Cultura & Gossip
IL PROGETTO - Regione Campania e Città della Scienza di Napoli annunciano la rinascita del "Science Centre"
28.07.2025 17:11 di Napoli Magazine
Si è tenuta questa mattina, alle ore 11:30, presso la Sala "De Sanctis" di Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, la conferenza stampa congiunta tra la Regione Campania e Città della Scienza, un evento cruciale per annunciare la rinascita del "Science Centre" di Bagnoli, dopo il rogo che aveva distrutto il Museo Scientifico il 4 marzo 2013.  La conferenza ha segnato un momento storico con la presentazione ufficiale dei rendering del nuovo "Science Centre" e l'annuncio del via alla gara d'appalto per la sua realizzazione. 
Intervento iniziale del Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari, conclusioni del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
A seguito all’incendio del 04/03/20213 che distrusse lo Science Centre del complesso Città della Scienza, l’APQ 2014 ne stabiliva la ricostruzione con finanziamento parte di Regione Campania e parte di Fondazione Idis. Era prevista la realizzazione nella medesima location del complesso incendiato, con un arretramento di 25 mt, conservando la volumetria originale. Fondazione Idis ne aveva affidato il progetto mediante concorso internazionale, alla società Finalca nel 2015. Nel luglio 2017, il Comune di Napoli cancellava la ricostruzione del Science Centre e con una “posizione non negoziabile” il sindaco de Magistris imponeva agli altri interlocutori istituzionali la ricerca di una nuova localizzazione. Si apriva quindi un contenzioso tra i diversi attori mentre il Programma di risanamento Ambientale e di Rigenerazione Urbana (PRARU) di Bagnoli, approvato con D.P.R. del 6/08/19, prevedeva la dislocazione dell’edificio in oggetto, in un’area non bonificata e non infrastrutturata, alle spalle dell’attuale complesso, sotto la collina di Posillipo. L’attuale governance di Città della Scienza, nominata dalla Regione Campania a fine 2019, si oppose a questa soluzione, valutata anche da altri non praticabile e migliorabile, e in collaborazione con la Regione, promosse un’intesa che trovò il suo primo positivo riscontro con un allineamento di tutte le Istituzioni , nella cabina di regia del giugno 2022, in cui fu condivisa l’idea di modificare il PRARU, individuando l’area dell’attuale parcheggio della Fondazione come quella dove ricostruire il museo. Il Commissario di Governo, il 24/03/2023, indiceva Conferenza dei Servizi per l’approvazione delle modifiche e integrazioni allo stralcio urbanistico del Programma di Risanamento Ambientale e di Rigenerazione Urbana (PRARU) e del primo stralcio di rigenerazione urbana del PRARU, relativo alla realizzazione del “Nuovo Science Center” a seguito dei cui esiti emanava il relativo Decreto n. 4 del 04/05/2023 con valore di permesso a costruire in cui si approvava il PFTE (Progetto di Fattibilità Tecnico Economica) presentato dalla Fondazione. Successivamente si è lavorato alla cantierabilità dell’opera, alla validazione del progetto e alla sua divisione in lotti funzionali. L’intenzione è quella di assegnare la realizzazione dell’intera opera, per circa 70 mln, divisa appunto per lotti. La Regione Campania ha reso disponibili i fondi dell’APQ 2014, pari a circa 22 milioni, potendo così partire con la gara per la realizzazione del primo lotto funzionale.
Il progetto intende:
  • Porre un primo tassello per la ridefinizione di Bagnoli;
  • Riconsegnare ai cittadini un polo culturale di spessore, restituendo il Museo a tutta la comunità scientifica e alla nostra Regione;
  • Generare lo sviluppo di un turismo culturalmente interessato;
  • Valorizzare ambiente e territorio, non aggiungendo nuova volumetria, anzi riducendola di poco rispetto al precedente Museo. 

Rassegna organizzata cronologicamente con un minimo estratto degli articoli giornalistici selezionati dal 2013 ad oggi evidenziando i punti chiave utili a dare un quadro completo della storia di Città della Scienza dal tragico incendio del 4 marzo 2013 fino ai giorni nostri. Il percorso che ha portato Città della Scienza dalla devastazione dell'incendio del 4 marzo 2013 all'imminente avvio della sua ricostruzione è una testimonianza straordinaria di resilienza, determinazione e, soprattutto, di un'efficace sinergia istituzionale. Attraverso dodici anni di sfide complesse, mobilitazioni, ostacoli burocratici e lunghe fasi di stallo, la tenacia della Fondazione Idis, supportata in modo decisivo dalla visione e dall'impegno della Regione Campania, ha permesso di superare ogni impasse. L'allineamento tra Governo, Regione e Comune, concretizzatosi negli ultimi anni, ha sbloccato le risorse, definito un progetto innovativo e creato le condizioni per restituire al pubblico un museo scientifico culturale all'avanguardia, capace di attrarre un vasto pubblico di studenti, cittadini e turisti, e di dialogare con il sistema della ricerca e dell'innovazione. Il progetto nel 2025 entra nella sua fase realizzativa e segna l'inizio di un nuovo capitolo per Città della Scienza.

