Golazo
GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, va coltivata la mentalità!"
09.05.2019 20:20 di Napoli Magazine

NAPOLI - Certo che è diventata una faticaccia guidare un club di calcio. Devi guardarti da tutto e da tutti. E poi, se il nemico ce l'hai in casa è ancora peggio. Penso alla proposta della superlega avanzata dal presidente della Juve che è anche il numero uno dell'Eca, spalleggiato dal numero uno dell'Uefa, lo sloveno Ceferin. La riforma della Champions e dell'Europa League - il nuovo si vedrà a partire dal 2024 - dovrebbe portare ad una superlega con posti fissi per le big. E già questo concetto, che si traduce inevitabilmente in più potere e ricchezza a chi ha già entrambe le cose, sa di scarsa democrazia come ha tuonato Cairo, presidente del Torino. Aurelio Primo, in un primo momento interessato alle idee del rampollo di casa Fiat, tanto da accettare il ruolo di responsabile del settore marketing e comunicazione dell'Eca, ha cambiato strategìa ed ora è fermamente intenzionato ad evitare quello che viene definito un abbraccio mortale. Assurdo pensare ad un torneo che assicuri i club più titolati del posto fisso, e gli altri? Aurelio Primo concorda sulla necessità di rivedere i format delle coppe europee e propone una "rivoluzione copernicana", insomma la nascita di una European Cup che sia innovativa. Certo è che è inaccettabile che si pensi ad un torneo con 32 squadre, di cui quattro italiane, con posti assegnati in base a palmares e fatturato. E quindi, le italiane sicure sarebbero Juve, Inter e Milan e magari Roma. E il Napoli, e la meritocrazia scritta dai risultati ottenuti sul campo? Si vedrà come andrà a finire. Intanto, fervono le grandi manovre per pianificare la prossima stagione, dopo aver blindato ancora una volta la seconda poltrona con la faticosa vittoria sul Cagliari sancita dal rigore deciso da immagini a tre dimensioni. I nomi che circolano sono ben noti: il messicano Lozano e non sarà trattativa semplice, l'inglese Trippier, il francese Veretout e magari qualche altro nome a sorpresa uscirà pur fuori. Si preannuncia folla a Castel Volturno, tra nuovi e alcuni vecchi da sbarcare altrove ed i prestiti in giro da alcuni dei quali si potrebbe trarre un discreto tesoretto. Un consiglio spassionato: valutare per bene le doti di Inglese, a me non dispiace. Cessioni mirate, acquisti mirati per cercare di avvicinare quanto più possibile la madama e per tenere ancora lontano le milanesi. Ce lo auguriamo. Ma per la prossima stagione, più di ogni cosa, servirà una diversa mentalità e non solo nell'approccio alle partite che contano. Quella mentalità che ha saputo infondere Klopp, un po' tedesco e un po' meditarreneo, al suo splendido Liverpool che ha disintegrato il Barcellona partendo da un risultato "impossibile". Ecco, questa mentalità va coltivata, giorno dopo giorno. E la può dare soltanto l'allenatore.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

ULTIMISSIME GOLAZO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, va coltivata la mentalità!"

di Napoli Magazine

09/05/2024 - 20:20

NAPOLI - Certo che è diventata una faticaccia guidare un club di calcio. Devi guardarti da tutto e da tutti. E poi, se il nemico ce l'hai in casa è ancora peggio. Penso alla proposta della superlega avanzata dal presidente della Juve che è anche il numero uno dell'Eca, spalleggiato dal numero uno dell'Uefa, lo sloveno Ceferin. La riforma della Champions e dell'Europa League - il nuovo si vedrà a partire dal 2024 - dovrebbe portare ad una superlega con posti fissi per le big. E già questo concetto, che si traduce inevitabilmente in più potere e ricchezza a chi ha già entrambe le cose, sa di scarsa democrazia come ha tuonato Cairo, presidente del Torino. Aurelio Primo, in un primo momento interessato alle idee del rampollo di casa Fiat, tanto da accettare il ruolo di responsabile del settore marketing e comunicazione dell'Eca, ha cambiato strategìa ed ora è fermamente intenzionato ad evitare quello che viene definito un abbraccio mortale. Assurdo pensare ad un torneo che assicuri i club più titolati del posto fisso, e gli altri? Aurelio Primo concorda sulla necessità di rivedere i format delle coppe europee e propone una "rivoluzione copernicana", insomma la nascita di una European Cup che sia innovativa. Certo è che è inaccettabile che si pensi ad un torneo con 32 squadre, di cui quattro italiane, con posti assegnati in base a palmares e fatturato. E quindi, le italiane sicure sarebbero Juve, Inter e Milan e magari Roma. E il Napoli, e la meritocrazia scritta dai risultati ottenuti sul campo? Si vedrà come andrà a finire. Intanto, fervono le grandi manovre per pianificare la prossima stagione, dopo aver blindato ancora una volta la seconda poltrona con la faticosa vittoria sul Cagliari sancita dal rigore deciso da immagini a tre dimensioni. I nomi che circolano sono ben noti: il messicano Lozano e non sarà trattativa semplice, l'inglese Trippier, il francese Veretout e magari qualche altro nome a sorpresa uscirà pur fuori. Si preannuncia folla a Castel Volturno, tra nuovi e alcuni vecchi da sbarcare altrove ed i prestiti in giro da alcuni dei quali si potrebbe trarre un discreto tesoretto. Un consiglio spassionato: valutare per bene le doti di Inglese, a me non dispiace. Cessioni mirate, acquisti mirati per cercare di avvicinare quanto più possibile la madama e per tenere ancora lontano le milanesi. Ce lo auguriamo. Ma per la prossima stagione, più di ogni cosa, servirà una diversa mentalità e non solo nell'approccio alle partite che contano. Quella mentalità che ha saputo infondere Klopp, un po' tedesco e un po' meditarreneo, al suo splendido Liverpool che ha disintegrato il Barcellona partendo da un risultato "impossibile". Ecco, questa mentalità va coltivata, giorno dopo giorno. E la può dare soltanto l'allenatore.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com