Dopo l'apertura della Porta Santa nel carcere romano di Rebibbia avvenuta il 26 dicembre dello scorso anno da Papa Francesco e dopo il Giubileo dei detenuti celebrato lo scorso 14 dicembre da Papa Leone, un'altra importante iniziativa rivolta ai detenuti è in programma giovedì 18 dicembre con il progetto 'L'altra cucina... per un pranzo d’amore' che porterà il pranzo di Natale, preparato da chef stellati, in 56 istituti penitenziari italiani.
Promossa dall'associazione Prison Fellowship Italia, che opera da anni all'interno delle carceri, insieme al Rinnovamento nello Spirito Santo, Fondazione Alleanza del RNS, in collaborazione con il Ministero della Giustizia e con il patrocinio del CONI Comitato Regionale Lazio, il progetto è stato presentato in Sala Nassirya del Senato dalla senatrice Giusy Versace alla presenza del senatore Andrea Ostellari, Sottosegretario al Ministero della Giustizia; Marcella Reni, Presidente Fellowship Italia; Maria Alessandra Ruberto, direttore generale per la giustizia minorile e riparativa; Massimiliano Gallo, Attore e regista; Giuseppe Contaldo, Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, Massimo Parisi, Vice capo DAP; Gianni Testa, Produttore discografico e manager; Anna Maria Palma, Chef; Irma Conti, Componente del garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale; Carlo Visani, vicepresidente di Tempi di Recupero. La tavola rotonda è stata moderata Domenico Gareri, autore e conduttore televisivo.
''Ci tenevo molto ad organizzare questo momento, a distanza di pochi giorni dal Giubileo dei detenuti celebrato da Papa Leone, per promuovere questa importante iniziativa di inclusione sociale. Quindici anni fa varcavo per la prima volta le porte di un carcere, accolta da un calore e un affetto che non mi aspettavo e che mi hanno travolta, e da quel giorno non ho più smesso di portare avanti iniziative nelle case circondariali. Ho vestito la maglia delle Fiamme Azzurre come atleta della Polizia Penitenziaria, un onore che mi riempie di orgoglio e che rafforza la mia convinzione: progetti come questo fanno bene non solo ai detenuti, ma anche ai poliziotti penitenziari, e assumono un valore ancora più grande nelle carceri minorili, dove si offre l'opportunità di imparare un mestiere e dove c'è bisogno di seminare anche speranza per il futuro. Oggi ci uniamo tutti per ribadire il nostro dovere: offrire strumenti di riscatto attraverso l'arte, il teatro, la musica, lo sport e la cucina. Queste espressioni artistiche condividono la disciplina e l’impegno, valori essenziali che dobbiamo trasmettere per far capire che una possibilità di redenzione esiste per tutti, basta coglierla con determinazione e cuore. Ringrazio tutti gli intervenuti e porgo il mio più sincero augurio affinché questa nuova edizione de 'L'altra cucina' porti vera gioia, sorrisi e un raggio di luce nelle vite di ognuno''.
Nel corso della presentazione è stata letta anche una lettera inviata da Andrea Bocelli e dalla moglie Veronica Berti che ha fatto leva sull’importanza della dignità umana e del compito che ha la società nell'offrire una seconda opportunità di vita.
'L’altra cucina... per un pranzo d’amore' è un progetto che prende vita anche grazie al supporto del Ministero della Giustizia, rappresentato dal senatore Ostellari: ''Quest’iniziativa non rappresenta solo un pranzo, ma un momento importante di valorizzazione, approfondimento e discussione e svolge un’importante funzione rieducativa, perché da valore e credibilità alla funzione della pena e restituisce dignità''.
IL PROGETTO - I numeri e la grandezza del progetto sono stati illustrati dalla Presidente di Prison Fellowship Italia Marcella Reni: ''Il numero degli istituti penitenziari coinvolti quest’anno è salito a 56 di cui 10 minorili. saranno coinvolti 70 chef e oltre 70 artisti del mondo dello spettacolo coinvolti e oltre 1.300 volontari. A Rebibbia, avremo 2 chef che hanno vissuto l’esperienza della detenzione sulla propria pelle e che con la cucina hanno trovato una nuova vita''.
L'importanza di mettere al centro il detenuto e farlo sentire importante è stato ribadito dal vice capo del Dap Massimo Parisi: ''Il numero di istituti coinvolti e la presenza di testimonial così importanti fanno diventare il carcere oggetto di attenzione, mettono al centro il detenuto e offrono cultura: elementi fondamentali per l’integrazione''.
