Nella lunga estate del Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza di Napoli, due giorni di performance site specific e ben quattro produzioni originali rappresenteranno la scuola napoletana nel programma di diverse rassegne italiane e internazionali: Razze di mare, a cura di Susanna Sastro e Franco Silvestro, rappresentate nell’ambito del Napoli Fringe Festival; Cloud di Giovanfrancesco Giannini, Samia e LAST MOVEMENT OF HOPE CHAPTER II: Organi di Adriano Bolognino e Stuporosa di Francesco Marilungo.
Da mercoledì 16 a venerdì 18 luglio la Stazione di Toledo della Metropolitana di Napoli (Largo Berlinguer), dalle ore 18.00 alle ore 19.00, giovani performer del Centro Körper racconteranno, nell’ambito del progetto Razze di mare, le opere degli artisti presenti negli spazi della stazione Toledo, partendo dal lavoro di Oliviero Toscani Razze umane: un mare che accoglie, non divide, con gesti, corpi e sguardi per ripensare l’identità e l’appartenenza.
Per i progetti rappresentati fuori Napoli, si inizia giovedì 17 luglio con il duetto Come Neve per proseguire il venerdì 18 luglio con Samia, inseriti nel programma della quattordicesima edizione dello Šibenik Dance Festival, uno dei più importanti festival di danza europei, che si tiene appunto nella città croata di Sebenico. Martedì 29 luglio sarà la volta di un focus dedicato da Bolzano Danza alla ventennale attività del Centro fondato da Gennaro Cimmino, scomparso a Napoli nel 2024. In scena, per l’occasione, Cloud di Giannini e l’anteprima di LAST MOVEMENT OF HOPE CHAPTER II: Organi di Bolognino. Entrambi i coreografi parteciperanno, il giorno successivo, al Meet the artists insieme a Francesco Marilungo e Susanna Sastro, Coordinatrice Körper Young e membro del direzione artistica collettiva di Körper.
Samia e Stuporosa sono state entrambe presentate nell’ambito del programma NID Platform svoltosi a Vicenza nel 2024, imponendosi all’attenzione del pubblico e della critica, che hanno molto apprezzato il valore della ricerca sulle nuove leve dell’arte coreutica intrapresa dalla scuola napoletana. Samia di Bolognino andrà in scena giovedì 31 luglio, in prima regionale, presso il castello Tito Gobbi di Bassano del Grappa, nell’ambito della rassegna Opera Estate. Francesco Marilungo porterà in scena il suo Stuporosa lunedì 4 agosto in prima regionale al Festival del Lamento di Soveria Mannelli (CZ) e venerdì 22 agosto al Ginesio Fest, a Ginesio (MC).
Samia, di Adriano Bolognino, prende spunto da un triste fatto di cronaca avvenuto nel 2012: la scomparsa della velocista somala Samia Yusuf Omar, morta in un naufragio mentre attraversava il canale di Sicilia nel tentativo di arrivare in Italia, con la speranza di trovare un allenatore che la preparasse alle Olimpiadi di Londra, che si sarebbero svolte proprio quell’anno. In scena sei danzatrici, sei donne dai corpi diversi tra loro eppure uniti nel rappresentare la tragica fine della corsa della protagonista, colta dall’autore come il simbolo delle disuguaglianze contemporanee e della negazione del diritto ad autodeterminarsi. Come spiega lo stesso Bolognino: «Non posso riscrivere una vita che non ho vissuto, ma posso contribuire a ricordare Samia Yusuf Omar e chi, come lei, lotta ogni giorno per la propria corsa, non solo come una vittima. Bensì come persone che s’impegnano a scegliere chi vogliono diventare. In sala ho lavorato con le performer riflettendo sui nostri desideri e sui limiti che il mondo ci pone per forzare i confini dentro e fuori dal corpo e provare a inseguire la libertà che dà l’autodeterminazione. Una conquista che, nonostante il privilegio di poter guardare il mare, resta ancora un sogno, ancora un’utopia».
