"Le contestazioni sono corrette e giuste, I tifosi erano venuti qui con grande entusiasmo per darci una mano ma abbiamo fatto una prestazione scadente dal punto di vista tecnico. Diventa ora una salita dura da recuperare. Siamo in uno stato mentale molto particolare. Abbiamo la capacita' di distruggere in un attimo tutto quello che prepariamo. Le immagini sono chiare, gli errori si pagano ma la responsabilita' e' mia. In questo momento non stiamo dimostrando di essere una squadra che merita di restare in questa categoria". Cosi' Paolo Zanetti, tecnico del Venezia, dopo la sconfitta contro la Sampdoria. "L'espulsione? In campo bisogna fare e parlare di meno. L'arbitro ci aveva avvisato. Il campionato non finisce certo oggi e mi sono arrabbiato per dare un segnare al giocatore. Ma e' finita li'. Poi negli spogliatoi ci sono altri discorsi da fare", ha proseguito a Sky. "Oggi bisognava fare di tutto per vincere questa partita, In questo momento siamo poco incisivi al di la' di quanti attaccanti metti in campo. Il nostro problema e' mentale, non dormo la notte per cercare di spingere questi ragazzi. Continuiamo a cercare di preparare le partita con carica e rabbia. Poi arriva il fattore che ci massacra che e' la paura. Quando giochiamo con la pautra non abbiamo l'esperienza per gestirla!", ha sottolineato ancora Zanetti. "E' arrivato il momento di alzare il livello altrmenti tra un paio di mesi non saremo piu' qui e con lo stadio pieno come oggi. Dobbiamo preparare un'altra impresa piena di difficolta'. Ma adesso i valori devono uscire. La nostra fragilita' ci mette di fronte a difficolta' che dobbiamo migliorare", ha concluso.