Irma Conti, Componente del Garante Nazionale dei Diritti delle persone private della libertà personale: ''Un detenuto un giorno mi ha detto che dopo 30 finalmente si sedeva a tavola per un pranzo di Natale e con quest’iniziativa stiamo portando un patrimonio dell’Unesco, la Cucina Italiana e i suoi chef, all’interno del carcere per costruire un ponte tra dentro e fuori e rompere i pregiudizi.
IL MENU PER IL CARCERE MINORILE - Chef Anna Maria Palma cucinerà presso il carcere minorile di Casal del Marmo e preparerà per giovani detenuti un maritozzo salato, pollo alla cacciatora e uno stufato di carne, come per dire: 'mi sono stufato di stare qui'.
''Abbiamo tutti un mandato di rieducazione e dobbiamo farci carico dell'individuo, affinché non venga confinato a soggetto che delinque e far sì che quell’esperienza sia solo episodica. E’ fondamentale quindi portare all'interno del carcere minorile testimonianze, personaggi dello spettacolo che possano mostrare umanità e affetto ma essere al tempo stesso esempi virtuosi e modelli da seguire'' - così Maria Alessandra Ruberto, Direttore generale per la Giustizia Minorile e Riparativa
IL MONDO DELLO SPETTACOLO – Il mondo dello spettacolo era oggi rappresentato dall'attore e regista Massimiliano Gallo, che tra l'altro a marzo uscirà nelle sale con il suo film d'esordio da regista ‘La Salita’ ambientato negli anni '80 nel carcere minorile di Nisida e ispirato a eventi reali, come il trasferimento di detenute da Pozzuoli e l'attività teatrale di Eduardo De Filippo e da Gianni Testa, produttore discografico e manager, che coinvolgerà molti artisti musicali in quest'iniziativa e che sta producendo un disco proprio con un ex detenuto che ha trovato nella musica il suo presente e il suo futuro.
L'INGREDIENTE E' L'AMORE - Giuseppe Contaldo, Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, nel suo intervento conclusivo ha ricordato le parole di Papa Francesco: ''Da ogni caduta bisogna rialzarsi e che nessuno vada perduto. Questo pranzo avrà l'amore come ingrediente principale e, parafrasando anche Papa Leone XXIII, sarà per ogni detenuto come una carezza''.
di Napoli Magazine
17/12/2025 - 14:58
Dopo l'apertura della Porta Santa nel carcere romano di Rebibbia avvenuta il 26 dicembre dello scorso anno da Papa Francesco e dopo il Giubileo dei detenuti celebrato lo scorso 14 dicembre da Papa Leone, un'altra importante iniziativa rivolta ai detenuti è in programma giovedì 18 dicembre con il progetto 'L'altra cucina... per un pranzo d’amore' che porterà il pranzo di Natale, preparato da chef stellati, in 56 istituti penitenziari italiani.
Promossa dall'associazione Prison Fellowship Italia, che opera da anni all'interno delle carceri, insieme al Rinnovamento nello Spirito Santo, Fondazione Alleanza del RNS, in collaborazione con il Ministero della Giustizia e con il patrocinio del CONI Comitato Regionale Lazio, il progetto è stato presentato in Sala Nassirya del Senato dalla senatrice Giusy Versace alla presenza del senatore Andrea Ostellari, Sottosegretario al Ministero della Giustizia; Marcella Reni, Presidente Fellowship Italia; Maria Alessandra Ruberto, direttore generale per la giustizia minorile e riparativa; Massimiliano Gallo, Attore e regista; Giuseppe Contaldo, Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, Massimo Parisi, Vice capo DAP; Gianni Testa, Produttore discografico e manager; Anna Maria Palma, Chef; Irma Conti, Componente del garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale; Carlo Visani, vicepresidente di Tempi di Recupero. La tavola rotonda è stata moderata Domenico Gareri, autore e conduttore televisivo.