Stuporosa, di Francesco Marilungo, co-prodotto da Körper e Fabbrica Europa, rilegge attraverso la danza i rituali legati alla morte che, nella loro dimensione più arcaica, accomunano le diverse culture del Mediterraneo. L’ebetudine stuporosa era infatti il nome che, nel Seicento, veniva dato alle manifestazioni pubbliche del lutto, al limite tra isteria e possessione, nei paesi dell’Europa meridionale. Mentre il tempo sta cancellando questa dimensione antropologica, la stessa studiata da Ernesto de Martino nell’Italia meridionale del secondo dopoguerra, Marilungo porta in scena corpi si frammentano alla ricerca di forme antiche, lontane, che si perdono e sciolgono all’istante. Si legge nelle note di regia: «Sono le figure di pathos, immagini archetipiche del patire umano che si sono tramandate nel tempo attraverso secoli e civiltà, immagini appartenenti a riti funebri passati ma che hanno valore universale perché da quando è stato creato, l’essere umano ha sofferto sempre allo stesso modo. Le cinque performer cercano di recuperare un senso di collettività, una ritualità, di instaurare nuove forme di mutuo soccorso. Si assiste a una stilizzazione del pathos, una sua de-isterizzazione; e la performance in sé vuole essere un invito a riflettere sullo stato di lutto, sulla necessità umana di un istituto culturale condiviso, di un rito comunitario, per superare momenti di crisi individuali».
CREDITI
Cloud
Un progetto di e con: Giovanfrancesco Giannini
Disegno luci: Valeria Foti
Produzione: Körper / Coproduzione: Ariella Vidach - AiEP, Santarcangelo Festival / Con il sostegno di: AMAT, nell’ambito di “Marche casa del teatro Residenze d’artista” con Comune di Pesaro, Regione Marche e MiC, La Briqueterie CDCN du Val-de-Marne et Théâtre de Vanves - Scène conventionnée d’intérêt national “Art et création” - Paris / Con il contributo di: MiC - Ministero della Cultura e Regione Campania, Istituto Italiano di Cultura di Montreal, Dom Utopii - Miedzynarodowe Centrum Empatii, Cracovia
LAST MOVEMENT OF HOPE - Chapter II [anteprima]
Coreografia: Adriano Bolognino
Assistente alla coreografia: Rosaria Di Maro
Interpreti: Laura dell’ Agnese, Cristina Roggerini
Produzione: Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza
Con il supporto di Centro Coreográfico Canal (Madrid) e Teatro Comunale Città di Vicenza
Samia
Coreografia Adriano Bolognino
Danzatrici Cristina Roggerini, Laura Miotti, Laura Dell’Agnese, Roberta Fanzini, Noemi Caricchia, Ines Giorgiutti
Costumi Rosaria Di Maro con lavori di Andrea Bolognino
Musiche originali di Vito Pizzo, eccetto traccia finale: A Winged Victory for the Sullen - Adios, Florida
Luci Gianluca Sacco
Tecnico Raffaele Fiengo
Centro Nazionale di Produzione della Danza - Ko¨rper (IT) // Rum fo¨r Dans // Orsolina28 (IT) Con il supporto dii: MiC - Ministero della Cultura (IT) // Regione Campania // IIC Colonia // Staatstheater Darmstadt - Hessisches Staatsballett // NID Platform (IT)
Stuporosa
Regia e coreografia Francesco Marilungo
Con Alice Raffaelli, Barbara Novati, Roberta Racis, Francesca Linnea Ugolini, Vera Di Lecce Musica e vocal coaching Vera Di Lecce
Spazio e luci Gianni Staropoli
Costumi Lessico Familiare
Foto e video Luca del Pia
Produzione Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza
Co-produzione Fabbrica Europa
Con il sostegno di IntercettAzioni - Centro di Residenza Artistica della Lombardia con il supporto di Short Theatre Festival, Fuori Programma Festival, Teatro Akropolis & Dracma Teatro – Progetto CURA, Did Studio, Base Milano, Qenhun
di Napoli Magazine
14/07/2025 - 11:55
Nella lunga estate del Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza di Napoli, due giorni di performance site specific e ben quattro produzioni originali rappresenteranno la scuola napoletana nel programma di diverse rassegne italiane e internazionali: Razze di mare, a cura di Susanna Sastro e Franco Silvestro, rappresentate nell’ambito del Napoli Fringe Festival; Cloud di Giovanfrancesco Giannini, Samia e LAST MOVEMENT OF HOPE CHAPTER II: Organi di Adriano Bolognino e Stuporosa di Francesco Marilungo.
