Si è aperta ieri alla SISSA di Trieste la prima giornata del XIV Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza, appuntamento di riferimento per chi si occupa di divulgazione, giornalismo e politiche della scienza, in programma dal 2 al 5 dicembre 2025.
L’edizione 2025 riunisce oltre 40 appuntamenti e circa 125 relatrici e relatori italiani e internazionali, con un programma dedicato alle trasformazioni dei linguaggi e ai nuovi equilibri tra ricerca, media e società.
Il focus della prima giornata è stato dedicato alle distorsioni dell’informazione, alla disinformazione scientifica e ai nuovi linguaggi per la divulgazione, con particolare attenzione al ruolo dei mediatori scientifici in un contesto segnato da crisi globali e narrazioni negazioniste. Tra i temi emersi: pluralità e decolonizzazione dei linguaggi scientifici, co-costruzione del sapere con i cittadini, e la necessità di modelli inclusivi per legare in modo più stretto ricerca, divulgazione e processi decisionali.
Città della Scienza ha partecipato alla giornata inaugurale con due contributi ospitati nelle sessioni in formato “Mosaico”, portando al centro del dibattito il rapporto tra innovazione, territorio e partecipazione.
Un primo intervento con Maria Teresa Pica Ciamarra nella sessione “La scienza dove non te l’aspetti: tra supereroi e spazi riconvertiti” che ha presentato l’esperienza progettuale del Visitor Center del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, come esempio di spazio espositivo capace di integrare scienza, design e narrazione immersiva per il pubblico.
Un secondo contributo nell’ambito della sessione “Sperimentare in aula: costruire cittadinanza scientifica” con Luigi Cerri (Resilienza dal rischio) che ha raccontato un percorso educativo con dati sismici legati alla crisi vulcanica dei Campi Flegrei per coinvolgere studentesse, studenti e cittadine e cittadini nella comprensione dei rischi e dei processi scientifici sottesi.
Città della Scienza conferma il suo ruolo di hub nazionale per la comunicazione scientifica partecipata, in dialogo con reti e partner di ricerca, educazione e innovazione. Iniziative di questo tipo, come la partecipazione di Città della Scienza al Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza alla SISSA contribuiscono a rafforzare una cultura del dato, della trasparenza e del confronto critico.
di Napoli Magazine
03/12/2025 - 16:23
Si è aperta ieri alla SISSA di Trieste la prima giornata del XIV Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza, appuntamento di riferimento per chi si occupa di divulgazione, giornalismo e politiche della scienza, in programma dal 2 al 5 dicembre 2025.
L’edizione 2025 riunisce oltre 40 appuntamenti e circa 125 relatrici e relatori italiani e internazionali, con un programma dedicato alle trasformazioni dei linguaggi e ai nuovi equilibri tra ricerca, media e società.
Il focus della prima giornata è stato dedicato alle distorsioni dell’informazione, alla disinformazione scientifica e ai nuovi linguaggi per la divulgazione, con particolare attenzione al ruolo dei mediatori scientifici in un contesto segnato da crisi globali e narrazioni negazioniste. Tra i temi emersi: pluralità e decolonizzazione dei linguaggi scientifici, co-costruzione del sapere con i cittadini, e la necessità di modelli inclusivi per legare in modo più stretto ricerca, divulgazione e processi decisionali.
Città della Scienza ha partecipato alla giornata inaugurale con due contributi ospitati nelle sessioni in formato “Mosaico”, portando al centro del dibattito il rapporto tra innovazione, territorio e partecipazione.
Un primo intervento con Maria Teresa Pica Ciamarra nella sessione “La scienza dove non te l’aspetti: tra supereroi e spazi riconvertiti” che ha presentato l’esperienza progettuale del Visitor Center del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, come esempio di spazio espositivo capace di integrare scienza, design e narrazione immersiva per il pubblico.
Un secondo contributo nell’ambito della sessione “Sperimentare in aula: costruire cittadinanza scientifica” con Luigi Cerri (Resilienza dal rischio) che ha raccontato un percorso educativo con dati sismici legati alla crisi vulcanica dei Campi Flegrei per coinvolgere studentesse, studenti e cittadine e cittadini nella comprensione dei rischi e dei processi scientifici sottesi.
Città della Scienza conferma il suo ruolo di hub nazionale per la comunicazione scientifica partecipata, in dialogo con reti e partner di ricerca, educazione e innovazione. Iniziative di questo tipo, come la partecipazione di Città della Scienza al Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza alla SISSA contribuiscono a rafforzare una cultura del dato, della trasparenza e del confronto critico.