Il Teatro Serra di Napoli festeggia il decimo anno di attività con spazi rinnovati e nuove proposte laboratoriali e culturali per proseguire il cammino, intrapreso nel 2016, di creazione di un centro di formazione, incubatore di talenti e promotore delle voci più interessanti della drammaturgia contemporanea, per raccontare nuove e antiche istanze. Una progettualità da cui scaturisce il cartellone “Fuoriclassici” Stagione 2025/26 che verrà presentato martedì 16 settembre alle 11:00 presso la sede del teatro, a Fuorigrotta, in Via Diocleziano 316.
Venti spettacoli fra ottobre a maggio, tutti nel fine settimana - venerdì ore 21:00, sabato ore 19:00, domenica ore 18:00 – una proposta che riunisce temi di attualità e classici rivisitati e che per la prima volta nella storia del teatro flegreo, accoglierà le esibizioni degli allievi della scuola. Primo spettacolo venerdì 10 ottobre, in scena “La rosa e l’usignolo” debutto alla regia del poeta e musicista Mario Severino tratto dalla favola di Oscar Wilde.
Nel resto del cartellone: la magia intramontabile del repertorio classico napoletano con Elisabetta D’Acunzo, il tragico incanto della vicenda di Luigino e Fortuna in “La Venere dei terremoti” di Manlio Santelli, nell’adattamento di Roberto Azzurro, l’inquietudine, l’insicurezza e la voglia di ribellione delle donne nei testi di Anita Mosca, Simone Somma e Roberta Astuti, Francesca Esposito, Piera Saladino, l’alienazione indagata da Filippo Stasi, la rivisitazione del mito di Troia di Gennaro Esposito, gli interrogativi sull’amore raccontati da Patrizia Eger e da Giacomo Casaula e Laura Cascio con le parole di Gaber, il tributo ai Led Zeppelin, l’omaggio ad Antonio Petito di Angelo Perrotta e Melania Pellino, quello a William Shakespeare di Toni Garbini che trasforma “Macbeth” in un laboratorio sito specifico sulla parola, il dramma borghese ispirato a René de Obaldia di Davide Rossetti, il thriller dei genovesi Igor Chierici e Luca Cicolella, la forza della natura rappresentata dal Collettivo ImparaNoia Premio “In-Corti da Artemia” 2025, la più cruda attualità in due opere finaliste all’ultima edizione del Premio Nazionale “Serra-Campi Flegrei” – prossima finale lunedì 6 ottobre alle 21:00 – le testimonianze dalla guerra raccolte dalla romana Giulia Nemiz Gregory e la storia di amore, malattia e stigma scritta da Alessio Palumbo.
“L’uomo saggio ha una sua patria in ogni luogo” diceva Seneca, ma a volte restare e resistere in un posto, soprattutto nei momenti difficili, richiede il coraggio necessario e seminare il futuro. Tra le novità della nuova stagione c’è anche l’ampliamento della struttura, che durante l’estate ha affrontato importanti lavori di ristrutturazione, resi necessari dai danni provocati dal bradisismo, che hanno consentito la creazione di un nuovo locale e l’apertura di un ulteriore ingresso. Una logistica che permetterà di incrementare i laboratori e accogliere mostre, incontri e proiezioni, diversificando le attività. Un’operazione che ha – letteralmente – cementato il sodalizio artistico con il Teatro “Turm 20” di Linz, in Austria, nella cui stagione estiva shakespeariana si esibisce da anni Pietro Tammaro – fondatore dello spazio con Mauro Palumbo – la cui direzione artistica ha organizzato una raccolta fondi pari al 12% delle spese sostenute per gli interventi.
Cartellone “Fuoriclassici”
La stagione inizia venerdì 10 ottobre con “La rosa e l’usignolo” adattamento della favola di Oscar Wilde e debutto alla regia del poeta e musicista Mario Severino. Con Miriam Della Corte, Giuliana Ciucci, Andrea De Giuseppe e Nicoletta Severino (anche coreografa). Consulenza ai costumi, Violetta Di Costanzo. Fino a domenica 12 ottobre.
Diventare donna in provincia, assimilando i segni, i silenzi, i diktat di una società secolare. È il tema di “Doppio specchio” di Anita Mosca, in scena con Isabella Mosca Lamounier. Musiche originali, Salvatore Morra. Opere pittoriche, Ciro Di Matteo. Movimenti scenici Mariacira Borrelli. Dal 17 al 19 ottobre.
L’incontro col destino filo rosso di un weekend che raddoppia: venerdì 24 ottobre il dramma in forma di thriller “Richiamo per fagiani” dei genovesi Igor Chierici e Luca Cicolella, mentre sabato 25 e domenica 26 ottobre sarà la volta di “VIPeS” una riflessione sull’identità in forma di commedia tratta da Antonio Petito di Angelo Perrotta sul palco con Melania Pellino.
