Cultura & Gossip
SPETTACOLI - Dal 10 al 12 febbraio Sala Assoli ospita "7 Contro Tebe" de I Sacchi di Sabbia
08.02.2023 12:12 di Napoli Magazine

Compagnia Lombardi-Tiezzi / I Sacchi di Sabbia

 

7 contro Tebe

 

da Eschilo

 

uno spettacolo de I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica  

 

con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Iliano

 

produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi in co-produzione con I Sacchi di Sabbia

 

con il sostegno di Mic, Regione Toscana

 

 

Arriva in Sala Assoli venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 febbraio (feriali ore 20,30, festivo ore 18) 7 contro Tebe, l’ultimo, paradossale capitolo della trilogia con cui I Sacchi di Sabbia hanno affrontato, insieme con Massimiliano Civica, l’immaginario greco.

 

L’argomento è noto. Sui figli gemelli di Edipo, Eteocle e Polinice, grava il funesto destino del padre: i meschini - essendo gemelli e non potendo vantare un diritto certo sul trono - si accordarono per regnare a turno; Eteocle fu il primo, ma a Polinice non toccò mai: Eteocle infatti lo fece catturare e allontanare dalla città. L’esilio forzato portò Polinice a stringere un patto d’alleanza con il Re degli Argivi per vendicarsi di Tebe e del fratello. La tragedia di Eschilo inizia qui, con l’esercito argivo alle porte di Tebe: per ciascuna delle 7 porte un guerriero terribile e un altrettanto terribile guardiano. Chi avrà la meglio?

 

Questo lavoro chiude una trilogia à rebours sull'immaginario greco: dopo Luciano di Samosata (Dialoghi degli Dei) e Euripide (Andromaca), arriva il grande Eschilo, con un testo arcaico, uno dei più antichi che ci sono pervenuti: I 7 contro Tebe.

 

Affrontare una tragedia arcaica con le tecniche del comico non significa farne una parodia. La sfida di questo nuovo progetto, che miscela alto e basso senza soluzione di continuità, è "costringere" lo spettatore a disposizioni emotive sempre diverse, portarlo a sperdersi nell'immaginario greco.

 

L'alternarsi dei 7 duelli scandisce il ritmo di tutto lo spettacolo, si va verso un climax, di cui tutti conoscono l'ineluttabilità: è noto che alla fine saranno i due fratelli a battersi e che entrambi moriranno nello scontro. Ma come ci arriveremo? Ridendo? 

 

 

Estratto recensioni

 

Statene certi: nelle mani dei Sacchi di Sabbia non sarà una delle solite “tragedie greche”, ma un gioco, una “commedia tragica” statica eppure mobilissima, perché i personaggi continuano a entrare e uscire dal testo, che viene composto e ricomposto in una vitalità impressionante.

Gilda Tentorio, Paneacquaculture, 28 luglio 2021

 

Una miscela sapiente e colta, mai a rischio di cadere nel banale. Eschilo non lo avrebbe permesso…e il successo della rappresentazione è garantito. Un teatro capace di attraversare un classico della drammaturgia greca ma con la poetica che caratterizza da sempre I Sacchi di Sabbia.

 

Roberto Rinaldi, Rumor(s)cena, 7/08/2021

 

 

Il resto, il tornado di risate che avvolge lo spettatore scontro dopo scontro, morte dopo morte, facendoci sorridere della tragedia e ricordandoci che sempre e comunque, per quanto ci si sforzi, finirà per travolgerci e trasformarsi in farsa; beh, tutto questo, per capirlo davvero, occorre vederlo, esserci, esserne travolti.

 

Graziano Graziani, Stati d'Eccezione, 22/02/2022

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08/02/2024 - 12:12

Compagnia Lombardi-Tiezzi / I Sacchi di Sabbia

 

7 contro Tebe

 

da Eschilo

 

uno spettacolo de I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica  

 

con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Iliano

 

produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi in co-produzione con I Sacchi di Sabbia

 

con il sostegno di Mic, Regione Toscana

 

 

Arriva in Sala Assoli venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 febbraio (feriali ore 20,30, festivo ore 18) 7 contro Tebe, l’ultimo, paradossale capitolo della trilogia con cui I Sacchi di Sabbia hanno affrontato, insieme con Massimiliano Civica, l’immaginario greco.

 

L’argomento è noto. Sui figli gemelli di Edipo, Eteocle e Polinice, grava il funesto destino del padre: i meschini - essendo gemelli e non potendo vantare un diritto certo sul trono - si accordarono per regnare a turno; Eteocle fu il primo, ma a Polinice non toccò mai: Eteocle infatti lo fece catturare e allontanare dalla città. L’esilio forzato portò Polinice a stringere un patto d’alleanza con il Re degli Argivi per vendicarsi di Tebe e del fratello. La tragedia di Eschilo inizia qui, con l’esercito argivo alle porte di Tebe: per ciascuna delle 7 porte un guerriero terribile e un altrettanto terribile guardiano. Chi avrà la meglio?

 

Questo lavoro chiude una trilogia à rebours sull'immaginario greco: dopo Luciano di Samosata (Dialoghi degli Dei) e Euripide (Andromaca), arriva il grande Eschilo, con un testo arcaico, uno dei più antichi che ci sono pervenuti: I 7 contro Tebe.

 

Affrontare una tragedia arcaica con le tecniche del comico non significa farne una parodia. La sfida di questo nuovo progetto, che miscela alto e basso senza soluzione di continuità, è "costringere" lo spettatore a disposizioni emotive sempre diverse, portarlo a sperdersi nell'immaginario greco.

 

L'alternarsi dei 7 duelli scandisce il ritmo di tutto lo spettacolo, si va verso un climax, di cui tutti conoscono l'ineluttabilità: è noto che alla fine saranno i due fratelli a battersi e che entrambi moriranno nello scontro. Ma come ci arriveremo? Ridendo? 

 

 

Estratto recensioni

 

Statene certi: nelle mani dei Sacchi di Sabbia non sarà una delle solite “tragedie greche”, ma un gioco, una “commedia tragica” statica eppure mobilissima, perché i personaggi continuano a entrare e uscire dal testo, che viene composto e ricomposto in una vitalità impressionante.

Gilda Tentorio, Paneacquaculture, 28 luglio 2021

 

Una miscela sapiente e colta, mai a rischio di cadere nel banale. Eschilo non lo avrebbe permesso…e il successo della rappresentazione è garantito. Un teatro capace di attraversare un classico della drammaturgia greca ma con la poetica che caratterizza da sempre I Sacchi di Sabbia.

 

Roberto Rinaldi, Rumor(s)cena, 7/08/2021

 

 

Il resto, il tornado di risate che avvolge lo spettatore scontro dopo scontro, morte dopo morte, facendoci sorridere della tragedia e ricordandoci che sempre e comunque, per quanto ci si sforzi, finirà per travolgerci e trasformarsi in farsa; beh, tutto questo, per capirlo davvero, occorre vederlo, esserci, esserne travolti.

 

Graziano Graziani, Stati d'Eccezione, 22/02/2022