Fabio Liverani, allenatore della Salernitana, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta per 4-2 nella sfida salvezza col Cagliari: "Difficile da accettare perché era uno scontro diretto e avevamo lavorato durante la settimana per togliere la profondità, abbiamo preso il primo gol su questo, è la percezione del pericolo che è mancata, sotto 2-0 era una batosta ma alla squadra ho detto che potevamo recuperarla. Abbiamo concesso gol troppo semplici e questo mi dispiace anche se la squadra ha reagito tornando in partita, sul 3-2 l'inerzia si era spostata ma abbiamo regalato la quasi totalità dei gol e questo è il dispiacere più grande. Come valuto la prova di oggi? La squadra gioca, oggi ha fatto la sua partita senza perdere palla, chi non la vede pensa a una debacle ma siamo rimasti in partita. Queste sono gare che si vincono per episodi e abbiamo concesso troppo per essere uno scontro diretto, questo è il rammarico maggiore. Cosa penso della contestazione? Io credo che dobbiamo accettare proteste civili e pacifiche come quelle dei nostri tifosi, dobbiamo lavorare per finire la stagione con dignità. Il tifoso fa i chilometri e tifa per novanta minuti, dobbiamo prenderci tutto come gli applausi quando si vince. Salvezza ancora possibile? Ai tifosi posso dire solo che si lavora con professionalità e dignità, le percentuali non le so. Bisogna essere realisti, lavorare in silenzio, subire quello che c'è da subire giocando le partite come abbiamo fatto oggi cercando di non fare regali. Tutti ci credono quanto me? Se analizzo la partita la squadra ha fatto una ottima partita, poi è chiaro che gli episodi spostano. Abbiamo cercato di giocare a calcio, ma se devi scalare sempre una montagna abbiamo delle difficoltà, su questo siamo molto fragili. Dimissioni? Io penserei alle dimissioni se la squadra non giocasse e non mi seguisse, non credo sia una domanda pertinente per me. La società farà le sue valutazioni, ma non credo che questo sia il problema della Salernitana".
di Napoli Magazine
09/03/2024 - 17:53
Fabio Liverani, allenatore della Salernitana, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta per 4-2 nella sfida salvezza col Cagliari: "Difficile da accettare perché era uno scontro diretto e avevamo lavorato durante la settimana per togliere la profondità, abbiamo preso il primo gol su questo, è la percezione del pericolo che è mancata, sotto 2-0 era una batosta ma alla squadra ho detto che potevamo recuperarla. Abbiamo concesso gol troppo semplici e questo mi dispiace anche se la squadra ha reagito tornando in partita, sul 3-2 l'inerzia si era spostata ma abbiamo regalato la quasi totalità dei gol e questo è il dispiacere più grande. Come valuto la prova di oggi? La squadra gioca, oggi ha fatto la sua partita senza perdere palla, chi non la vede pensa a una debacle ma siamo rimasti in partita. Queste sono gare che si vincono per episodi e abbiamo concesso troppo per essere uno scontro diretto, questo è il rammarico maggiore. Cosa penso della contestazione? Io credo che dobbiamo accettare proteste civili e pacifiche come quelle dei nostri tifosi, dobbiamo lavorare per finire la stagione con dignità. Il tifoso fa i chilometri e tifa per novanta minuti, dobbiamo prenderci tutto come gli applausi quando si vince. Salvezza ancora possibile? Ai tifosi posso dire solo che si lavora con professionalità e dignità, le percentuali non le so. Bisogna essere realisti, lavorare in silenzio, subire quello che c'è da subire giocando le partite come abbiamo fatto oggi cercando di non fare regali. Tutti ci credono quanto me? Se analizzo la partita la squadra ha fatto una ottima partita, poi è chiaro che gli episodi spostano. Abbiamo cercato di giocare a calcio, ma se devi scalare sempre una montagna abbiamo delle difficoltà, su questo siamo molto fragili. Dimissioni? Io penserei alle dimissioni se la squadra non giocasse e non mi seguisse, non credo sia una domanda pertinente per me. La società farà le sue valutazioni, ma non credo che questo sia il problema della Salernitana".