Calcio
SASSUOLO - Carnevali: "Potevo cambiare club, ma Squinzi stava male, non sarebbe stato giusto"
22.05.2025 22:10 di Napoli Magazine

Giovanni Carnevali, a.d. del Sassuolo, ha parlato ai microfoni di Radio Serie A: "Ho conosciuto la famiglia Squinzi ancor prima di arrivare a Sassuolo. Mi ritengo fortunato perché ho trovato una famiglia eccezionale, ho avuto la fortuna di conoscere e di lavorare con il dottor Squinzi, con la moglie, la dottoressa Spazzoli e poi dopo di avere continuità con i figli. Credo che avere una proprietà come la loro sia determinante, non soltanto per l'aspetto del sostegno economico, ma soprattutto perché credo che una società funzioni solo se c'è una proprietà forte, che ti dà delle linee guida, che sa che cosa si vuole fare ed è lungimirante, e non manca nulla di tutto questo alla famiglia Squinzi. C'è stata l'opportunità di cambiare club, ma è capitato in un momento in cui il Dottor Squinzi non stava bene, per cui non mi sono assolutamente sentito di poter fare delle scelte in un momento in cui credo fosse giusto rimanere accanto a loro, anche perché penso che nella vita ci debba essere anche un po' di riconoscenza. Il Dottor Squinzi è un grande appassionato di sport, un grande tifoso e intenditore e da grande intenditore quale era riusciva subito a capire quale poteva essere il mix giusto tra parte sportiva, parte azienda e sebbene avessi già avuto un percorso nel calcio, con lui ho iniziato questa nuova sfida di poter portare una società come il Sassuolo Calcio a restare in Serie A per 11 anni, e credo che questo debba essere considerato un qualcosa di straordinario".

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SASSUOLO - Carnevali: "Potevo cambiare club, ma Squinzi stava male, non sarebbe stato giusto"

di Napoli Magazine

22/05/2025 - 22:10

Giovanni Carnevali, a.d. del Sassuolo, ha parlato ai microfoni di Radio Serie A: "Ho conosciuto la famiglia Squinzi ancor prima di arrivare a Sassuolo. Mi ritengo fortunato perché ho trovato una famiglia eccezionale, ho avuto la fortuna di conoscere e di lavorare con il dottor Squinzi, con la moglie, la dottoressa Spazzoli e poi dopo di avere continuità con i figli. Credo che avere una proprietà come la loro sia determinante, non soltanto per l'aspetto del sostegno economico, ma soprattutto perché credo che una società funzioni solo se c'è una proprietà forte, che ti dà delle linee guida, che sa che cosa si vuole fare ed è lungimirante, e non manca nulla di tutto questo alla famiglia Squinzi. C'è stata l'opportunità di cambiare club, ma è capitato in un momento in cui il Dottor Squinzi non stava bene, per cui non mi sono assolutamente sentito di poter fare delle scelte in un momento in cui credo fosse giusto rimanere accanto a loro, anche perché penso che nella vita ci debba essere anche un po' di riconoscenza. Il Dottor Squinzi è un grande appassionato di sport, un grande tifoso e intenditore e da grande intenditore quale era riusciva subito a capire quale poteva essere il mix giusto tra parte sportiva, parte azienda e sebbene avessi già avuto un percorso nel calcio, con lui ho iniziato questa nuova sfida di poter portare una società come il Sassuolo Calcio a restare in Serie A per 11 anni, e credo che questo debba essere considerato un qualcosa di straordinario".