettere a Koulibaly un debutto meno difficile e non un centrale che rientrava da un infortunio. Il Napoli non eccelle sulle seconde palle, lascia spesso campo agli avversari e dà l’idea di essere una squadra fragile mentalmente: non appena c’è qualcosa di negativo, non riesce a rialzarsi e questa è stata la nota stonata di tutta la stagione. C’è però una differenza tra i ko con Fiorentina e Lecce: con i viola era un Napoli morto, ieri gli azzurri hanno dominato nella prima mezz’ora e hanno provato a riprendersi durante tutto il match. Le tre vittorie con Lazio, Juventus e Sampdoria non sono state cestinate dal ko di ieri: il Napoli ieri è stato vivo e non passivo, con tanta confusione ma vivo. C’è un dato evidente che non può essere casuale: il Napoli non ha un rigore a favore dall’andata con il Lecce, se leggiamo le moviole nazionali c’è l’80-90% di rigori non assegnati. Ieri è stato qualcosa di diverso, come con l’Atalanta: quando ci sono errori che si notano, e non si va al VAR, lì poi ti arrabbi. Sono errori di supponenza e presunzione, dà l’idea che il Napoli conti poco. Nel Palazzo è come se si fosse lasciato spazio a club meno ‘importanti’ del Napoli, che hanno più peso: tra Lotito e De Laurentiis non dico baggianate se il patron della Lazio conta di più. Ferlaino aveva l’umiltà di circondarsi di dirigenti abili anche nel sapersi muovere, ad esempio Allodi e Moggi, pur essendo capace di suo. Gli errori arbitrali ci saranno sempre, ma quando c’è il VAR e non si vanno a rivedere certi episodi, si finisce per snobbare il peso politico del club”.