Cultura & Gossip
MOSTRA - Archetipi ebraici, parole antiche, No alle ingiustizie de mondo nell'opere pittoriche di GILDA LUONGO a Palazzo Venezia
24.01.2017 11:19 di Napoli Magazine
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Mostra di Pittura di arte contemporanea  dal Titolo: NO. Ketivah Kla (parole dipinte) di GILDA LUONGO

 

Archetipi ebraici,  lingue antiche,  NO alle ingiustizie del mondo nelle opere pittoriche  di Gilda Luongo

 

 

Successo di pubblico al centro PA°VE sito in Palazzo VENEZIA a Napoli in via Benedetto Croce 19  per la Mostra d'arte contemporanea di Gilda Luongo dal titolo NO. Ketivah Kla  "Parole dipinte" .

 

Gilda Luongo, poliedrica e trasversale, approda alla pittura con la stessa poetica utilizzata già nella scrittura.

 

Ha scritto di Lei la studiosa di mistica ebraica Maria Rosaria Fazio:

 

"Quadri che fanno  spiccare il volo alla dimensione "oltre il visibile", tutto immerso in una visione che fa aspirare a contemplare il mistero, qualcosa di alchemico, qualcosa che diventa un oltre il segno, un senza fine: tutto diventa percorso dello sguardo, dello spirito, della visione: vedere, percepire, sentire. Si percepisce, si vede, si ascolta l'anima; mente, creatività, cuore."

 

 La Professoressa di filosofia Immacolata Basile ha aggiunto:

"Gilda dice NO, No al non esprimersi mimetizzandosi dietro il vuoto del già detto, cancella le parole con ombre e macchie di colore,traccia strisce rosse come linee sanguinanti e linee bianche come corde del bucato al quale è appeso il mondo. Un mondo femminile dove il rosso del sangue non significa  morte ma vita, energia rinnovatrice. Gilda come Tapies esprime una forza segnica intrisa di spiritualità. In questa nuova interpretazione del fare pitttura l’artista-studiosa denuncia con veemenza tutte  le ingiustizie del Mondo."

 

Archetipi ebraici e lingue antiche riaffiorano nell’arte dolce ed irriverente dell’artista, creando un’affascinante poetica della visione che turba e fa  pensare con un occhio umano al mondo.

 

I dipinti dialogano con alcune opere del giovanissimo scultore Claudio Persico ispirate al tema della libertà, definito da Rose Morghen il  Rauscheberg  napoletano.

 

La Mostra è aperta fino al 25 Gennaio 2017

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di Napoli Magazine

24/01/2017 - 11:19

Mostra di Pittura di arte contemporanea  dal Titolo: NO. Ketivah Kla (parole dipinte) di GILDA LUONGO

 

Archetipi ebraici,  lingue antiche,  NO alle ingiustizie del mondo nelle opere pittoriche  di Gilda Luongo

 

 

Successo di pubblico al centro PA°VE sito in Palazzo VENEZIA a Napoli in via Benedetto Croce 19  per la Mostra d'arte contemporanea di Gilda Luongo dal titolo NO. Ketivah Kla  "Parole dipinte" .

 

Gilda Luongo, poliedrica e trasversale, approda alla pittura con la stessa poetica utilizzata già nella scrittura.

 

Ha scritto di Lei la studiosa di mistica ebraica Maria Rosaria Fazio:

 

"Quadri che fanno  spiccare il volo alla dimensione "oltre il visibile", tutto immerso in una visione che fa aspirare a contemplare il mistero, qualcosa di alchemico, qualcosa che diventa un oltre il segno, un senza fine: tutto diventa percorso dello sguardo, dello spirito, della visione: vedere, percepire, sentire. Si percepisce, si vede, si ascolta l'anima; mente, creatività, cuore."

 

 La Professoressa di filosofia Immacolata Basile ha aggiunto:

"Gilda dice NO, No al non esprimersi mimetizzandosi dietro il vuoto del già detto, cancella le parole con ombre e macchie di colore,traccia strisce rosse come linee sanguinanti e linee bianche come corde del bucato al quale è appeso il mondo. Un mondo femminile dove il rosso del sangue non significa  morte ma vita, energia rinnovatrice. Gilda come Tapies esprime una forza segnica intrisa di spiritualità. In questa nuova interpretazione del fare pitttura l’artista-studiosa denuncia con veemenza tutte  le ingiustizie del Mondo."

 

Archetipi ebraici e lingue antiche riaffiorano nell’arte dolce ed irriverente dell’artista, creando un’affascinante poetica della visione che turba e fa  pensare con un occhio umano al mondo.

 

I dipinti dialogano con alcune opere del giovanissimo scultore Claudio Persico ispirate al tema della libertà, definito da Rose Morghen il  Rauscheberg  napoletano.

 

La Mostra è aperta fino al 25 Gennaio 2017