Libri in Fondazione, giovedì la presentazione della “Guida ai Fondi dell’Archivio Storico del Banco di Napoli”
A Palazzo Ricca una riflessione sulle scritture degli antichi banchi dal 1539 al 1808, patrimonio Unesco
Uno strumento di ricerca e di orientamento per la consultazione di un complesso documentale, che riflette e implica il portato di una storia lunga cinque secoli. Giovedì 29 maggio alle 16:30 è in programma la presentazione a Palazzo Ricca, sede della Fondazione Banco Napoli (Via dei Tribunali, 213), della “Guida ai Fondi dell’Archivio Storico del Banco di Napoli” a cura di Concetta Damiani, Editoriale Scientifica. Partecipano: Orazio Abbamonte Presidente della Fondazione Banco di Napoli, Marcello D'Aponte Presidente Fondazione Museo Archivio Storico Banco di Napoli, Elisa Novi Chavarria Università del Molise, Andrea De Pasquale Direttore generale Digitalizzazione e Comunicazione del Ministero della Cultura, modera Gloria Guida Archivio Storico Banco di Napoli. Tutto inizia con gli antichi banchi (1539-1808), oggetto primario ma non esclusivo di trattazione, le cui scritture apodissarie sono oggi comprese nel Registro internazionale del Programma UNESCO Memory of the World. C'è, tra gli altri, un costante tratto distintivo che lega le prime istituzioni alla Fondazione Banco di Napoli, rappresentato dall'attenzione alla cura e alla gestione degli archivi, avviate già in età moderna per essenziali motivi di controllo e certificazione, continuate poi nei secoli successivi, anche nell'ottica della veicolazione del valore identitario e culturale rivestito dalla documentazione. Il volume propone una riflessione sugli archivi delle istituzioni bancarie entro la quale si inquadra la specifica vicenda del complesso documentale del quale oggi disponiamo. Questo implica un'analisi e una rassegna descrittiva dei diversi soggetti produttori e conservatori partecipi e responsabili della produzione e della conservazione dei fondi approdati all'attuale configurazione archivi-stica. Attraverso una lettura diacronica e relazionale dell'archivio e del sistema documentario si restituisce una rassegna ragionata dei diversi strumenti di consultazione, analogici e digitali, che gli archivisti hanno prodotto e continuano a realizzare per agevolare la costruzione dei percorsi di ricerca di un'utenza sempre più coinvolta e partecipe. «In un tempo in cui si lavora principalmente alla realizzazione di banche dati e strumenti digitali - commenta l’autrice Conceta Damiant - usufruendo anche di provvidenziali risorse che rimandano alle applicazioni di AI in termini di trascrizione automatica del testo e di estrazione automatica della conoscenza, è stato stimolante tornare a riflettere su una guida archivistica che fosse innanzitutto uno strumento analogico di ricostruzione di una lunga e articolata vicenda che ha visto protagoniste le diverse istituzioni dedite al credito, in molteplici contesti sincronici e diacronici. La lettura delle fonti, innanzitutto quelle dell’Archivio storico del Banco di Napoli, e poi quelle di istituzioni di riferimento, quali i fondi conservati all’Archivio di Stato di Napoli e all’Archivio del Comune di Napoli, ha consentito di recuperare elementi per una lettura della storia dell’Archivio e delle sue carte che diventa anche storia del patrimonio e dei valori culturali, storia delle persone e storia della comunità».