Da mercoledì 16 a venerdì 18 luglio la Stazione di Toledo della Metropolitana di Napoli (Largo Berlinguer), dalle ore 18.00 alle ore 19.00, giovani performer del Centro Körper racconteranno, nell’ambito del progetto Razze di mare, le opere degli artisti presenti negli spazi della stazione Toledo, partendo dal lavoro di Oliviero Toscani Razze umane: un mare che accoglie, non divide, con gesti, corpi e sguardi per ripensare l’identità e l’appartenenza.
Per i progetti rappresentati fuori Napoli, si inizia giovedì 17 luglio con il duetto Come Neve per proseguire il venerdì 18 luglio con Samia, inseriti nel programma della quattordicesima edizione dello Šibenik Dance Festival, uno dei più importanti festival di danza europei, che si tiene appunto nella città croata di Sebenico. Martedì 29 luglio sarà la volta di un focus dedicato da Bolzano Danza alla ventennale attività del Centro fondato da Gennaro Cimmino, scomparso a Napoli nel 2024. In scena, per l’occasione, Cloud di Giannini e l’anteprima di LAST MOVEMENT OF HOPE CHAPTER II: Organi di Bolognino. Entrambi i coreografi parteciperanno, il giorno successivo, al Meet the artists insieme a Francesco Marilungo e Susanna Sastro, Coordinatrice Körper Young e membro del direzione artistica collettiva di Körper.
Samia e Stuporosa sono state entrambe presentate nell’ambito del programma NID Platform svoltosi a Vicenza nel 2024, imponendosi all’attenzione del pubblico e della critica, che hanno molto apprezzato il valore della ricerca sulle nuove leve dell’arte coreutica intrapresa dalla scuola napoletana. Samia di Bolognino andrà in scena giovedì 31 luglio, in prima regionale, presso il castello Tito Gobbi di Bassano del Grappa, nell’ambito della rassegna Opera Estate. Francesco Marilungo porterà in scena il suo Stuporosa lunedì 4 agosto in prima regionale al Festival del Lamento di Soveria Mannelli (CZ) e venerdì 22 agosto al Ginesio Fest, a Ginesio (MC).
Samia, di Adriano Bolognino, prende spunto da un triste fatto di cronaca avvenuto nel 2012: la scomparsa della velocista somala Samia Yusuf Omar, morta in un naufragio mentre attraversava il canale di Sicilia nel tentativo di arrivare in Italia, con la speranza di trovare un allenatore che la preparasse alle Olimpiadi di Londra, che si sarebbero svolte proprio quell’anno. In scena sei danzatrici, sei donne dai corpi diversi tra loro eppure uniti nel rappresentare la tragica fine della corsa della protagonista, colta dall’autore come il simbolo delle disuguaglianze contemporanee e della negazione del diritto ad autodeterminarsi. Come spiega lo stesso Bolognino: «Non posso riscrivere una vita che non ho vissuto, ma posso contribuire a ricordare Samia Yusuf Omar e chi, come lei, lotta ogni giorno per la propria corsa, non solo come una vittima. Bensì come persone che s’impegnano a scegliere chi vogliono diventare. In sala ho lavorato con le performer riflettendo sui nostri desideri e sui limiti che il mondo ci pone per forzare i confini dentro e fuori dal corpo e provare a inseguire la libertà che dà l’autodeterminazione. Una conquista che, nonostante il privilegio di poter guardare il mare, resta ancora un sogno, ancora un’utopia».
