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MUSICA - "Vibes trio", il disco d'esordio di Antonio della Polla
26.06.2023 10:43 di Napoli Magazine

Un disco dallo spiccato senso melodico che fonde diversi stili e che sintetizza alla perfezione le diverse esperienze musicali dei musicisti che vi hanno preso parte. In questo modo possiamo sintetizzare l’essenza del Vibes Trio, disco d’esordio della band guidata dal vibrafonista e percussionista Antonio della Polla in uscita il 26 giugno 2023 per l’etichetta Emme Record Label. Un lavoro in cui si percepisce la voglia di sperimentare al quale hanno preso parte Andrè Ferreira al contrabbasso e Vladimiro Celenta alla batteria. Il trio nasce nel 2022 su iniziativa di Antonio Della Polla, musicista di iniziale formazione pianistica, che ha deciso di esplorare nuove soluzioni nell'ambito del trio jazz moderno, trasferendo al vibrafono molte delle caratteristiche del più usuale trio pianistico. Il mezzo di espressione sono le composizioni originali del leader in cui gli elementi musicali di vari generi e culture generano una fusione dalle tinte talvolta contrastanti ma sorrette da una forte impalcatura jazzistica.

 

Rebirth è un brano dolce ed essenziale nella sua melodia iniziale, un tema che richiama le onde del mare e la serenità dell’attimo che viene spezzato a sua volta da un seconda melodia altrettanto lineare ma questa volta inquieta e solcata a tratti da duri accenti di batteria. Il brano simboleggia il contrasto insito nella vita fra la serenità e la tensione dei momenti difficili che inevitabilmente trascorriamo. Skyroad è invece la track di apertura del disco, quella da cui tutto è nato, che ha tracciato la strada e che ha segnato l’inizio di questo percorso; un brano che assorbe le sonorità di un jazz europeo ma che nel finale è caratterizzato da un sussulto di ritorno alle origini africane. Metropolis invece è più complesso, bizzarro, slegato nelle sue parti, nato come uno schizzo di un pittore che ignora il fenomeno che vuole rappresentare ma che conosce il sentimento a condurlo nel gesto; un sentimento di negazione al caos della vita cittadina da cui vorremmo fuggire ma che inevitabilmente ci cattura.

 

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MUSICA - "Vibes trio", il disco d'esordio di Antonio della Polla

di Napoli Magazine

26/06/2024 - 10:43

Un disco dallo spiccato senso melodico che fonde diversi stili e che sintetizza alla perfezione le diverse esperienze musicali dei musicisti che vi hanno preso parte. In questo modo possiamo sintetizzare l’essenza del Vibes Trio, disco d’esordio della band guidata dal vibrafonista e percussionista Antonio della Polla in uscita il 26 giugno 2023 per l’etichetta Emme Record Label. Un lavoro in cui si percepisce la voglia di sperimentare al quale hanno preso parte Andrè Ferreira al contrabbasso e Vladimiro Celenta alla batteria. Il trio nasce nel 2022 su iniziativa di Antonio Della Polla, musicista di iniziale formazione pianistica, che ha deciso di esplorare nuove soluzioni nell'ambito del trio jazz moderno, trasferendo al vibrafono molte delle caratteristiche del più usuale trio pianistico. Il mezzo di espressione sono le composizioni originali del leader in cui gli elementi musicali di vari generi e culture generano una fusione dalle tinte talvolta contrastanti ma sorrette da una forte impalcatura jazzistica.

 

Rebirth è un brano dolce ed essenziale nella sua melodia iniziale, un tema che richiama le onde del mare e la serenità dell’attimo che viene spezzato a sua volta da un seconda melodia altrettanto lineare ma questa volta inquieta e solcata a tratti da duri accenti di batteria. Il brano simboleggia il contrasto insito nella vita fra la serenità e la tensione dei momenti difficili che inevitabilmente trascorriamo. Skyroad è invece la track di apertura del disco, quella da cui tutto è nato, che ha tracciato la strada e che ha segnato l’inizio di questo percorso; un brano che assorbe le sonorità di un jazz europeo ma che nel finale è caratterizzato da un sussulto di ritorno alle origini africane. Metropolis invece è più complesso, bizzarro, slegato nelle sue parti, nato come uno schizzo di un pittore che ignora il fenomeno che vuole rappresentare ma che conosce il sentimento a condurlo nel gesto; un sentimento di negazione al caos della vita cittadina da cui vorremmo fuggire ma che inevitabilmente ci cattura.