Calcio
VERONA - Juric: "Il calcio è passione, la Superlega un business, futuro? Qui fatte cose bellissime, speriamo di terminare bene"
19.04.2021 18:42 di Napoli Magazine
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Ivan Juric, allenatore dell'Hellas Verona, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di campionato contro la Sampdoria. Il tecnico ha parlato anche del futuro e della Superlega: "Il calcio non è come gli altri sport, non è come l'NBA. Si tratta di cultura, amore e passione. Così va verso il business, puntando verso tifosi di altri paesi, dove questa cultura del tifo non è radicata. Sarebbe un peccato, dopo il Covid si sono persi dei soldi che magari queste squadre cercano di recuperare".

 

Sul futuro: "Essere sereno è la mia morte (ride, ndr). Oggi leggevo un'analisi molto bella, interessante: secondo me in questi due anni si sono fatte le cose perché sono nervoso, maleducato, mi scontro. Se divento bello, sereno, nella confort zone, si guadagna bene e si vive bene a Verona, perdo le mie caratteristiche. Tutto gira intorno a quello, questo bisogno di crescere, di mettersi in dubbio e di migliorare. Questa è la mia idea. In questi due anni tra litigi e scontri, si sono realizzate cose bellissime. Speriamo di terminare bene".

 

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VERONA - Juric: "Il calcio è passione, la Superlega un business, futuro? Qui fatte cose bellissime, speriamo di terminare bene"

di Napoli Magazine

19/04/2021 - 18:42

Ivan Juric, allenatore dell'Hellas Verona, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di campionato contro la Sampdoria. Il tecnico ha parlato anche del futuro e della Superlega: "Il calcio non è come gli altri sport, non è come l'NBA. Si tratta di cultura, amore e passione. Così va verso il business, puntando verso tifosi di altri paesi, dove questa cultura del tifo non è radicata. Sarebbe un peccato, dopo il Covid si sono persi dei soldi che magari queste squadre cercano di recuperare".

 

Sul futuro: "Essere sereno è la mia morte (ride, ndr). Oggi leggevo un'analisi molto bella, interessante: secondo me in questi due anni si sono fatte le cose perché sono nervoso, maleducato, mi scontro. Se divento bello, sereno, nella confort zone, si guadagna bene e si vive bene a Verona, perdo le mie caratteristiche. Tutto gira intorno a quello, questo bisogno di crescere, di mettersi in dubbio e di migliorare. Questa è la mia idea. In questi due anni tra litigi e scontri, si sono realizzate cose bellissime. Speriamo di terminare bene".