Calcio
SALERNITANA - L'ex presidente Aliberti: "A Iervolino sarebbe servito un uomo alla Giuntoli o alla Sartori"
05.03.2024 14:54 di Napoli Magazine
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In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di 'Punto Nuovo Sport', è intervenuto Aniello Aliberti, ex presidente della Salernitana: "Dispiace vedere la Salernitana in questa posizione, in un campionato così scarso basterebbe poco per salvarsi. La matematica non condanna ancora i granata, la salvezza resta abbordabile con qualche vittoria in fila. La tifoseria come sempre si sta rivelando calda, appassionata e fedele in qualsiasi contesto. Non mi meraviglio di vedere gli ultras al fianco della squadra, ovunque in Italia. Caso Dia? Dovrebbe essere di insegnamento per i prossimi anni. Quando un calciatore fa bene e avanza subito delle richieste a voler andar via, vanno ceduti subito. Altrimenti generi malcontento, nello spogliatoio si piazza una bomba ad orologeria e prima o poi scoppia. Ormai nessuno di questi ragazzi ha attaccamento alla maglia, pensano solo ai soldi e al loro tornaconto personale. Quindi vengono meno le motivazioni, Dia e gli altri scontenti dovevano andare via subito. A Iervolino addebito una sola colpa, ma parlo da tifoso: nell'organico societario c'era bisogno di un uomo di calcio, che forse non c'è mai stato. Il dottor Milan è un ottimo gestore delle finanze, serviva un alter ego in chiave sportiva. A Iervolino sarebbe servito un uomo alla Giuntoli, alla Sartori, uno capace di dare buoni consigli e progettare davvero una squadra in estate. Quando cambi tanti allenatori significa che ti sei incartato e vai in confusione, non diventa più una questione di panchina, ma di un organico che evidentemente che non risponde più agli stimoli".

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SALERNITANA - L'ex presidente Aliberti: "A Iervolino sarebbe servito un uomo alla Giuntoli o alla Sartori"

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05/03/2024 - 14:54

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di 'Punto Nuovo Sport', è intervenuto Aniello Aliberti, ex presidente della Salernitana: "Dispiace vedere la Salernitana in questa posizione, in un campionato così scarso basterebbe poco per salvarsi. La matematica non condanna ancora i granata, la salvezza resta abbordabile con qualche vittoria in fila. La tifoseria come sempre si sta rivelando calda, appassionata e fedele in qualsiasi contesto. Non mi meraviglio di vedere gli ultras al fianco della squadra, ovunque in Italia. Caso Dia? Dovrebbe essere di insegnamento per i prossimi anni. Quando un calciatore fa bene e avanza subito delle richieste a voler andar via, vanno ceduti subito. Altrimenti generi malcontento, nello spogliatoio si piazza una bomba ad orologeria e prima o poi scoppia. Ormai nessuno di questi ragazzi ha attaccamento alla maglia, pensano solo ai soldi e al loro tornaconto personale. Quindi vengono meno le motivazioni, Dia e gli altri scontenti dovevano andare via subito. A Iervolino addebito una sola colpa, ma parlo da tifoso: nell'organico societario c'era bisogno di un uomo di calcio, che forse non c'è mai stato. Il dottor Milan è un ottimo gestore delle finanze, serviva un alter ego in chiave sportiva. A Iervolino sarebbe servito un uomo alla Giuntoli, alla Sartori, uno capace di dare buoni consigli e progettare davvero una squadra in estate. Quando cambi tanti allenatori significa che ti sei incartato e vai in confusione, non diventa più una questione di panchina, ma di un organico che evidentemente che non risponde più agli stimoli".