«La musica non redime, ma accende. Accende pensieri, possibilità, speranze. In carcere portiamo parole che fanno rumore dentro, per provare a cambiare il fuori». Nelle parole di Luca Caiazzo, in arte Lucariello, è riassunto lo scopo profondo dei laboratori di musica rap che l’associazione CCO - Crisi Come Opportunità - di cui il rapper è socio e coordinatore per la regione Campania - organizza nelle carceri minorili italiane.
Il 20 giugno dalle 21:30, a Palazzo Reale – Cortile delle Carrozze (Napoli), Giovanna Sannino e Gaetano Migliaccio - entrambi attori del cast di Mare Fuori - presenteranno la serata conclusiva dei laboratori degli IPM di Nisida e Airola, un concerto a coronamento di un altro anno di appuntamenti a cura di formatori e artisti professionisti che - due volte a settimana, per 12 mesi all’anno - guidano i minori detenuti nella scrittura e nella registrazione di musica rap, nella messa in scena di spettacoli teatrali e nelle sceneggiature di cortometraggi d’autore.
Portami là fuori è prima di tutto il racconto di un approccio, che scaturisce in un progetto, narrato con un concerto che vedrà coinvolti artisti dentro e fuori le sbarre in una serata dedicata alla musica, alle parole e alle storie da raccontare. La forza riabilitativa della musica come arma di riscatto sociale per i giovani in situazione di temporanea difficoltà è uno dei temi trattati dalla serie TV Mare Fuori, che racconta le storie di adolescenti detenuti in un istituto penale minorile di Napoli. Questa la premessa alla base del legame tra il Campania Teatro Festival e il Presidio Culturale Permanente, il progetto di CCO - Crisi Come Opportunità che vuole ridare speranza a ragazze e ragazzi che pensano di non averne più.
Protagonisti della performance alcuni dei ragazzi (le cui identità sono protette dalla privacy, ndr), residenti nei due istituti minorili, che canteranno pezzi rap inediti elaborati durante la loro permanenza in carcere, insieme a Carbonio, artista dal Centro Diurno Polifunzionale di Santa Maria Capua Vetere e Fandy, giovane rapper dalla comunità Kayrós in provincia di Milano.
Al loro fianco, tra featuring e singoli, gli artisti della scena napoletana Oyoshe e Shada San, e Lucariello e Federico di Napoli, i rapper professionisti che gestiscono i laboratori negli IPM di Nisida e Airola, «La musica unisce. Sono felice di insegnare, ma anche di imparare, che la musica può essere un ponte verso il cambiamento» commenta Federico, impegnato nell’Istituto di Nisida. «Sono orgoglioso di poter aiutare qualcuno (e anche me stesso) a trovare un modo nuovo per raccontarsi, immaginarsi ed emozionarsi».
CCO – Crisi Come Opportunità
Aiutare i giovani ad immaginare un futuro diverso da quello a cui pensano di essere destinati: questo lo scopo di CCO - Crisi Come Opportunità -, una realtà che da oltre dieci anni realizza documentari, pubblicazioni, video testimonianze, spettacoli teatrali, campagne di sensibilizzazione e progetti formativi lavorando nelle periferie, nelle carceri minorili e nelle scuole del nostro Paese, trattando tematiche legate alla cittadinanza attiva, alla questione di genere e alla lotta alle mafie.
Il Presidio Culturale Permanente negli Istituti Penali per Minorenni è un progetto di CCO nato da un’idea di Luca Caiazzo - in arte Lucariello, rapper e socio dell’Associazione -, che organizza, per i ragazzi detenuti in Istituti e Comunità Minorili italiani, incontri settimanali con artisti e formatori qualificati, guidando laboratori di scrittura e registrazione di musica rap. Nelle proposte del Presidio, anche nella messa in scena di spettacoli teatrali, cortometraggi d’autore e scrittura creativa.
Un PRESIDIO nato per stimolare e supportare giovani in momentanea difficoltà; CULTURALE, perché sfrutta le enormi potenzialità dell’arte, della musica, del teatro e della cultura per concentrare le energie dei giovani nella costruzione di un significato concreto di realizzazione; PERMANENTE, non momentaneo o sporadico, perché solo il lavoro costante e tangibile può allontanare dal senso di abbandono.
Il progetto è attualmente attivo in diverse realtà sul territorio italiano: IPM Ferrante Aporti (TO), l’IPM Casal del Marmo (RO), l’IPM di Airola (BN), l’IPM Quartucciu (CA), l’IPM Paternostro (CZ), l’IPM di Acireale (CT), la Cooperativa Sociale Prospettiva (CT) e nel Centro Diurno Polifunzionale di S. Maria Capua Vetere (CE).
