Cultura & Gossip
LIBRI - "La paura non perdona" di Luigi Leonardi, presentazione alla Feltrinelli a Napoli
25.06.2019 13:59 di Napoli Magazine

la Feltrinelli, piazza dei Martiri Napoli

 

Mercoledì 26 giugno ore 18.00

 

Presentazione del libro

 

LA PAURA NON PERDONA

 

Una vita sotto scorta tra Stato e camorra

 

di Luigi Leonardi

 

(Marsilio)

 

Con l'autore intervengono

 

Gaetano Pecoraro

 

Roberto Russo

 

Il giorno in cui ha denunciato i suoi aguzzini Luigi Leonardi ha conosciuto la fedele compagna che non lo ha più abbandonato: la paura. La storia di un imprenditore che, scegliendo di ribellarsi al racket delle estorsioni, e` diventato un uomo in rivolta: contro la camorra che lo minaccia, contro la famiglia che lo rinnega, contro lo Stato che lo equipara a un pentito.

«Ho visto mio nonno pagare il pizzo, mio padre pagare il pizzo, io stesso l’ho pagato fino ad arrivare a seimila euro a settimana. Non si può e non si deve andare avanti cosi`».

Come si combatte dall’interno il sistema in cui si e` cresciuti? Come si fa impresa nonostante e contro la criminalità organizzata? Che vita e` quella di un testimone di giustizia, costretto a nascondere la sua identità per trovare un lavoro o anche solo qualcuno che gli affitti un alloggio?

«Io la mia vita l’ho persa il 18 ottobre 2001, quando gli esponenti del clan sono entrati nel mio negozio». Esordisce cosi` Luigi Leonardi nella sua drammatica testimonianza. Ma non e` una vittima, o lo e` solo in parte. La sua vicenda non si può ricondurre a nessuno stereotipo: non e` un giornalista che ha scelto di consacrarsi alla verità ne´ un eroe che sfida la morte senza riserve. E` semplicemente un uomo che voleva fare l’imprenditore nella terra in cui e` nato, e ci e` riuscito con risultati eccellenti. Proprio per questo forse la sua storia colpisce al cuore e fa paura alla criminalità. Per diversi anni ha pagato il pizzo, ma alla fine ha deciso di credere nella giustizia e ha subito aggressioni e sequestri dai delinquenti del racket. Per la prima volta racconta le notti insonni, la fame, la perdita di quanto costruito nel corso degli anni e, soprattutto, le sue battaglie quotidiane per rifarsi una vita, anche contro lo stesso Stato che oggi lo classifica come collaboratore di giustizia, ossia pentito.

Per Leonardi la rinascita passa soprattutto attraverso la trasmissione del suo messaggio ai più giovani, di cui dice: «hanno ben chiaro il concetto che la criminalità va contrastata e che solo non abbassando la testa riusciremo a sconfiggerla».

 

Luigi Leonardi (Napoli, 1974) ha gestito e fondato varie imprese nel settore dell’illuminotecnica. Dal 2015 al 2017 e` stato testimone di giustizia, dopo aver denunciato gravi reati estorsivi di matrice camorristica. Le sue testimonianze hanno portato a due maxi processi, oltre cinquemila pagine di sentenze, dieci condannati ad oggi in via definitiva. Ha fondato l’Associazione wide per il recupero delle zone disagiate e presta assistenza ai bambini orfani di mafia.

 

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Mercoledì 26 giugno ore 18.00

 

Presentazione del libro

 

LA PAURA NON PERDONA

 

Una vita sotto scorta tra Stato e camorra

 

di Luigi Leonardi

 

(Marsilio)

 

Con l'autore intervengono

 

Gaetano Pecoraro

 

Roberto Russo

 

Il giorno in cui ha denunciato i suoi aguzzini Luigi Leonardi ha conosciuto la fedele compagna che non lo ha più abbandonato: la paura. La storia di un imprenditore che, scegliendo di ribellarsi al racket delle estorsioni, e` diventato un uomo in rivolta: contro la camorra che lo minaccia, contro la famiglia che lo rinnega, contro lo Stato che lo equipara a un pentito.

«Ho visto mio nonno pagare il pizzo, mio padre pagare il pizzo, io stesso l’ho pagato fino ad arrivare a seimila euro a settimana. Non si può e non si deve andare avanti cosi`».

Come si combatte dall’interno il sistema in cui si e` cresciuti? Come si fa impresa nonostante e contro la criminalità organizzata? Che vita e` quella di un testimone di giustizia, costretto a nascondere la sua identità per trovare un lavoro o anche solo qualcuno che gli affitti un alloggio?

«Io la mia vita l’ho persa il 18 ottobre 2001, quando gli esponenti del clan sono entrati nel mio negozio». Esordisce cosi` Luigi Leonardi nella sua drammatica testimonianza. Ma non e` una vittima, o lo e` solo in parte. La sua vicenda non si può ricondurre a nessuno stereotipo: non e` un giornalista che ha scelto di consacrarsi alla verità ne´ un eroe che sfida la morte senza riserve. E` semplicemente un uomo che voleva fare l’imprenditore nella terra in cui e` nato, e ci e` riuscito con risultati eccellenti. Proprio per questo forse la sua storia colpisce al cuore e fa paura alla criminalità. Per diversi anni ha pagato il pizzo, ma alla fine ha deciso di credere nella giustizia e ha subito aggressioni e sequestri dai delinquenti del racket. Per la prima volta racconta le notti insonni, la fame, la perdita di quanto costruito nel corso degli anni e, soprattutto, le sue battaglie quotidiane per rifarsi una vita, anche contro lo stesso Stato che oggi lo classifica come collaboratore di giustizia, ossia pentito.

Per Leonardi la rinascita passa soprattutto attraverso la trasmissione del suo messaggio ai più giovani, di cui dice: «hanno ben chiaro il concetto che la criminalità va contrastata e che solo non abbassando la testa riusciremo a sconfiggerla».

 

Luigi Leonardi (Napoli, 1974) ha gestito e fondato varie imprese nel settore dell’illuminotecnica. Dal 2015 al 2017 e` stato testimone di giustizia, dopo aver denunciato gravi reati estorsivi di matrice camorristica. Le sue testimonianze hanno portato a due maxi processi, oltre cinquemila pagine di sentenze, dieci condannati ad oggi in via definitiva. Ha fondato l’Associazione wide per il recupero delle zone disagiate e presta assistenza ai bambini orfani di mafia.