Stuporosa, di Francesco Marilungo, co-prodotto da Körper e Fabbrica Europa, rilegge attraverso la danza i rituali legati alla morte che, nella loro dimensione più arcaica, accomunano le diverse culture del Mediterraneo. L’ebetudine stuporosa era infatti il nome che, nel Seicento, veniva dato alle manifestazioni pubbliche del lutto, al limite tra isteria e possessione, nei paesi dell’Europa meridionale. Mentre il tempo sta cancellando questa dimensione antropologica, la stessa studiata da Ernesto de Martino nell’Italia meridionale del secondo dopoguerra, Marilungo porta in scena corpi si frammentano alla ricerca di forme antiche, lontane, che si perdono e sciolgono all’istante. Si legge nelle note di regia: «Sono le figure di pathos, immagini archetipiche del patire umano che si sono tramandate nel tempo attraverso secoli e civiltà, immagini appartenenti a riti funebri passati ma che hanno valore universale perché da quando è stato creato, l’essere umano ha sofferto sempre allo stesso modo. Le cinque performer cercano di recuperare un senso di collettività, una ritualità, di instaurare nuove forme di mutuo soccorso. Si assiste a una stilizzazione del pathos, una sua de-isterizzazione; e la performance in sé vuole essere un invito a riflettere sullo stato di lutto, sulla necessità umana di un istituto culturale condiviso, di un rito comunitario, per superare momenti di crisi individuali».
CREDITI
Cloud
Un progetto di e con: Giovanfrancesco Giannini
Disegno luci: Valeria Foti
Produzione: Körper / Coproduzione: Ariella Vidach - AiEP, Santarcangelo Festival / Con il sostegno di: AMAT, nell’ambito di “Marche casa del teatro Residenze d’artista” con Comune di Pesaro, Regione Marche e MiC, La Briqueterie CDCN du Val-de-Marne et Théâtre de Vanves - Scène conventionnée d’intérêt national “Art et création” - Paris / Con il contributo di: MiC - Ministero della Cultura e Regione Campania, Istituto Italiano di Cultura di Montreal, Dom Utopii - Miedzynarodowe Centrum Empatii, Cracovia
LAST MOVEMENT OF HOPE - Chapter II [anteprima]
Coreografia: Adriano Bolognino
Assistente alla coreografia: Rosaria Di Maro
Interpreti: Laura dell’ Agnese, Cristina Roggerini
Produzione: Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza
Con il supporto di Centro Coreográfico Canal (Madrid) e Teatro Comunale Città di Vicenza
Samia
Coreografia Adriano Bolognino
Danzatrici Cristina Roggerini, Laura Miotti, Laura Dell’Agnese, Roberta Fanzini, Noemi Caricchia, Ines Giorgiutti
Costumi Rosaria Di Maro con lavori di Andrea Bolognino
Musiche originali di Vito Pizzo, eccetto traccia finale: A Winged Victory for the Sullen - Adios, Florida
Luci Gianluca Sacco
Tecnico Raffaele Fiengo
Centro Nazionale di Produzione della Danza - Ko¨rper (IT) // Rum fo¨r Dans // Orsolina28 (IT) Con il supporto dii: MiC - Ministero della Cultura (IT) // Regione Campania // IIC Colonia // Staatstheater Darmstadt - Hessisches Staatsballett // NID Platform (IT)
Stuporosa
Regia e coreografia Francesco Marilungo
Con Alice Raffaelli, Barbara Novati, Roberta Racis, Francesca Linnea Ugolini, Vera Di Lecce Musica e vocal coaching Vera Di Lecce
Spazio e luci Gianni Staropoli
Costumi Lessico Familiare
Foto e video Luca del Pia
Produzione Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza
Co-produzione Fabbrica Europa
Con il sostegno di IntercettAzioni - Centro di Residenza Artistica della Lombardia con il supporto di Short Theatre Festival, Fuori Programma Festival, Teatro Akropolis & Dracma Teatro – Progetto CURA, Did Studio, Base Milano, Qenhun