Il progetto a livello nazionale è sostenuto da: Fondazione Alta Mane Italia, Fondazione San Zeno, Fondazione CON IL SUD, IP - Gruppo api, Studio TISS, Ministero della Giustizia.
di Napoli Magazine
16/06/2025 - 14:30
«La musica non redime, ma accende. Accende pensieri, possibilità, speranze. In carcere portiamo parole che fanno rumore dentro, per provare a cambiare il fuori». Nelle parole di Luca Caiazzo, in arte Lucariello, è riassunto lo scopo profondo dei laboratori di musica rap che l’associazione CCO - Crisi Come Opportunità - di cui il rapper è socio e coordinatore per la regione Campania - organizza nelle carceri minorili italiane.
Il 20 giugno dalle 21:30, a Palazzo Reale – Cortile delle Carrozze (Napoli), Giovanna Sannino e Gaetano Migliaccio - entrambi attori del cast di Mare Fuori - presenteranno la serata conclusiva dei laboratori degli IPM di Nisida e Airola, un concerto a coronamento di un altro anno di appuntamenti a cura di formatori e artisti professionisti che - due volte a settimana, per 12 mesi all’anno - guidano i minori detenuti nella scrittura e nella registrazione di musica rap, nella messa in scena di spettacoli teatrali e nelle sceneggiature di cortometraggi d’autore.
Portami là fuori è prima di tutto il racconto di un approccio, che scaturisce in un progetto, narrato con un concerto che vedrà coinvolti artisti dentro e fuori le sbarre in una serata dedicata alla musica, alle parole e alle storie da raccontare. La forza riabilitativa della musica come arma di riscatto sociale per i giovani in situazione di temporanea difficoltà è uno dei temi trattati dalla serie TV Mare Fuori, che racconta le storie di adolescenti detenuti in un istituto penale minorile di Napoli. Questa la premessa alla base del legame tra il Campania Teatro Festival e il Presidio Culturale Permanente, il progetto di CCO - Crisi Come Opportunità che vuole ridare speranza a ragazze e ragazzi che pensano di non averne più.
Protagonisti della performance alcuni dei ragazzi (le cui identità sono protette dalla privacy, ndr), residenti nei due istituti minorili, che canteranno pezzi rap inediti elaborati durante la loro permanenza in carcere, insieme a Carbonio, artista dal Centro Diurno Polifunzionale di Santa Maria Capua Vetere e Fandy, giovane rapper dalla comunità Kayrós in provincia di Milano.
Al loro fianco, tra featuring e singoli, gli artisti della scena napoletana Oyoshe e Shada San, e Lucariello e Federico di Napoli, i rapper professionisti che gestiscono i laboratori negli IPM di Nisida e Airola, «La musica unisce. Sono felice di insegnare, ma anche di imparare, che la musica può essere un ponte verso il cambiamento» commenta Federico, impegnato nell’Istituto di Nisida. «Sono orgoglioso di poter aiutare qualcuno (e anche me stesso) a trovare un modo nuovo per raccontarsi, immaginarsi ed emozionarsi».
CCO – Crisi Come Opportunità
Aiutare i giovani ad immaginare un futuro diverso da quello a cui pensano di essere destinati: questo lo scopo di CCO - Crisi Come Opportunità -, una realtà che da oltre dieci anni realizza documentari, pubblicazioni, video testimonianze, spettacoli teatrali, campagne di sensibilizzazione e progetti formativi lavorando nelle periferie, nelle carceri minorili e nelle scuole del nostro Paese, trattando tematiche legate alla cittadinanza attiva, alla questione di genere e alla lotta alle mafie.
Il Presidio Culturale Permanente negli Istituti Penali per Minorenni è un progetto di CCO nato da un’idea di Luca Caiazzo - in arte Lucariello, rapper e socio dell’Associazione -, che organizza, per i ragazzi detenuti in Istituti e Comunità Minorili italiani, incontri settimanali con artisti e formatori qualificati, guidando laboratori di scrittura e registrazione di musica rap. Nelle proposte del Presidio, anche nella messa in scena di spettacoli teatrali, cortometraggi d’autore e scrittura creativa.
Un PRESIDIO nato per stimolare e supportare giovani in momentanea difficoltà; CULTURALE, perché sfrutta le enormi potenzialità dell’arte, della musica, del teatro e della cultura per concentrare le energie dei giovani nella costruzione di un significato concreto di realizzazione; PERMANENTE, non momentaneo o sporadico, perché solo il lavoro costante e tangibile può allontanare dal senso di abbandono.
Il progetto è attualmente attivo in diverse realtà sul territorio italiano: IPM Ferrante Aporti (TO), l’IPM Casal del Marmo (RO), l’IPM di Airola (BN), l’IPM Quartucciu (CA), l’IPM Paternostro (CZ), l’IPM di Acireale (CT), la Cooperativa Sociale Prospettiva (CT) e nel Centro Diurno Polifunzionale di S. Maria Capua Vetere (CE).
Il progetto a livello nazionale è sostenuto da: Fondazione Alta Mane Italia, Fondazione San Zeno, Fondazione CON IL SUD, IP - Gruppo api, Studio TISS, Ministero della Giustizia.