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UDINESE - Deulofeu: "Ritorno in campo? Il mio è un miracolo e ci proverò fino all’ultimo"
26.09.2025 21:43 di Napoli Magazine
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Gerard Deulofeu, attaccante dell'Udinese, torna a parlare del suo infortunio ai microfoni di Flashscore: “Sarà molto difficile, ma voglio fare la storia. Penso di poter essere il giocatore che è stato indisponibile per più tempo e che è riuscito a tornare in campo. Sarebbe un record magnifico e bellissimo per me. E voglio farlo per la mia famiglia e per i miei figli. Sono nati sapendo che sono un calciatore e ora che sono un po’ più grandi mi chiedono di tornare, e questo mi spezza il cuore. Bisogna guarire nella zona della cartilagine, perché senza di essa, con l’urto osso contro osso, sarebbe impossibile tornare a giocare. Ma tutta la cartilagine sta meglio e ora dobbiamo pulire l’area e mettere massa muscolare affinché io possa sentirmi meglio e allenarmi mattina e sera. Prima mi allenavo un giorno e dovevo fermarmi per altri due. Ora il ginocchio sta reagendo bene e, anche se vedo molto lontano il ritorno, questo è un buon indicatore. E' più di una lesione, è qualcosa di più vicino a un’invalidità permanente, ad avere una protesi nel ginocchio. Ci sono giorni e giorni, e devi avere molta pazienza, stare a casa con la tua famiglia per bilanciare la tua mente emotivamente. Non riesco a contare il numero di volte in cui ho pensato di smettere… ma ho anche un’équipe alle spalle, esperti di psiconeuroimmunologia su cui faccio affidamento. Sarà molto difficile per me arrendermi o gettare la spugna. Il mio è un miracolo e ci proverò fino all’ultimo“. 

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UDINESE - Deulofeu: "Ritorno in campo? Il mio è un miracolo e ci proverò fino all’ultimo"

di Napoli Magazine

26/09/2025 - 21:43

Gerard Deulofeu, attaccante dell'Udinese, torna a parlare del suo infortunio ai microfoni di Flashscore: “Sarà molto difficile, ma voglio fare la storia. Penso di poter essere il giocatore che è stato indisponibile per più tempo e che è riuscito a tornare in campo. Sarebbe un record magnifico e bellissimo per me. E voglio farlo per la mia famiglia e per i miei figli. Sono nati sapendo che sono un calciatore e ora che sono un po’ più grandi mi chiedono di tornare, e questo mi spezza il cuore. Bisogna guarire nella zona della cartilagine, perché senza di essa, con l’urto osso contro osso, sarebbe impossibile tornare a giocare. Ma tutta la cartilagine sta meglio e ora dobbiamo pulire l’area e mettere massa muscolare affinché io possa sentirmi meglio e allenarmi mattina e sera. Prima mi allenavo un giorno e dovevo fermarmi per altri due. Ora il ginocchio sta reagendo bene e, anche se vedo molto lontano il ritorno, questo è un buon indicatore. E' più di una lesione, è qualcosa di più vicino a un’invalidità permanente, ad avere una protesi nel ginocchio. Ci sono giorni e giorni, e devi avere molta pazienza, stare a casa con la tua famiglia per bilanciare la tua mente emotivamente. Non riesco a contare il numero di volte in cui ho pensato di smettere… ma ho anche un’équipe alle spalle, esperti di psiconeuroimmunologia su cui faccio affidamento. Sarà molto difficile per me arrendermi o gettare la spugna. Il mio è un miracolo e ci proverò fino all’ultimo“.