Verona - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Igor Tudor, rilasciate nell'antivigilia di Empoli - Hellas Verona, match valido per la 30a giornata della Serie A TIM 2021/22, e in programma domenica 20 marzo (ore 15), allo stadio 'Castellani' di Empoli.
Che sfida ci aspetta? "Sarà una gara particolare, per via dei molti assenti tra infortuni e squalifiche. Una situazione, di emergenza, che va accettata. E' una gara che va preparata senza alibi e, anzi, dando anche qualcosa in più. Alleno una squadra forte, e una squadra forte deve avere questo modo di ragionare: esaltarsi nelle difficoltà. L'Empoli è un avversario con un'identità ben precisa, sappiamo che sarà una partita difficile perché giochiamo contro una squadra che non si snatura sulla base dell'avversario".
Come sta la squadra? "Questo momento, in cui abbiamo tanti giocatori indisponibili, va vissuto - da chi finora ha avuto meno spazio - come una bellissima opportunità. Penso ad esempio a Hongla, al quale sono felice di poter dare minutaggio a Empoli. Non anticipo le mie scelte, andrà tutto valutato fino all'ultimo e lo vedrete direttamente domenica. Retsos? Non è ancora a disposizione, contiamo di averlo per la gara successiva contro il Genoa".
Il mio rapporto col Presidente Setti e il Direttore Sportivo D'Amico? "Ho un rapporto buono e professionale con entrambi, i ruoli sono ben definiti, ma l'avevo capito appena sono arrivato. Al Verona tutto è come dovrebbe essere: è molto chiaro chi prende le decisioni e le società che funzionano lavorano così".
Un commento sulle parole di Spalletti dopo i cori di domenica scorsa? "La società ha già preso posizione. A Verona io sono uno straniero: mi sento di dire che la gente di Verona è tutto tranne che razzista, è l'osservazione che posso fare io".
di Napoli Magazine
18/03/2022 - 16:55
Verona - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Igor Tudor, rilasciate nell'antivigilia di Empoli - Hellas Verona, match valido per la 30a giornata della Serie A TIM 2021/22, e in programma domenica 20 marzo (ore 15), allo stadio 'Castellani' di Empoli.
Che sfida ci aspetta? "Sarà una gara particolare, per via dei molti assenti tra infortuni e squalifiche. Una situazione, di emergenza, che va accettata. E' una gara che va preparata senza alibi e, anzi, dando anche qualcosa in più. Alleno una squadra forte, e una squadra forte deve avere questo modo di ragionare: esaltarsi nelle difficoltà. L'Empoli è un avversario con un'identità ben precisa, sappiamo che sarà una partita difficile perché giochiamo contro una squadra che non si snatura sulla base dell'avversario".
Come sta la squadra? "Questo momento, in cui abbiamo tanti giocatori indisponibili, va vissuto - da chi finora ha avuto meno spazio - come una bellissima opportunità. Penso ad esempio a Hongla, al quale sono felice di poter dare minutaggio a Empoli. Non anticipo le mie scelte, andrà tutto valutato fino all'ultimo e lo vedrete direttamente domenica. Retsos? Non è ancora a disposizione, contiamo di averlo per la gara successiva contro il Genoa".
Il mio rapporto col Presidente Setti e il Direttore Sportivo D'Amico? "Ho un rapporto buono e professionale con entrambi, i ruoli sono ben definiti, ma l'avevo capito appena sono arrivato. Al Verona tutto è come dovrebbe essere: è molto chiaro chi prende le decisioni e le società che funzionano lavorano così".
Un commento sulle parole di Spalletti dopo i cori di domenica scorsa? "La società ha già preso posizione. A Verona io sono uno straniero: mi sento di dire che la gente di Verona è tutto tranne che razzista, è l'osservazione che posso fare io".