Gianluca Petrachi, d.s. del Torino, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport prima della sfida contro il Sassuolo: "Ho raccontato ai ragazzi le mie verità. Quando arrivai al Torino da calciatore, inizialmente non avevo capito cosa significasse questa maglia; l'ho compreso appieno solo anni dopo, da direttore sportivo. Ho cercato di trasferire alla squadra il concetto che la maglia granata ha un valore mistico, che va oltre il semplice calcio. Ai tifosi del Toro puoi perdonare un errore tecnico, ma non la mancanza di impegno o di abnegazione: voglio un gruppo coeso che dia tutto fino all'ultima goccia di sudore. Cagliari-Pisa? Direi un buon pareggio per noi. Da spettatore esterno avevo percepito qualche squilibrio tra ciò che si voleva fare e ciò che si stava effettivamente realizzando; il cambio di modulo ne è stata la testimonianza lampante. Ora la squadra ha trovato la propria identità con il 3-5-2, un sistema voluto dall'allenatore. Il mio compito ora è lavorare su questa base, cercando di apportare piccole modifiche e fare meno danni possibile. "In difesa interverremo sicuramente, anche a fronte delle assenze per la Coppa d'Africa. Marianucci? È un profilo molto interessante, un giovane che sta facendo benissimo. piacerebbe che chi arriva restasse a lungo, perché è solo così che si può instaurare quel rapporto di appartenenza fondamentale per il Torino".
di Napoli Magazine
21/12/2025 - 15:23
Gianluca Petrachi, d.s. del Torino, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport prima della sfida contro il Sassuolo: "Ho raccontato ai ragazzi le mie verità. Quando arrivai al Torino da calciatore, inizialmente non avevo capito cosa significasse questa maglia; l'ho compreso appieno solo anni dopo, da direttore sportivo. Ho cercato di trasferire alla squadra il concetto che la maglia granata ha un valore mistico, che va oltre il semplice calcio. Ai tifosi del Toro puoi perdonare un errore tecnico, ma non la mancanza di impegno o di abnegazione: voglio un gruppo coeso che dia tutto fino all'ultima goccia di sudore. Cagliari-Pisa? Direi un buon pareggio per noi. Da spettatore esterno avevo percepito qualche squilibrio tra ciò che si voleva fare e ciò che si stava effettivamente realizzando; il cambio di modulo ne è stata la testimonianza lampante. Ora la squadra ha trovato la propria identità con il 3-5-2, un sistema voluto dall'allenatore. Il mio compito ora è lavorare su questa base, cercando di apportare piccole modifiche e fare meno danni possibile. "In difesa interverremo sicuramente, anche a fronte delle assenze per la Coppa d'Africa. Marianucci? È un profilo molto interessante, un giovane che sta facendo benissimo. piacerebbe che chi arriva restasse a lungo, perché è solo così che si può instaurare quel rapporto di appartenenza fondamentale per il Torino".