Con “Suspire d’ammore” serenata per chitarra e voce con Elisabetta D’Acunzo e il Maestro Aniello Palomba, il Teatro Serra di Napoli propone un viaggio intimo e appassionato con una delle più vibranti interpreti del repertorio classico della canzone e del teatro Napoletano. Dal 7 al 9 novembre.
Dal 14 al 16 novembre sarà di scena “Les confidences entre Julie et la madame” una satira di costume, venata d’assurdo, sulla società borghese del francese René de Obaldia. Regia di Davide Rossetti con Salvatore Amabile e Antonio Musella.
Da venerdì 28 a domenica 30 novembre sarà la volta di “Agosto”, dramma onirico e spiazzante sulla condizione femminile di Simone Somma con Roberta Astuti.
Rievocare il mito, trasformarlo e umanizzarlo. È la volontà dello spettacolo “La caduta”, un’opera sulla scelta, l’autodeterminazione, la responsabilità e la ricerca del vero senso del coraggio, ispirato al mito di Troia. Di Gennaro Esposito, con Enrico Disegni, Giuseppe Di Gennaro e Sara Guardascione. Dal 12 al 14 dicembre.
Straniamento, isolamento e alienazione sono gli ingredienti della commedia nera “Inquilini” in scena dal 9 all’11 gennaio. Scritta e diretta da Filippo Stasi, con Mattia D’Angelo, Michele Pedata, Simona De Sarno, Daniele Arfè e Viola Capponcelli. Assistente alla regia Anna Bocchino. Alle musiche, il Maestro Mario Autore.
“Per fede o per amore”, in programma dal 23 al 25 gennaio, raccoglie la testimonianza autentica di una profuga siriana sopravvissuta al naufragio. Scritta e diretta da Giulia Nemiz Gregory, finalista nel 2024 del Premio “Serra-Campi Flegrei” con un estratto dello spettacolo.
Un grido di resistenza e speranza, oltre la malattia e lo stigma. É “Amore positivo” ospite del cartellone dal 6 all’8 febbraio. Scritto e diretto da Alessio Palumbo, finalista dell’edizione 2024 del Premio “Serra-Campi Flegrei” con il testo in forma di monologo breve.
Con “Reggi qui un attimo” il Teatro Serra ospita, nel giorno di San Valentino – sabato 14 febbraio – una conversazione sull’amore in forma di concerto, sulle note del repertorio classico napoletano da Raffaele Viviani a Giuseppe Capaldo. Di e con Patrizia Eger, in scena con Maria Strazzullo. Alla chitarra il Maestro Sergio Mautone.
Dal 20 al 22 febbraio, Giacomo Casaula e Laura Cascio saranno i protagonisti de “Il caso di Alessandro e Maria. Curiosa replica di una storia che ha già avuto luogo”. Una commedia di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Alle tastiere il Maestro Andrea Barone.
Per gli appassionati del rock venerdì 27 e sabato 28 febbraio c’è il concerto “Runes of Kashmir” tributo ai Led Zeppelin con il gruppo composto da Luca Melorio alla chitarra, Rita Genni al canto, Emanuel Savarese alla batteria e Giuseppe Bucciero al basso.
Un classico del Novecento che non smette mai di farci innamorare. Dal 13 al 15 marzo, Roberto Azzurro ci racconterà la sua versione de l’intramontabile storia de “La Venere dei terremoti” ovvero “il cimento di Luigino e Fortuna” di Manlio Santanelli.
“Anagnorisis” la rivelazione. Un manifesto della ricerca identitaria che attraversa il femminile contemporaneo, sulle tracce delle eroine mitiche. Di Francesca Esposito, con Adriana D’Agostino e Carmela Ioime dal 27 al 29 marzo.
Il passato che non smette di parlarci è al cuore di “Woman born” una performance sito specifico, liberamente ispirata alla cupa e potente tragedia “Macbeth” di William Shakespeare, laboratorio per esplorare il linguaggio e le sue manipolazioni. Di Toni Garbini, con Emiliano Iovine e Annaviola Fantini. Musiche Zerogroove. Dal 10 al 12 aprile.
Tema salvifico per i giorni della Liberazione - 24-26 aprile - con la performance ambientalista, artistica e poetica vincitrice del Premio “In-Corti da Artemia” 2025, promosso dall’omonimo spazio romano, gemellato col Teatro Serra, “Ardea. Memorie da un fiume”. Regia di Caterina Piotti. Scene Lucia Fiorani. Con Chiara Mirta Buono, Elisa Cardoso, Laura Casali.
A maggio, dal 15 al 17, Piera Saladino ci racconterà con “Domestike Dive” il rapporto familiare di tre donne, simboli di altrettante epoche. Un affresco partenopeo sulla volontà di ribellione che ogni donna coltiva dentro di sé.
Per la prima volta, faranno ufficialmente parte del cartellone anche gli spettacoli degli allievi della Scuola di teatro che si esibiranno negli allestimenti di “Quei figuri di tanti anni” di Eduardo De Filippo - dal 19 al 21 dicembre 2025 - e “Il Re scugnizzo” – dal 20 al 22 marzo 2026 – scritto e diretto da Mauro Palumbo.