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IL PROGETTO - Regione Campania e Città della Scienza di Napoli annunciano la rinascita del "Science Centre"

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28/07/2025 - 17:11

Si è tenuta questa mattina, alle ore 11:30, presso la Sala "De Sanctis" di Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, la conferenza stampa congiunta tra la Regione Campania e Città della Scienza, un evento cruciale per annunciare la rinascita del "Science Centre" di Bagnoli, dopo il rogo che aveva distrutto il Museo Scientifico il 4 marzo 2013.  La conferenza ha segnato un momento storico con la presentazione ufficiale dei rendering del nuovo "Science Centre" e l'annuncio del via alla gara d'appalto per la sua realizzazione. 
Intervento iniziale del Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari, conclusioni del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
A seguito all’incendio del 04/03/20213 che distrusse lo Science Centre del complesso Città della Scienza, l’APQ 2014 ne stabiliva la ricostruzione con finanziamento parte di Regione Campania e parte di Fondazione Idis. Era prevista la realizzazione nella medesima location del complesso incendiato, con un arretramento di 25 mt, conservando la volumetria originale. Fondazione Idis ne aveva affidato il progetto mediante concorso internazionale, alla società Finalca nel 2015. Nel luglio 2017, il Comune di Napoli cancellava la ricostruzione del Science Centre e con una “posizione non negoziabile” il sindaco de Magistris imponeva agli altri interlocutori istituzionali la ricerca di una nuova localizzazione. Si apriva quindi un contenzioso tra i diversi attori mentre il Programma di risanamento Ambientale e di Rigenerazione Urbana (PRARU) di Bagnoli, approvato con D.P.R. del 6/08/19, prevedeva la dislocazione dell’edificio in oggetto, in un’area non bonificata e non infrastrutturata, alle spalle dell’attuale complesso, sotto la collina di Posillipo. L’attuale governance di Città della Scienza, nominata dalla Regione Campania a fine 2019, si oppose a questa soluzione, valutata anche da altri non praticabile e migliorabile, e in collaborazione con la Regione, promosse un’intesa che trovò il suo primo positivo riscontro con un allineamento di tutte le Istituzioni , nella cabina di regia del giugno 2022, in cui fu condivisa l’idea di modificare il PRARU, individuando l’area dell’attuale parcheggio della Fondazione come quella dove ricostruire il museo. Il Commissario di Governo, il 24/03/2023, indiceva Conferenza dei Servizi per l’approvazione delle modifiche e integrazioni allo stralcio urbanistico del Programma di Risanamento Ambientale e di Rigenerazione Urbana (PRARU) e del primo stralcio di rigenerazione urbana del PRARU, relativo alla realizzazione del “Nuovo Science Center” a seguito dei cui esiti emanava il relativo Decreto n. 4 del 04/05/2023 con valore di permesso a costruire in cui si approvava il PFTE (Progetto di Fattibilità Tecnico Economica) presentato dalla Fondazione. Successivamente si è lavorato alla cantierabilità dell’opera, alla validazione del progetto e alla sua divisione in lotti funzionali. L’intenzione è quella di assegnare la realizzazione dell’intera opera, per circa 70 mln, divisa appunto per lotti. La Regione Campania ha reso disponibili i fondi dell’APQ 2014, pari a circa 22 milioni, potendo così partire con la gara per la realizzazione del primo lotto funzionale.
Il progetto intende:
  • Porre un primo tassello per la ridefinizione di Bagnoli;
  • Riconsegnare ai cittadini un polo culturale di spessore, restituendo il Museo a tutta la comunità scientifica e alla nostra Regione;
  • Generare lo sviluppo di un turismo culturalmente interessato;
  • Valorizzare ambiente e territorio, non aggiungendo nuova volumetria, anzi riducendola di poco rispetto al precedente Museo. 

Rassegna organizzata cronologicamente con un minimo estratto degli articoli giornalistici selezionati dal 2013 ad oggi evidenziando i punti chiave utili a dare un quadro completo della storia di Città della Scienza dal tragico incendio del 4 marzo 2013 fino ai giorni nostri. Il percorso che ha portato Città della Scienza dalla devastazione dell'incendio del 4 marzo 2013 all'imminente avvio della sua ricostruzione è una testimonianza straordinaria di resilienza, determinazione e, soprattutto, di un'efficace sinergia istituzionale. Attraverso dodici anni di sfide complesse, mobilitazioni, ostacoli burocratici e lunghe fasi di stallo, la tenacia della Fondazione Idis, supportata in modo decisivo dalla visione e dall'impegno della Regione Campania, ha permesso di superare ogni impasse. L'allineamento tra Governo, Regione e Comune, concretizzatosi negli ultimi anni, ha sbloccato le risorse, definito un progetto innovativo e creato le condizioni per restituire al pubblico un museo scientifico culturale all'avanguardia, capace di attrarre un vasto pubblico di studenti, cittadini e turisti, e di dialogare con il sistema della ricerca e dell'innovazione. Il progetto nel 2025 entra nella sua fase realizzativa e segna l'inizio di un nuovo capitolo per Città della Scienza.