''Ci tenevo molto ad organizzare questo momento, a distanza di pochi giorni dal Giubileo dei detenuti celebrato da Papa Leone, per promuovere questa importante iniziativa di inclusione sociale. Quindici anni fa varcavo per la prima volta le porte di un carcere, accolta da un calore e un affetto che non mi aspettavo e che mi hanno travolta, e da quel giorno non ho più smesso di portare avanti iniziative nelle case circondariali. Ho vestito la maglia delle Fiamme Azzurre come atleta della Polizia Penitenziaria, un onore che mi riempie di orgoglio e che rafforza la mia convinzione: progetti come questo fanno bene non solo ai detenuti, ma anche ai poliziotti penitenziari, e assumono un valore ancora più grande nelle carceri minorili, dove si offre l'opportunità di imparare un mestiere e dove c'è bisogno di seminare anche speranza per il futuro. Oggi ci uniamo tutti per ribadire il nostro dovere: offrire strumenti di riscatto attraverso l'arte, il teatro, la musica, lo sport e la cucina. Queste espressioni artistiche condividono la disciplina e l’impegno, valori essenziali che dobbiamo trasmettere per far capire che una possibilità di redenzione esiste per tutti, basta coglierla con determinazione e cuore. Ringrazio tutti gli intervenuti e porgo il mio più sincero augurio affinché questa nuova edizione de 'L'altra cucina' porti vera gioia, sorrisi e un raggio di luce nelle vite di ognuno''.
Nel corso della presentazione è stata letta anche una lettera inviata da Andrea Bocelli e dalla moglie Veronica Berti che ha fatto leva sull’importanza della dignità umana e del compito che ha la società nell'offrire una seconda opportunità di vita.
'L’altra cucina... per un pranzo d’amore' è un progetto che prende vita anche grazie al supporto del Ministero della Giustizia, rappresentato dal senatore Ostellari: ''Quest’iniziativa non rappresenta solo un pranzo, ma un momento importante di valorizzazione, approfondimento e discussione e svolge un’importante funzione rieducativa, perché da valore e credibilità alla funzione della pena e restituisce dignità''.
IL PROGETTO - I numeri e la grandezza del progetto sono stati illustrati dalla Presidente di Prison Fellowship Italia Marcella Reni: ''Il numero degli istituti penitenziari coinvolti quest’anno è salito a 56 di cui 10 minorili. saranno coinvolti 70 chef e oltre 70 artisti del mondo dello spettacolo coinvolti e oltre 1.300 volontari. A Rebibbia, avremo 2 chef che hanno vissuto l’esperienza della detenzione sulla propria pelle e che con la cucina hanno trovato una nuova vita''.
L'importanza di mettere al centro il detenuto e farlo sentire importante è stato ribadito dal vice capo del Dap Massimo Parisi: ''Il numero di istituti coinvolti e la presenza di testimonial così importanti fanno diventare il carcere oggetto di attenzione, mettono al centro il detenuto e offrono cultura: elementi fondamentali per l’integrazione''.
Irma Conti, Componente del Garante Nazionale dei Diritti delle persone private della libertà personale: ''Un detenuto un giorno mi ha detto che dopo 30 finalmente si sedeva a tavola per un pranzo di Natale e con quest’iniziativa stiamo portando un patrimonio dell’Unesco, la Cucina Italiana e i suoi chef, all’interno del carcere per costruire un ponte tra dentro e fuori e rompere i pregiudizi.
IL MENU PER IL CARCERE MINORILE - Chef Anna Maria Palma cucinerà presso il carcere minorile di Casal del Marmo e preparerà per giovani detenuti un maritozzo salato, pollo alla cacciatora e uno stufato di carne, come per dire: 'mi sono stufato di stare qui'.
''Abbiamo tutti un mandato di rieducazione e dobbiamo farci carico dell'individuo, affinché non venga confinato a soggetto che delinque e far sì che quell’esperienza sia solo episodica. E’ fondamentale quindi portare all'interno del carcere minorile testimonianze, personaggi dello spettacolo che possano mostrare umanità e affetto ma essere al tempo stesso esempi virtuosi e modelli da seguire'' - così Maria Alessandra Ruberto, Direttore generale per la Giustizia Minorile e Riparativa
IL MONDO DELLO SPETTACOLO – Il mondo dello spettacolo era oggi rappresentato dall'attore e regista Massimiliano Gallo, che tra l'altro a marzo uscirà nelle sale con il suo film d'esordio da regista ‘La Salita’ ambientato negli anni '80 nel carcere minorile di Nisida e ispirato a eventi reali, come il trasferimento di detenute da Pozzuoli e l'attività teatrale di Eduardo De Filippo e da Gianni Testa, produttore discografico e manager, che coinvolgerà molti artisti musicali in quest'iniziativa e che sta producendo un disco proprio con un ex detenuto che ha trovato nella musica il suo presente e il suo futuro.
L'INGREDIENTE E' L'AMORE - Giuseppe Contaldo, Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, nel suo intervento conclusivo ha ricordato le parole di Papa Francesco: ''Da ogni caduta bisogna rialzarsi e che nessuno vada perduto. Questo pranzo avrà l'amore come ingrediente principale e, parafrasando anche Papa Leone XXIII, sarà per ogni detenuto come una carezza''.