Cultura & Gossip
LIBRI - “Armando e il segreto dello scudetto” di Giuseppe de Silva, la presentazione presso "La Libreria" di Varcaturo
27.03.2023 22:45 di Napoli Magazine

“Armando e il segreto dello scudetto” è la nuova opera del giornalista e scrittore Giuseppe de Silva, pubblicata dalla casa editrice Scritto.io, che presenta un catalogo interessante e di indubbio spessore artistico. Il romanzo sarà presentato venerdì 31 marzo partire dalle ore 19 presso “La Libreria” (sita in via Ripuaria 203), importante e vivace polo culturale di Varcaturo. Dialogherà con l’Autore e condurrà la serata la giornalista e blogger Eleonora Belfiore. Nel corso della serata, Brigida Magno, Armando Minopoli e Pina Panico Salemme leggeranno alcuni brani tratti dall’opera.

 

Dopo aver presentato “Ciente Carezze e Mille Vase” (Beldes edizioni), Giuseppe de Silva torna a Varcaturo per regalare al pubblico un’altra storia emozionante. Un connubio, quello fra l’autore e i proprietari de “La Libreria”, Livia De Maio Pironti e Francesco Gambardella, che nasce dalla comune volontà di sostenere iniziative sociali di alto profilo, profondamente convinti che solo il valore salvifico della cultura possa condurre a una rinascita collettiva e morale. 


“Armando e il segreto dello scudetto” descrive con guizzi ironici e sguardo malinconico i mesi e le settimane che precedono il primo scudetto del Napoli, conquistato nella ruggente primavera del 1987. Sarebbe, però, fuorviante credere che il romanzo sia solo un tributo a Maradona e al calcio che fu. Perché questo è soprattutto un testo che parla del nostro vissuto, affronta con coraggio tematiche impegnative come la violenza di genere e ben descrive quella Napoli degli anni Ottanta che ribolliva di misfatti e passioni, dove la diffusione della droga comincia a diventare problema serio e la camorra mette le mani un po’ dovunque, compreso il settore delle scommesse sportive illecite. Al centro dell’intricata trama, ricca di colpi di scena e con un sorprendente risvolto noir, le vicende di un gruppo variegato di amici. Ognuno, a modo suo, incarna un aspetto di Napoli, città dalle mille sfumature e dai grandi contrasti.

 

 L’incipit non potrebbe essere più emblematico: “Eravamo prigionieri in via Chiaia, a mezzogiorno, in quell’infuocato sabato di fine agosto del 1986. ‘Ma tu ‘e capì! Più avanti nce sta Diego. Sta cu’ Claudia. Se sta comprando nu’ paia ‘e scarpe!’. Un urlo che usciva dalla gola di decine e decine di persone, squarciò l’aria, fece tremare gli antichi palazzi di via Chiaia, piegò alcune piante che erano state rimesse in sesto da poco per un restyling della strada e bucò i panni stesi nei vicoli vicini”.

 

Ed è proprio da questo mirabolante evento, descritto con viva partecipazione e con brio, che si delineano le vicissitudini del giornalista Peppe ( guarda caso?) e dei suoi eclettici amici: Vincenzo Esposito, un giovane assistente universitario “nato vecchio” e Armando “Marlòf” (soprannome che diventa irriverente omaggio al Marlowe di Raymond Chandler), capace di dire in ugual misura la sciocchezza da Guinness dei primati e la perla di saggezza che ti cambia la vita. Tra scommesse a volte ingenue e altre azzardate, giri vertiginosi in una deliziosa 127 rosso corallo, dibattiti sportivi, anatemi contro l’invisa Juventus, passioni contrastate e misteri da risolvere, il protagonista vive, inconsapevolmente, come spesso avviene, il periodo più bello della sua vita. Un’opera che rende tributo a un’ epopea personale e collettiva al contempo,  e che strizza l’occhio a quella voglia  pop di “Anni ‘80” che oggi sentiamo più che mai, complici gli astri sornioni (almeno tali per quanto riguarda il fronte calcistico).

 

Il libro è adatto a un target trasversale, ma è indicato in particolar modo alle giovani lettrici. Infatti, la descrizione delle tragicomiche imprese di Peppe per conquistare l’amore di Brigida, femme fatale irrimediabilmente perduta, ha un ritmo narrativo modernissimo e celebra il gusto dolceamaro della vita e dei sogni. Ai lettori, come sempre, l’ardua sentenza finale. Di questo e di molto altro ancora, si parlerà durante l’incontro del 31 marzo.

