Venerdì 26 settembre 2025, alle ore 17.30, al “Museo Minimo”, Via detta San Vincenzo, 3 – angolo Via Leopardi 47 – Fuorigrotta – Napoli, sarà inaugurata la mostra “Frontiere”, a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello, con opere di Luciano Basagni, Beatriz Cárdenas, Maria Pia Daidone, Annamaria De Vito, Natallia Gillo Piatrova Parmeggiani, Mario La Carrubba, Franca Lanni, Emanuela Loscanna, Mauro Molinari, Girolamo Mulinaro, Pietro Nino, Viviana Pallotta, Maria Carmen Salis, Roberto Sanchez, Rino Vellecco, con il patrocinio di Peripli, Café Philo, Museo Minimo, ANS Campania, Archivio Mauro Molinari.
Catalogo in distribuzione.
Interventi alle ore 18.00 di Floria Bufano, docente e scrittrice; Pino Cotarelli, giornalista; coordinano Roberto Sanchez e Maurizio Vitiello
Resterà aperta sino a domenica 30 novembre 2025; telefonare per appuntamento.
Scheda della mostra, a cura di Maurizio Vitiello
Quest’esposizione propone varie declinazioni con significativi e simbolici richiami, ripresi per far intendere che il tema è stato investigato e ribadito in varie estensioni estetiche, nonché raccoglie esiti di lavori di diverse coniugazioni in una sequenza interessante di ultimi tratti operativi. Questo progetto propone una consistente, multipla narrazione, attivata da stimolanti e variegate frazioni visive su un orizzonte d’intendimenti, straordinario e singolare, al contempo. Questa rassegna vede insieme artisti di qualità, ampiamente conosciuti e riconosciuti, che presentano opere nelle quali si riflettono diverse sensibilità. Le loro ricerche, effettuate nei solchi di diversi rami linguistici, opportunamente esaminati, approfonditi e analizzati, si possono leggere in questo momento espositivo di livello. Attualmente, gli operatori del segmento visivo stanno ricominciando a rivedersi e a produrre. Nella coerenza del loro dettato fruttuoso mostrano lavori dal profilo alto e si potranno, quindi, collazionare i linguaggi considerati. Gli artisti contattati sono, da tempo, sulla scena artistica viva ed emerge una certa qualità nei diversi stili adottati. Vuol essere, sostanzialmente, un fronte di conversazione tra linguaggi dialettici, illuminati da una rara partecipazione emotiva e da sintassi ben strutturate, da consapevolezze esecutive e da ben calcolati equilibri. Ogni artista è un consapevole erede delle trasformazioni epocali, nonché artefice di elaborazioni, che segnano il nostro quotidiano, ben vagliando teorie visive e aggiungendo versioni personali. Si ritorna alle esposizioni e a mettersi in discussione, nonostante le problematiche sanitarie e le “follie” conflittuali, che disegnano un sanguinante “cahier de doléances”, concreto “punctum dolens” del nostro contemporaneo. Gli artisti quali “cercatori d’anima” coi propri “cahiers de voyages” si coordinano per regolare un contributo, un nuovo “focus” interpretativo per tracciare un nuovo “status” dell’arte. I diversi codici linguistici, qui presenti, ci fanno riflettere e ci permettono di comprendere tutte le dinamiche, che sostanziano la misura tensiva contemporanea delle arti visive. Ogni “tranche de vie” di un artista si ribalta in una “tranche visuelle” e in questo catalogo si racchiudono “chances visuelles” validi a formare un “cahier d’esprit”. Certamente, l’arte si evolve in aperture e rilievi, in avanzamenti ed evoluzioni, in miglioramenti e progressi.
di Napoli Magazine
18/09/2025 - 18:40
Venerdì 26 settembre 2025, alle ore 17.30, al “Museo Minimo”, Via detta San Vincenzo, 3 – angolo Via Leopardi 47 – Fuorigrotta – Napoli, sarà inaugurata la mostra “Frontiere”, a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello, con opere di Luciano Basagni, Beatriz Cárdenas, Maria Pia Daidone, Annamaria De Vito, Natallia Gillo Piatrova Parmeggiani, Mario La Carrubba, Franca Lanni, Emanuela Loscanna, Mauro Molinari, Girolamo Mulinaro, Pietro Nino, Viviana Pallotta, Maria Carmen Salis, Roberto Sanchez, Rino Vellecco, con il patrocinio di Peripli, Café Philo, Museo Minimo, ANS Campania, Archivio Mauro Molinari.
Catalogo in distribuzione.
Interventi alle ore 18.00 di Floria Bufano, docente e scrittrice; Pino Cotarelli, giornalista; coordinano Roberto Sanchez e Maurizio Vitiello
Resterà aperta sino a domenica 30 novembre 2025; telefonare per appuntamento.
Scheda della mostra, a cura di Maurizio Vitiello
Quest’esposizione propone varie declinazioni con significativi e simbolici richiami, ripresi per far intendere che il tema è stato investigato e ribadito in varie estensioni estetiche, nonché raccoglie esiti di lavori di diverse coniugazioni in una sequenza interessante di ultimi tratti operativi. Questo progetto propone una consistente, multipla narrazione, attivata da stimolanti e variegate frazioni visive su un orizzonte d’intendimenti, straordinario e singolare, al contempo. Questa rassegna vede insieme artisti di qualità, ampiamente conosciuti e riconosciuti, che presentano opere nelle quali si riflettono diverse sensibilità. Le loro ricerche, effettuate nei solchi di diversi rami linguistici, opportunamente esaminati, approfonditi e analizzati, si possono leggere in questo momento espositivo di livello. Attualmente, gli operatori del segmento visivo stanno ricominciando a rivedersi e a produrre. Nella coerenza del loro dettato fruttuoso mostrano lavori dal profilo alto e si potranno, quindi, collazionare i linguaggi considerati. Gli artisti contattati sono, da tempo, sulla scena artistica viva ed emerge una certa qualità nei diversi stili adottati. Vuol essere, sostanzialmente, un fronte di conversazione tra linguaggi dialettici, illuminati da una rara partecipazione emotiva e da sintassi ben strutturate, da consapevolezze esecutive e da ben calcolati equilibri. Ogni artista è un consapevole erede delle trasformazioni epocali, nonché artefice di elaborazioni, che segnano il nostro quotidiano, ben vagliando teorie visive e aggiungendo versioni personali. Si ritorna alle esposizioni e a mettersi in discussione, nonostante le problematiche sanitarie e le “follie” conflittuali, che disegnano un sanguinante “cahier de doléances”, concreto “punctum dolens” del nostro contemporaneo. Gli artisti quali “cercatori d’anima” coi propri “cahiers de voyages” si coordinano per regolare un contributo, un nuovo “focus” interpretativo per tracciare un nuovo “status” dell’arte. I diversi codici linguistici, qui presenti, ci fanno riflettere e ci permettono di comprendere tutte le dinamiche, che sostanziano la misura tensiva contemporanea delle arti visive. Ogni “tranche de vie” di un artista si ribalta in una “tranche visuelle” e in questo catalogo si racchiudono “chances visuelles” validi a formare un “cahier d’esprit”. Certamente, l’arte si evolve in aperture e rilievi, in avanzamenti ed evoluzioni, in miglioramenti e progressi.