Golazo
GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, punta tutto su Osimhen!"
23.09.2020 18:10 di Napoli Magazine

NAPOLI - Dunque, dove eravamo rimasti? Ah! già, buona la prima. In quel di Parma contro una squadra mediocre. Ho troppi anni di calcio sul groppone per esaltarmi all'ouverture e quindi resto con i piedi ben piantati per terra, nella speranza - è ovvio - che siano buone anche la seconda, la terza, la quarta e così via. Fatta la premessa, risulta lampante che la "rosa" azzurra sia di prim'ordine, pur con qualche lacunetta a centrocampo, nel senso che non vedo in reparto il mio mediano ideale, cioè chi abbia in dote la verticalizzazione che gli avversari non s'aspettano. Soluzione che sarebbe l'ideale - né Demme né Lobotka posseggono tale dote - specie quando in campo c'è quel giovanotto dalle lunghe leve e dallo scatto boltiano che risponde al nome di Osìmhen. Un giorno, chissà, forse Lorinzinho potrebbe vestire i panni in regìa e pronunciare il famoso ciak si gira. Avrete notato che ho scritto Osìhmen con rigoroso accento sulla i e con l'acca al posto giusto, una precisazione d'obbligo in quanto sento la pronuncia e soprattutto leggo scritto in modo errato il nome di questo ragazzone nigeriano che considero un top del torneo appena iniziato, insieme con il bianconero Kulusevski. Mi sembrano due predestinati e raramente mi sbilancio. Osìmhen sarà utile e devastante se lanciato in profondità e come attaccante che riempie l'area, per far gol egli stesso o per fare da sponda per i compagni che arrivino da lontano. A patto che giochi titolare. E la convivenza con i totem Mertens ed Insigne, in particolare, sarà spesso una rogna (che rogna!, però) per Gennarino che avrà certamente notato quanto sia stato sterile la squadra a Parma, in quel buona la prima, nel primo tempo e quanto sia stata friccicarella nella ripresa quando sul palcoscenico è salito il ragazzone nero. Certamente, chi mi segue vorrà un parere sulle possibilità del Napoli in questo primo campionato postcovidiano, si spera. Senza dilungarmi troppo, credo che vadano tenute in debito conto le prime quattro dello scorso torneo, con qualche dubbio sulla Lazio che potrebbe essere rimpiazzata dalla Fiorentina (m'intriga la viola) o, come spero, dal Napoli. Per la ricchezza della "rosa", per la sua qualità - a patto che non parta Koulibaly -, per l'imprevedibilità nella manovra alla quale Gennarino sta lavorando. E poi, quel centrocampista di cui sopra, con quella dote lì: la verticalizzazione improvvisa. Buona seconda e terza e quarta a tutti.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, punta tutto su Osimhen!"

di Napoli Magazine

23/09/2024 - 18:10

NAPOLI - Dunque, dove eravamo rimasti? Ah! già, buona la prima. In quel di Parma contro una squadra mediocre. Ho troppi anni di calcio sul groppone per esaltarmi all'ouverture e quindi resto con i piedi ben piantati per terra, nella speranza - è ovvio - che siano buone anche la seconda, la terza, la quarta e così via. Fatta la premessa, risulta lampante che la "rosa" azzurra sia di prim'ordine, pur con qualche lacunetta a centrocampo, nel senso che non vedo in reparto il mio mediano ideale, cioè chi abbia in dote la verticalizzazione che gli avversari non s'aspettano. Soluzione che sarebbe l'ideale - né Demme né Lobotka posseggono tale dote - specie quando in campo c'è quel giovanotto dalle lunghe leve e dallo scatto boltiano che risponde al nome di Osìmhen. Un giorno, chissà, forse Lorinzinho potrebbe vestire i panni in regìa e pronunciare il famoso ciak si gira. Avrete notato che ho scritto Osìhmen con rigoroso accento sulla i e con l'acca al posto giusto, una precisazione d'obbligo in quanto sento la pronuncia e soprattutto leggo scritto in modo errato il nome di questo ragazzone nigeriano che considero un top del torneo appena iniziato, insieme con il bianconero Kulusevski. Mi sembrano due predestinati e raramente mi sbilancio. Osìmhen sarà utile e devastante se lanciato in profondità e come attaccante che riempie l'area, per far gol egli stesso o per fare da sponda per i compagni che arrivino da lontano. A patto che giochi titolare. E la convivenza con i totem Mertens ed Insigne, in particolare, sarà spesso una rogna (che rogna!, però) per Gennarino che avrà certamente notato quanto sia stato sterile la squadra a Parma, in quel buona la prima, nel primo tempo e quanto sia stata friccicarella nella ripresa quando sul palcoscenico è salito il ragazzone nero. Certamente, chi mi segue vorrà un parere sulle possibilità del Napoli in questo primo campionato postcovidiano, si spera. Senza dilungarmi troppo, credo che vadano tenute in debito conto le prime quattro dello scorso torneo, con qualche dubbio sulla Lazio che potrebbe essere rimpiazzata dalla Fiorentina (m'intriga la viola) o, come spero, dal Napoli. Per la ricchezza della "rosa", per la sua qualità - a patto che non parta Koulibaly -, per l'imprevedibilità nella manovra alla quale Gennarino sta lavorando. E poi, quel centrocampista di cui sopra, con quella dote lì: la verticalizzazione improvvisa. Buona seconda e terza e quarta a tutti.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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