 

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LIBRI - “Armando e il segreto dello scudetto” di Giuseppe de Silva, la presentazione presso "La Libreria" di Varcaturo

di Napoli Magazine

27/03/2024 - 22:45

“Armando e il segreto dello scudetto” è la nuova opera del giornalista e scrittore Giuseppe de Silva, pubblicata dalla casa editrice Scritto.io, che presenta un catalogo interessante e di indubbio spessore artistico. Il romanzo sarà presentato venerdì 31 marzo partire dalle ore 19 presso “La Libreria” (sita in via Ripuaria 203), importante e vivace polo culturale di Varcaturo. Dialogherà con l’Autore e condurrà la serata la giornalista e blogger Eleonora Belfiore. Nel corso della serata, Brigida Magno, Armando Minopoli e Pina Panico Salemme leggeranno alcuni brani tratti dall’opera.

 

Dopo aver presentato “Ciente Carezze e Mille Vase” (Beldes edizioni), Giuseppe de Silva torna a Varcaturo per regalare al pubblico un’altra storia emozionante. Un connubio, quello fra l’autore e i proprietari de “La Libreria”, Livia De Maio Pironti e Francesco Gambardella, che nasce dalla comune volontà di sostenere iniziative sociali di alto profilo, profondamente convinti che solo il valore salvifico della cultura possa condurre a una rinascita collettiva e morale. 


“Armando e il segreto dello scudetto” descrive con guizzi ironici e sguardo malinconico i mesi e le settimane che precedono il primo scudetto del Napoli, conquistato nella ruggente primavera del 1987. Sarebbe, però, fuorviante credere che il romanzo sia solo un tributo a Maradona e al calcio che fu. Perché questo è soprattutto un testo che parla del nostro vissuto, affronta con coraggio tematiche impegnative come la violenza di genere e ben descrive quella Napoli degli anni Ottanta che ribolliva di misfatti e passioni, dove la diffusione della droga comincia a diventare problema serio e la camorra mette le mani un po’ dovunque, compreso il settore delle scommesse sportive illecite. Al centro dell’intricata trama, ricca di colpi di scena e con un sorprendente risvolto noir, le vicende di un gruppo variegato di amici. Ognuno, a modo suo, incarna un aspetto di Napoli, città dalle mille sfumature e dai grandi contrasti.

 

 L’incipit non potrebbe essere più emblematico: “Eravamo prigionieri in via Chiaia, a mezzogiorno, in quell’infuocato sabato di fine agosto del 1986. ‘Ma tu ‘e capì! Più avanti nce sta Diego. Sta cu’ Claudia. Se sta comprando nu’ paia ‘e scarpe!’. Un urlo che usciva dalla gola di decine e decine di persone, squarciò l’aria, fece tremare gli antichi palazzi di via Chiaia, piegò alcune piante che erano state rimesse in sesto da poco per un restyling della strada e bucò i panni stesi nei vicoli vicini”.

 

Ed è proprio da questo mirabolante evento, descritto con viva partecipazione e con brio, che si delineano le vicissitudini del giornalista Peppe ( guarda caso?) e dei suoi eclettici amici: Vincenzo Esposito, un giovane assistente universitario “nato vecchio” e Armando “Marlòf” (soprannome che diventa irriverente omaggio al Marlowe di Raymond Chandler), capace di dire in ugual misura la sciocchezza da Guinness dei primati e la perla di saggezza che ti cambia la vita. Tra scommesse a volte ingenue e altre azzardate, giri vertiginosi in una deliziosa 127 rosso corallo, dibattiti sportivi, anatemi contro l’invisa Juventus, passioni contrastate e misteri da risolvere, il protagonista vive, inconsapevolmente, come spesso avviene, il periodo più bello della sua vita. Un’opera che rende tributo a un’ epopea personale e collettiva al contempo,  e che strizza l’occhio a quella voglia  pop di “Anni ‘80” che oggi sentiamo più che mai, complici gli astri sornioni (almeno tali per quanto riguarda il fronte calcistico).

 

Il libro è adatto a un target trasversale, ma è indicato in particolar modo alle giovani lettrici. Infatti, la descrizione delle tragicomiche imprese di Peppe per conquistare l’amore di Brigida, femme fatale irrimediabilmente perduta, ha un ritmo narrativo modernissimo e celebra il gusto dolceamaro della vita e dei sogni. Ai lettori, come sempre, l’ardua sentenza finale. Di questo e di molto altro ancora, si parlerà durante l’incontro del 31 marzo.