Calcio
REPUBBLICA - Corbo: "La concessione del Maradona per 50 anni è possibile, aumenterebbe anche il prezzo della società in caso di vendita"
03.12.2023 08:54 di Napoli Magazine

Antonio Corbo, giornalista, ha fatto il punto sulla questione stadio Maradona nel suo editoriale per La Repubblica: "Con la fantasia dell’uomo di cinema Aurelio De Laurentis sceglie i giorni per recuperare il centro della scena. Annuncia il contratto di Osimhen come “prossimo alla firma” e chiede al sindaco di turno di cedergli lo stadio, “se lo dà a me vedrete che sarà del Maradona”, dice di essere pronto a comprarlo. Non è una novità, durante la cena del 10 gennaio 2015 a Roma, presenti Andea Chiavelli per il Napoli e Attilio Auricchio per il Comune, il sindaco De Magistris appena rieletto ha ricevuto la prima offerta del presidente. Come sia finita è chiaro, se ancora se ne riparla con Manfredi. Ma i due annunci rientrano in una intelligente strategia. De Laurentiis attenua le tensioni prima di Napoli-Inter, richiama l’attenzione del bomber nigeriano sul suo possibile futuro nel Napoli. Lo stadio, poi. La trattativa si svolge tutta attraverso interviste. È ricominciata con una punta di malizia, “se il sindaco juventino mi dà lo stadio…”, ma la volontaria gaffe ha restituito a Manfredi quella del suo Cerimoniale. Anche a Kathmandu, la capitale del Nepal in una valle circondata dalle montagne dell’Himalaya, sanno che De Laurentiis e Spalletti sono in lite. Che rischiano di finire in causa dopo la fuga dell’allenatore “per troppo amore di Napoli”. Spalletti diventa ora cittadino onorario. Viene al porto il 6 dicembre per un premio a bordo della Msc. È stata quindi fissata per il 7 la data per la onorificenza. De Laurentiis potrebbe osservare che non ha vinto da solo lo scudetto, forse non l’ha presa bene. L’evento a Palazzo San Giacomo riapre vecchi conti e rimpianti, incrociando pure la febbre della vigilia di Juve-Napoli. La concessione dello stadio al club è possibile. Tra i molti vantaggi concreti eleva di colpo il prezzo della società in caso di vendita. Prima o poi, si sente dire, busserà alla porta un arabo. Per De Laurentiis sarebbe un triplo affare esibire l’atto di concessione per 50 anni. Da escludere i 90. Costruito nel 1959, provate a immaginare l’ex San Paolo oggi “Maradona” a 165 anni dall’inaugurazione. Meglio tornare sulla Terra. Che un grande club chieda in concessione lo stadio è giusto. Che pensi di piegarlo ad esigenze di business è plausibile. Ma non dipende dal sindaco. Decide il consiglio comunale che nel voto deve valutare il piano di fattibilità, in rapporto alle esigenze del quartiere e al piano regolatore. C’è infatti una deroga per la particella 42 (zona stadio) su produzioni immateriali. Esempio: Centro Rai o auditorium. Impossibile la vendita, possibile la concessione".

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REPUBBLICA - Corbo: "La concessione del Maradona per 50 anni è possibile, aumenterebbe anche il prezzo della società in caso di vendita"

di Napoli Magazine

03/12/2023 - 08:54

Antonio Corbo, giornalista, ha fatto il punto sulla questione stadio Maradona nel suo editoriale per La Repubblica: "Con la fantasia dell’uomo di cinema Aurelio De Laurentis sceglie i giorni per recuperare il centro della scena. Annuncia il contratto di Osimhen come “prossimo alla firma” e chiede al sindaco di turno di cedergli lo stadio, “se lo dà a me vedrete che sarà del Maradona”, dice di essere pronto a comprarlo. Non è una novità, durante la cena del 10 gennaio 2015 a Roma, presenti Andea Chiavelli per il Napoli e Attilio Auricchio per il Comune, il sindaco De Magistris appena rieletto ha ricevuto la prima offerta del presidente. Come sia finita è chiaro, se ancora se ne riparla con Manfredi. Ma i due annunci rientrano in una intelligente strategia. De Laurentiis attenua le tensioni prima di Napoli-Inter, richiama l’attenzione del bomber nigeriano sul suo possibile futuro nel Napoli. Lo stadio, poi. La trattativa si svolge tutta attraverso interviste. È ricominciata con una punta di malizia, “se il sindaco juventino mi dà lo stadio…”, ma la volontaria gaffe ha restituito a Manfredi quella del suo Cerimoniale. Anche a Kathmandu, la capitale del Nepal in una valle circondata dalle montagne dell’Himalaya, sanno che De Laurentiis e Spalletti sono in lite. Che rischiano di finire in causa dopo la fuga dell’allenatore “per troppo amore di Napoli”. Spalletti diventa ora cittadino onorario. Viene al porto il 6 dicembre per un premio a bordo della Msc. È stata quindi fissata per il 7 la data per la onorificenza. De Laurentiis potrebbe osservare che non ha vinto da solo lo scudetto, forse non l’ha presa bene. L’evento a Palazzo San Giacomo riapre vecchi conti e rimpianti, incrociando pure la febbre della vigilia di Juve-Napoli. La concessione dello stadio al club è possibile. Tra i molti vantaggi concreti eleva di colpo il prezzo della società in caso di vendita. Prima o poi, si sente dire, busserà alla porta un arabo. Per De Laurentiis sarebbe un triplo affare esibire l’atto di concessione per 50 anni. Da escludere i 90. Costruito nel 1959, provate a immaginare l’ex San Paolo oggi “Maradona” a 165 anni dall’inaugurazione. Meglio tornare sulla Terra. Che un grande club chieda in concessione lo stadio è giusto. Che pensi di piegarlo ad esigenze di business è plausibile. Ma non dipende dal sindaco. Decide il consiglio comunale che nel voto deve valutare il piano di fattibilità, in rapporto alle esigenze del quartiere e al piano regolatore. C’è infatti una deroga per la particella 42 (zona stadio) su produzioni immateriali. Esempio: Centro Rai o auditorium. Impossibile la vendita, possibile la concessione".