Calcio
TORINO - L'ex presidente Romero: "Giuntoli un genio del calcio, perdere lui e Spalletti è stata dura"
02.01.2024 15:04 di Napoli Magazine

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di 'Punto Nuovo Sport', è intervenuto Attilio Romero, ex presidente del Torino: "Il Napoli è in declino e mi ha colpito davvero tanto. Le grandi imprese sono difficilmente ripetibili, ma non pensavo che gli azzurri scivolassero così dietro e in così poco tempo. C'è tutto il 2024 per riprendersi, anche se contro il Torino non sarà una gara semplice. Mancheranno Osimhen, Anguissa e Meret, ma non sarei catastrofista. Anzi: se fossi un tifoso del Napoli, guarderei ancora con ottimismo a questa stagione. Le prime posizioni sono ancora raggiungibili, anche se la lotta Scudetto è ormai andata. Le parole di De Laurentiis? Ci si stupisce sempre dei suoi atteggiamenti di umilità... Però è stato un modus operandi intelligente, perché così ha protetto l'allenatore e la squadra, che sono di per loro in difficoltà. Il Torino? Ormai è chiusa nel suo vorrei ma non posso, tra il dodicesimo ed il nono posto in classifica. La posizione è quella, nonostante gli acquisti arrivati nel corso dell'ultimo mercato. Sono amico di Nista, ex preparatore dei portieri al Napoli. Mi aveva presentato Giuntoli e lo avevo trovato un vero e proprio genio del proprio lavoro. Perdere in un colpo solo Giuntoli e Spalletti è stato un colpo durissimo. È come se il Brasile del '58 avesse perso sia Pelé che Garrincha. Juric allenatore del Napoli? Non saprei se consigliarlo o meno a De Laurentiis. Non mi sembra uno con le caratteristiche giuste, ma non me la sento di dare suggerimenti".

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TORINO - L'ex presidente Romero: "Giuntoli un genio del calcio, perdere lui e Spalletti è stata dura"

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02/01/2024 - 15:04

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di 'Punto Nuovo Sport', è intervenuto Attilio Romero, ex presidente del Torino: "Il Napoli è in declino e mi ha colpito davvero tanto. Le grandi imprese sono difficilmente ripetibili, ma non pensavo che gli azzurri scivolassero così dietro e in così poco tempo. C'è tutto il 2024 per riprendersi, anche se contro il Torino non sarà una gara semplice. Mancheranno Osimhen, Anguissa e Meret, ma non sarei catastrofista. Anzi: se fossi un tifoso del Napoli, guarderei ancora con ottimismo a questa stagione. Le prime posizioni sono ancora raggiungibili, anche se la lotta Scudetto è ormai andata. Le parole di De Laurentiis? Ci si stupisce sempre dei suoi atteggiamenti di umilità... Però è stato un modus operandi intelligente, perché così ha protetto l'allenatore e la squadra, che sono di per loro in difficoltà. Il Torino? Ormai è chiusa nel suo vorrei ma non posso, tra il dodicesimo ed il nono posto in classifica. La posizione è quella, nonostante gli acquisti arrivati nel corso dell'ultimo mercato. Sono amico di Nista, ex preparatore dei portieri al Napoli. Mi aveva presentato Giuntoli e lo avevo trovato un vero e proprio genio del proprio lavoro. Perdere in un colpo solo Giuntoli e Spalletti è stato un colpo durissimo. È come se il Brasile del '58 avesse perso sia Pelé che Garrincha. Juric allenatore del Napoli? Non saprei se consigliarlo o meno a De Laurentiis. Non mi sembra uno con le caratteristiche giuste, ma non me la sento di dare suggerimenti".