"Il topolino Crick" di Francesco Silvestri e Melina Formicola arriva sul palco del Teatro Karol (Castellammare di Stabia) nella produzione di Casa del Contemporaneo, per la regia di Rosario Sparno.
Dopo il debutto a Primavera dei teatri 2025 e le repliche in Sala Assoli/Moscato (Napoli) Luca Iervolino e Francesco Roccasecca tornano in scena per raccontare la storia di Antonio Cafiero e del topolino Crick. Le musiche sono di Massimo Cordovani, i costumi di Alessandra Gaudioso; scene Fabrizio Comparone, disegno luci Simone Picardi, foto di scena di Pino Miraglia, si ringrazia Francesca De Nicolais.
In CRICK – atto unico in sei resoconti, Silvestri reinterpreta la vicenda di Charlie Gordon e del topo Algernon, dal famoso racconto di Daniel Keyes “Fiori per Algernon”, qui trasformati in Antonio Cafiero, un uomo semplice con un deficit cognitivo impiegato in una fabbrica di scarpe, e nel topolino Crick, suo compagno di esperimenti. Antonio si sottopone a una sperimentazione clinica che promette di triplicarne l’intelligenza, inseguendo il sogno di diventare come gli altri. Il risultato è una parabola distopica e struggente, dove l’essere umano, in nome del progresso, rinnega fragilità, fallibilità e meraviglia.
Il teatro di Francesco Silvestri si popola di antieroi teneri e marginali, esseri piccoli ma fortissimi grazie a un superpotere inaspettato: la fragilità come forza, la diversità come risorsa, l’emozione come forma di resistenza e la capacità di meravigliarsi.
Rosario Sparno, regista dello spettacolo, afferma: «Francesco amava molto i fumetti e i supereroi. Il suo preferito era Antman. Io definirei la sua drammaturgia: 'La drammaturgia di Antman, o dei Supereroi'. Questo Supereroe aumenta la sua forza diventando piccolissimo, come una formica. Può far diventare piccoli anche gli altri, se vuole, per poi tornare 'normale' a suo piacimento. Eccoli, i personaggi del teatro di Francesco Silvestri: esseri ai margini, invisibili, piccoli come formiche, ma fortissimi grazie al loro superpotere: la fragilità e la capacità di meravigliarsi. Ma ogni superpotere, si sa, è un dono che porta con sé il suo fardello. I Supereroi faticano ad adattarsi alla realtà che li circonda. Trovare posto fra i 'normali' è difficile, anche se spesso è ciò che desiderano di più, per non restare soli. Antonio Cafiero è uno di questi supereroi. Forse il più vicino ad essi nella drammaturgia di Francesco».
Durata spettacolo: 70 minuti
data e orario spettacolo
venerdì 5 dicembre ore 20.30
Posto unico
intero 12 € | ridotto 10 € (under 25, over 65, enti convenzionati enti convenzionati)
Anche con Carta Docenti e Carta Cultura Giovani
di Napoli Magazine
01/12/2025 - 14:19
"Il topolino Crick" di Francesco Silvestri e Melina Formicola arriva sul palco del Teatro Karol (Castellammare di Stabia) nella produzione di Casa del Contemporaneo, per la regia di Rosario Sparno.
Dopo il debutto a Primavera dei teatri 2025 e le repliche in Sala Assoli/Moscato (Napoli) Luca Iervolino e Francesco Roccasecca tornano in scena per raccontare la storia di Antonio Cafiero e del topolino Crick. Le musiche sono di Massimo Cordovani, i costumi di Alessandra Gaudioso; scene Fabrizio Comparone, disegno luci Simone Picardi, foto di scena di Pino Miraglia, si ringrazia Francesca De Nicolais.
In CRICK – atto unico in sei resoconti, Silvestri reinterpreta la vicenda di Charlie Gordon e del topo Algernon, dal famoso racconto di Daniel Keyes “Fiori per Algernon”, qui trasformati in Antonio Cafiero, un uomo semplice con un deficit cognitivo impiegato in una fabbrica di scarpe, e nel topolino Crick, suo compagno di esperimenti. Antonio si sottopone a una sperimentazione clinica che promette di triplicarne l’intelligenza, inseguendo il sogno di diventare come gli altri. Il risultato è una parabola distopica e struggente, dove l’essere umano, in nome del progresso, rinnega fragilità, fallibilità e meraviglia.
Il teatro di Francesco Silvestri si popola di antieroi teneri e marginali, esseri piccoli ma fortissimi grazie a un superpotere inaspettato: la fragilità come forza, la diversità come risorsa, l’emozione come forma di resistenza e la capacità di meravigliarsi.
Rosario Sparno, regista dello spettacolo, afferma: «Francesco amava molto i fumetti e i supereroi. Il suo preferito era Antman. Io definirei la sua drammaturgia: 'La drammaturgia di Antman, o dei Supereroi'. Questo Supereroe aumenta la sua forza diventando piccolissimo, come una formica. Può far diventare piccoli anche gli altri, se vuole, per poi tornare 'normale' a suo piacimento. Eccoli, i personaggi del teatro di Francesco Silvestri: esseri ai margini, invisibili, piccoli come formiche, ma fortissimi grazie al loro superpotere: la fragilità e la capacità di meravigliarsi. Ma ogni superpotere, si sa, è un dono che porta con sé il suo fardello. I Supereroi faticano ad adattarsi alla realtà che li circonda. Trovare posto fra i 'normali' è difficile, anche se spesso è ciò che desiderano di più, per non restare soli. Antonio Cafiero è uno di questi supereroi. Forse il più vicino ad essi nella drammaturgia di Francesco».
Durata spettacolo: 70 minuti
data e orario spettacolo
venerdì 5 dicembre ore 20.30
Posto unico
intero 12 € | ridotto 10 € (under 25, over 65, enti convenzionati enti convenzionati)
Anche con Carta Docenti e Carta Cultura Giovani